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triumvirato
Created on November 24, 2024
LA CASA DEL FAUNO
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Transcript
Mensi-Ceccato
La casa del Fauno
La statuetta, si trovava nella vasca (detta impluvium) comunemente presente nelle case nobili romane e rappresenta un satiro (chiamato "fauno danzante" dalla sua posizione) ovvero una figura mitologica rappresentante un'uomo barbuto con orecchie, coda e corna di capra o cavallo che simboleggiava la fertilità e la forza vitale. La statua è in bronzo materiale maggiormente utilizzato per statue rispetto al marmo che quasi nemmeno era consederato nell'idea romana ed era alta all'incirca 71 cm.
La statuetta del satiro
L'ingresso dell'abitazione, sostenuto da pilastri in tufo, è caratterizzato da una scritta sul pavimento con tessere multicolore, che riportano il saluto Have, superato il vestibolo, pavimentato in opus sectile, con triangoli in marmo e pietra calcarea, si accede all'atrio dove si trova l'impluvium con la statua e possiamo trovare inoltre un mosaico in opus vermiculatum, raffigurante maschere tragiche. Intorno all'atrio si aprono diversi cubicoli e due alae, oltre ad un tablino, nel quale il proprietario, un magistrato della famiglia dei Satrii, riceveva i suoi clienti. Ai lati del tablino, due triclini, nei quali sono presenti raffigurazioni di pesci e di un demone su una pantera.
La casa
Una prima costruzione della casa risale al III secolo a.C., di dimensioni ridotte rispetto a quella attuale e caratterizzata da un grande orto; nel II secolo a.C., intorno al 120 a.C., ed alzando di circa un metro il piano di calpestio, la casa fu totalmente ricostruita ed ampliata, raggiungendo un'estensione di 2970 metri quadrati. Nel I secolo fu risistemata la zona del bagno e dei servizi. Poi anni dopo poichè sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79, fu esplorata a partire dall'inizio del XIX secolo, offrendo una grande varietà di decorazioni in primo stile, di tipo ellenistico, caratterizzate da numerosi mosaici, asportati per preservarne l'integrità e custoditi al museo archeologico nazionale di Napoli: al suo interno furono anche ritrovati un gran numero di oggetti in oro ed argento, tra cui un bracciale a forma di corpo di serpente e fu anche trovato il corpo di una donna che proprio cercava di salvare questi gioielli dall'eruzione.