Femmicidio e femminicidio
Rita Martinelli
Created on November 24, 2024
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Transcript
Femmicidio e femminicidio
Violenza sulle donne: perchè il 25 Novembre?
Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro donne, ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. Quella del 25 novembre non è una data scelta a caso dall'ONU: ricorre infatti l'anniversario dell'assassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, che furono massacrate nel 1960.
Le sorelle Mirabal provenivano da una famiglia benestante che - come molte altre famiglie - era stata espropriata dei suoi beni dal regime; erano donne colte e decisero di organizzarsi per combattere contro le atrocità commesse dal dittatore dominicano. Insieme ai loro mariti diedero vita al "Movimento 14 giugno", gruppo politico di opposizione clandestina che prese piede in tutto il paese. Ma i membri che ne facevano parte vennero perseguitati e molti incarcerati, comprese le sorelle Mirabal e i loro coniugi. Le donne furono poi liberate ma uccise brutalmente in un agguato.
Parliamo di simboli
Le scarpe rosse sono un potente simbolo di lotta e memoria. Furono utilizzate per la prima volta dall'artista messicana Elina Chauvet, che ha voluto rappresentare le vittime di femminicidio attraverso scarpe rosse, lasciate in luoghi pubblici. Le scarpe simboleggiano il vuoto lasciato dalla perdita di una donna, mentre il colore rosso rappresenta il sangue e il sacrificio delle vittime.
Un altro simbolo fondamentale sono le panchine rosse. Questo gesto è nato in Italia come parte di un progetto di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Le panchine rosse sono installate in luoghi pubblici per ricordare che ogni donna che subisce violenza merita di essere ascoltata e protetta. Ogni panchina rappresenta una donna che ha perso la vita a causa della violenza maschile.
Femmicidio e femminicidio:etimologia
Il termine femmicidio, viene dall'inglese femicide, il cui uso è attestato fin dal 1801, per indicare genericamente gli omicidi di donne. nel 1992 la criminologa femminista Diana H. Russell intruduce il termine femmicidio, all'interno di un articolo, per indicare le uccisioni delle donne da parte degli uomini per il fatto di essere donne
Questo tipo di omicidio rappresenta un problema sociale legato all'oppressione e alla disuguaglianza tra uomini e donne, rilevando una complessa relazione tra la violenza e la discriminazione sessuale.
Secondo quanto formulato da Diana Russell “il concetto di femmicidio si estende al di là della definizione giuridica di assassinio e include quelle situazioni in cui la morte della donna rappresenta l'esito/la conseguenza di atteggiamenti o pratiche sociali misogine”.
Femmicidio e femminicidio:etimologia
Diversamente, il termine femminicidio, dallo spagnolo feminicidio, racchiude un significato molto più complesso che supera la definizione ristretta di femmicidio, focalizzandosi soprattutto sugli aspetti sociologici della violenza e sulle implicazioni politico-sociali del fenomeno.Utilizzato nel 2004 dall'antropologa messicana Marcela Lagarde con lo scopo di attirare l'attenzione politica sulla drammatica situazione vissuta dalle donne in Messico, in particolare nella zona di Ciudad Juárez dove, dal 1994 al 2005, più di 370 donne e ragazze sono state uccise .
La forma estrema della violenza di genere contro le donne, è un prodotto della violazione dei loro diritti umani in ambito pubblico e privato ponendo la donna in una condizione indifesa e di rischio, che può culminare con l'uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta come suicidi o incidenti.
Il femminicidio, pur essendo un termine coniato in epoca moderna, compare anche in tutta la letteratura, fin da quella più antica.
Femminicidio nelle opere letterarie
Paolo e Francesca della “Divina Commedia” Uno dei canti più suggestivi e famosi della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, presenta un caso di femminicidio. Stiamo parlando del Canto V dell’ “Inferno”, in cui la protagonista Francesca da Polenta (o da Rimini) commette adulterio innamorandosi del cognato Paolo Malatesta e per questo viene uccisa con violenza dal marito, tra il 1283 e il 1285.
Alcuni esempi
Il crudo verismo di Verga Una delle novelle meno conosciute di Verga, “Tentazione!”, presenta il tema dello stupro e quindi un femminicidio. La violenza sessuale nell’Ottocento, non doveva essere trattata dalla letteratura, ma egli era lo scrittore della Verità e in quanto tale, non poteva tralasciare questo argomento. Nell’opera, non vi è alcuna condanna morale da parte dell’autore. Questi voleva invece sottolineare come la violenza non fosse prerogativa delle menti predisposte al crimine, ma riguardasse chiunque. I protagonisti sono tre ragazzi normali, che si recano a una festa serale a Vaprio, nei pressi di Milano. Lo stupro avviene su una strada buia e silenziosa, che i tre prendono come scorciatoia per tornare a casa. La vittima è una contadina, della quale lo scrittore non accenna all’abbigliamento o alla bellezza fisica, poiché la donna è considerata in ogni caso una tentazione disturbante, per il semplice fatto di essere donna. Verga si fa così portatore dell’idea misogina della pericolosità della creatura femminile.
Femminicidio nelle opere letterarie
Alcuni esempi
Il femminicidio come atto di amore Lo scrittore francese Stendhal, nel suo romanzo “Il rosso e il nero”, presenta invece la nobilitazione dell’uomo che “per amore” uccide la donna. L’opera ha carattere psicologico ed è il frutto della lettura di uno dei fatti di cronaca riportati ne “La gazzetta dei Tribunali”. Julien Sorel è precettore presso la casa de Renal e ha una relazione extra coniugale con la signora. Il marito di lei, lo viene a sapere e julien lascia la casa. Julien inizia poi una storia con Mathilde, figlia del marchese che lo ha assunto come segretario. Ma la signora de Renal s’intromette tra i due innamorati e fa svanire il sogno d'amore di Julien che raggiunge la signora de Renal e la ferisce con un colpo di pistola. Viene per questo ghigliottinato e ottiene il perdono della donna aggredita, che legge nel gesto incauto e folle, un atto di amore. La stessa muore di disperazione pochi giorni dopo. La devozione femminile verso l’uomo, arriva anche da parte di Mathilde, che ne recupera la testa e prima di seppellirla, la bacia.
Femminicidio nelle opere letterarie
Alcuni esempi
Quel tarlo mentale chiamato gelosia Molto spesso il movente del femminicidio, è la gelosia morbosa. Già Shakespeare, aveva individuato la centralità di questa emozione, che se non controllata, può degenerare e causare veri drammi. In una delle sue tragedie più famose, “Otello”(“The Tragedy of Othello, the Moor of Venice”), composta nel 1603, il poeta inglese presenta la figura dell’uomo innamorato, che assalito da una cieca gelosia, diventa l’assassino della donna amata.
Femminicidio nelle opere letterarie
Alcuni esempi
Da questo breve excursus letterario, appare evidente come il femminicidio sia anche un fenomeno culturale.Se per anni il sistema legislativo è stato dalla parte degli uomini e la letteratura ha presentato ogni forma di femminicidio, come una faccia dell’amore, diventa facile capire la difficoltà delle donne a reagire davanti agli abusi. Potrebbe essere utile nelle scuole, spiegare le opere letterarie, partendo da un’educazione di base che insegni a individuare il fenomeno del femminicidio.
Conclusioni
Web-grafiahttps://unipd-centrodirittiumani.it/it/temi/i-concetti-di-femmicidio-e-femminicidio https://www.treccani.it/enciclopedia/femminicidio_res-49388c97-2723-11e6-8a1f-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)/ https://www.violenzadonne.com/il-femminicidio-nelle-opere-letterarie/