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25/11/2024

Matteo Tomè

Created on November 24, 2024

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Transcript

Giornata contro la violenza sulle donne

25/11/2025

Tutto quello che una donna sopportache una donna non dice si vede nell'arte

Vai su menti.com. Digita il codice: 5679 3068

ATTO PRIMO

"Rape"

ATTO SECONDO

"Seul le silence"

Non sente il silenzio che c'è?
ATTO TERZO

"Lo que contaba la abuela..."

Lo stupro

quando non si parla di arte
Violenza sessuale
Mentalità
Le conseguenze
Nel mondo
In Italia
Come si contrasta?
Scandalo dei 10 secondi
Il silenzio
Le cause
ATTO QUARTO

"Soliloquio"

ATTO QUINTO

"Kim 2"

ATTO SESTO

"Emma & Saks"

Il male gaze

quando non si parla di arte
(dis)occupazione femminile
Male gaze
Ruolo sociale
Come si affronta
Annullamento
Come contrastare

Decodifica la poesia

“☻ଳ❤ ☀❤☠︎☀🜲☠︎ ֎☠︎♪✿✉❥✈❥♪✿❤❥🜲↪, ☠︎❣❣ଳ✉☠︎ 🜲ଳ🜲🜲↪ ☠︎’ ♪ଳ🜲❥🜲↪” - Wisława Szymborska.

☻= Q

❤= I

☀= N

✉= R ✈= C

🜲= T ♪= M

Decodifica la poesia

“Qui niente sembra cambiato, eppure tutto è mutato” - Wisława Szymborska.

10 secondi non è reato

Luglio 2023: giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Roma ritengono che la palpata sul sedere di un bidello di 67 anni ai danni di una ragazza 17enne “non costituisce reato" perché giudicata troppo breve per essere definita tale."La repentinità dell'azione, senza alcuna insistenza nel toccamento", da considerarsi "quasi uno sfioramento" non consente di "configurare l'intento libidinoso o di concupiscenza generalmente richiesto dalla norma penale"Nel corso del processo il bidello ha ammesso di avere toccato la studentessa, ma "per scherzo". “Amo’, lo sai che scherzavo”, ha detto alla ragazza. “Per i giudici c’è stato un intento scherzoso? Il bidello mi ha preso alle spalle senza dire nulla. Poi mi ha infilato le mani nei pantaloni e sotto gli slip. Mi ha palpeggiato il sedere. Poi mi ha tirato su tanto da farmi male alle parti intime. Questo, almeno per me, non è uno scherzo”.

Dati globali

Per OMS il 31% delle donne (15-49) ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale da parte di un partner, di un ex partner, di un amico o un conoscente, un familiare o da uno sconosciuto. ragazze giovani (15-19 anni) sposate/ relazione di coppia stabile/ da sole, quasi una su quattro è stata vittima almeno una volta nella vita di violenze e abusi da parte del partner. Nei conflitti l’insicurezza generalizzata fa aumentare il rischio di violenze anche sessuali. Per Unicef almeno 16mila (ultimo deca) bambine e ragazze sono state vittime di stupro, matrimoni forzati e sfruttamento sessuale, ma il dato è sottostimato.

Ruolo sociale

Con Male Gaze non s’intende soltanto uno sguardo sessualizzante, ma s’intende anche la genesi di un modello culturale che affonda le proprie radici nell’unico punto di vista maschile. Esso ha influito moltissimo nella definizione popolare del “ruolo” (e dell’aspetto ideale) della donna nella nostra società.

Troviamo così una subdola manipolazione che ha creato inconsciamente una convinzione radicata nelle donne (e con effetti sulla cultura) per la quale il loro valore fosse solo giudicabile tramite quello "sguardo maschile" e tramite le sensazioni ed emozioni scatenate in quest'ultimo.

Eredità di una violenza

Fisiche più comuni:

  • dolori all’apparato genitale e urinario
  • problemi gastro-intestinali
  • tensioni muscolo-scheletriche.
Psicologiche più comuni:
  • rabbia, senso di colpa, ansia, depressione
  • insonnia
  • mancanza di autostima
  • fobie di vario genere, disturbi relazionali e sessuali
  • pensieri suicidi
  • uso di alcool e droghe.

Male Gaze

Sguardo maschile

L'atto di raffigurare l'universo femminile, nelle arti visive e nella letteratura, da una prospettiva maschile, eterosessuale, che porta ad una rappresentazione delle donne come oggetti sessuali atti a soddisfare lo spettatore maschio.

Nelle arti, lo sguardo maschile può avere tre prospettive:

  • Il regista
  • L'attore
  • Lo spettatore

La critica cinematografica Laura Mulvey coniò il termine male gaze come modo di vedere le donne e il mondo, legato alla psicologia del voyeurismo (voyeur "chi guarda")

Cause violenza di genere

  • squilibri di potere tra i sessi e a norme culturali di tipo patriarcale ancora molto radicate nella nostra società.
  • retaggio culturale perpetua stereotipi e discriminazioni di genere che collocano la donna in una posizione subordinata rispetto all’uomo
  • In alcune società la donna è considerata alla stregua di una proprietà privata dell’uomo di famiglia, sia egli il padre, il fratello o il marito.
  • Orgoglio e onore personale: Ogni volta che le azioni della donna si discostano dai voleri o desideri dell’uomo questa va punita.

