Tempio di Aphaia, Egina
come doveva essere
V secolo a.C.
La figura di Afaia è stata confusa diverse volte con altri personaggi femminili della mitologia:da Artemide alla dea Atena ma ,secondo il mito,Afaia era figlia di Zeus e Carme.
Viveva a Creta quando venne rapita da un pescatore che la portò fino all'isola di Egina dove la dea riuscì a sfuggirli addentrandosi in un bosco dal quale non uscì mai più. Infatti Afaia dal greco significa "scomparsa".
Frontone ovest: Il frontone occidentale racconta la battaglia tra Greci e Amazzoni, un tema ricorrente nella scultura greca. Le figure, anch'esse molto dinamiche, sono caratterizzate da una forte espressività, che si riflette nelle posizioni drammatiche e nel contrasto tra i combattenti.
Frontone est: Il frontone orientale rappresenta la battaglia tra i Greci e i Troiani, con una particolare enfasi sulla figura di Ares. La scena centrale è dominata da Zeus e da altre divinità, ma il frontone è celebre per l'intensità emotiva e il dinamismo delle figure. La composizione mostra un avanzamento nella rappresentazione delle emozioni e dei movimenti.
Il tempio si è conservato in molte parti strutturali,quali colonne e trabeazioni,mentre non esistono più le parti frontornali e la copertura,è un periptero esastilo e mostra un profondo naos;sul lato posteriore si apre l'opistodomo,le colonne erano di ordine dorico.
Lo stilobate misurava 13,77x28,81 m,ma la notevole ampiezza del fronte rispetto ai lati doveva renderlo monumentale:conta,infatti, sei colonne frontali e 12 laterali.
Il pronao e l'opistodomo si aprono sulla peristasi con due colonne.La cella è arricchita da due file laterali di ciqnue colonne sovrapposte,al suo interno era custodita la perduta statua crisoelefantina della dea Aphaia.
Dallo stilobate,sulla facciata del tempio,si apriva un'ampia rampa,che lo collegava all'altare.Come tutti i templi greci,le superfici erano dipinte a colori vivaci che sono andati persi a causa del passare degli anni.