La violenza sessuale

A livello internazionale: "crimine contro l’umanità"In Italia: articolo 609 bis del codice penale, che punisce «chi costringe taluno a compiere o subire atti sessuali».

  • costringere una persona a compiere o subire atti sessuali con violenza o minaccia, abusando di autorità proprio e/o di inferiorità fisico o psichica della vittima
  • Palpeggiamenti e sfregamenti sulle parti intime delle vittime.
  • Il reato di violenza sessuale può essere commesso anche tramite cellulare o computer

Occupazione donne

La pari opportunità lavorativa è un principio fondamentale del diritto comunitario ed è vietato fare discriminazioni legate al genere sul posto di lavoro.

Problematiche:

  • Imparità di retribuzione
  • Difficile equilibrio tra vita professionale e vita privata
  • Scarsa partecipazione femminile in cariche aziendali manageriali.
  • Per Istat: su dieci lavoratori le donne sono solamente quattro.
  • Nell’Unione europea risulta occupato l’80% della popolazione maschile in età lavorativa, contro il 69,3% di quella femminile.

Dati italiani

Nel 2024:

  • Quota 100 femminicidi
  • 3mila violenze sessuali (91%d; primi 6 mesi)
  • 700 casi di revenge porn
  • 33mila chiamate al numero antiviolenza 1522
  • 8.592 atti persecutori (74%d)
  • 12.424 maltrattamenti rivolti a familiari/ conviventi (81%d)
  • 40 casi di deformazioni permanenti dell'aspetto
  • 1.540 violazioni del divieto di avvicinamento.
  • 13 matrimoni combinati

Nel 2025: https://www.istat.it/statistiche-per-temi/focus/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/il-numero-delle-vittime-e-le-forme-di-violenza/#:~:text=Tra%20le%20donne%20che%20nel,da%20parte%20dei%20partner%20precedenti.

Tentativi di soluzione

La legge 162/2021 ha introdotto la certificazione della parità di genere, uno strumento che permette alle imprese che promuovono il lavoro femminile di avere dei vantaggi fiscali. La concessione della certificazione è determinata da precisi parametri come:

  • adozione di misure che favoriscono le pari opportunità nell’accesso al lavoro;
  • la parità reddituale;
  • il pari accesso alle opportunità di carriera e formazione;
  • piena attuazione del congedo di paternità, in linea con le leggi europee.

Come contrastare

  • Pronto Soccorso per cure mediche immediate e non procrastinabili verso un percorso di uscita dalla violenza sul piano legale e psicologico.
  • Numero antiviolenza e anti stalking 1522
  • App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato
  • Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle Pari opportunità
  • www.uniticontrolaids.it, se si è subita violenza sessuale. Personale esperto risponde sui possibili rischi di contrarre infezioni a trasmissione sessuale a seguito della violenza. Si può accedere anche al sito
  • Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite.

Paolo Pasolini e i Comizi d'Amore del '65

Come contrastare

Le donne interiorizzano il male gaze e iniziano loro stesse a stabilire come una donna dovrebbe essere (secondo canoni acquisiti dall’esterno). Quindi applicano il male gaze prima di tutto su di sé, con sforzi, fatica, energia, spese e frustrazione e poi anche sulle altre, giudicandole. Diventa una specie di polizia della bellezza.

  • Se uno dei primi approcci di un individuo è lo sguardo, bisogna tener conto del rischio altissimo di alterare la sua percezione della realtà.
  • Fondamentale è una corretta alfabetizzazione visiva, comprendendo che più il femminile continuerà a essere svilito e stereotipato nei media e nelle pubblicità, più sarà dura annientare tali cliché nel quotidiano.

Silenzio

Per Istat il 4,4% delle donne che hanno dichiarato di essere state vittima di stupro da parte di un italiano ha sporto denuncia, mentre se l’autore è straniero la frequenza della denuncia è sei volte maggiore: 24,7% (in Italia gli stupri sono commessi nel 62,7% dei casi da partner (attuali o precedenti), nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Quelli subiti dalle donne italiane sono stati commessi da italiani in oltre l’80% dei casi e da autori stranieri in circa il 15% dei casi) Oltre nove vittime di stupro su dieci, insomma, hanno dichiarato di non aver denunciato il proprio stupratore.

Annullamento di sé

Donna considerata “valorosa” e “degna di attenzioni” dipinta come una persona passiva, accomodante, dipendente dall’uomo, amorevole, bisognosa d’aiuto e, perchè no, anche futura madre

Oggettificazione della donna porta inevitabilmente ad annullare la sua identità e il suo reale ruolo nel mondo e, di conseguenza, smuove nel soggetto colpito un’insicurezza riguardo alle sue capacità professionali e una vergogna, un senso di colpa riguardo alla propria presenza fisica.

"Non a caso, con il senno di poi, credo che in qualche modo il mio disturbo alimentare sia stato anche un modo di inconscia (è una malattia) ribellione riguardo allo sguardo sessualizzante dell’uomo"