MARCO TULLIO CICERONE
alessandrodepaoli63
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Transcript
MARCO TULLIO CICERONE
Alessandro De Paoli
CATO MAIOR DE SENECTUTE
DE AMICITIA
CATO MAIOR DE SENECTUTE
CONTENUTI
TEMI PRINCIPALI DEL DIALOGO
PERSONAGGI
VECCHIAIA E GIOVENTU'
Il dialogo dell’anziano Catone con i giovani Lelio e Scipione simboleggia il dialogo tra generazioni. Nella società contemporanea, spesso orientata verso la gioventù e l’innovazione tecnologica, si rischia di sottovalutare il valore delle generazioni più anziane. Cicerone ci ricorda l’importanza della memoria storica e della saggezza acquisita con l’età, temi oggi affrontati nelle politiche di inclusione sociale per gli anziani, soprattutto in contesti lavorativi o educativi. Questo tema è oggi cruciale: iniziative che promuovono lo scambio di esperienze tra giovani e anziani possono aiutare a combattere stereotipi e creare una società più coesa.
DE AMICITIA
Il "De Amicitia" (sull’amicizia) è un dialogo scritto da Cicerone nel 44 a.C., anno turbolento segnato dalla morte di Cesare. L'opera esplora la natura e il valore dell'amicizia ed è dedicata anch'esssa a Tito Pomponio Attico. Attraverso una narrazione ricca di esempi e riferimenti storici, Cicerone riflette su uno dei temi più importanti della vita umana, offrendo un modello ideale di amicizia basata sulla virtù e sul rispetto reciproco. Il dialogo è ambientato nel 129 a.C., poco dopo la morte di Scipione Emiliano, figura centrale della vita politica romana.
INSEGNAMENTI
Nella società odierna, caratterizzata da relazioni spesso superficiali e dall’uso pervasivo dei social media, il concetto di amicizia autentica descritto da Cicerone assume un’importanza cruciale. Molte "amicizie" digitali sono basate sulla convenienza o sulla mera condivisione di esperienze virtuali. Cicerone ci ricorda che la vera amicizia richiede impegno, presenza reale e condivisione di valori profondi. Cicerone sottolinea inoltre che un amico non dovrebbe mai chiedere di compiere azioni ingiuste. Questo principio è rilevante anche oggi, soprattutto in contesti lavorativi e sociali in cui le relazioni sono spesso guidate da interessi opportunistici. La visione di Cicerone promuove un richiamo alla necessità di costruire relazioni basate sull’integrità, in un mondo dove la competizione e il profitto spesso minacciano la lealtà e la correttezza.
- Catone sostiene che la vecchiaia è una parte naturale e inevitabile della vita. Ogni età ha le sue caratteristiche e la vecchiaia non deve essere vista come un periodo di declino, ma come un tempo per la riflessione, la saggezza e il godimento delle memorie. Catone evidenzia come la vera soddisfazione nella vecchiaia derivi dall'aver vissuto una vita virtuosa e dedita alla conoscenza.
- Egli sostiene che anche in età avanzata si può essere attivi; il lavoro mentale e l'impegno civico sono essenziali. Catone cita esempi storici di uomini illustri che hanno dato il meglio di sé proprio nella vecchiaia, come Quinto Fabio Massimo, che salvò Roma in tarda età. La vecchiaia permette di assumere il ruolo di consiglieri o mentori, contribuendo al bene della società grazie alla saggezza raggiunta.
- Per quanto riguarda il decadimento fisico legato alla vecchiaia, Catone sottolinea l’importanza della moderazione e dell’autocontrollo. Se mantenuta con cura la salute può restare stabile. Racconta come egli si mantenga in salute grazie a uno stile di vita sobrio e sottolinea che la forza dell’intelletto è più importante di quella del corpo.
- Catone minimizza l’importanza dei piaceri giovanili, considerandoli effimeri. Il piacere non è il fine ultimo della vita; l'intelletto, la cultura e le relazioni umane sono più appaganti.
- Catone ritiene la morte un evento naturale inevitabile e sostiene che una vita vissuta con rettitudine renda sereno il passaggio dalla vita alla morte. Cita l’esempio di Socrate, che affrontò la morte con coraggio e condivide con il grande filosofo la fede nell’immortalità dell’anima.
- Catone il Censore: è il personaggio principale, rappresenta l’ideale del vecchio saggio. La scelta di Catone è significativa: noto per il suo rigore morale e per la difesa delle tradizioni romane, simboleggia l'uomo che affronta la vecchiaia con dignità.
- Lelio: rappresenta la gioventù che rispetta e ascolta i saggi. Le sue domande riflettono le preoccupazioni comuni sulla vecchiaia.
- Scipione: figura dell’allievo desideroso di apprendere. Condivide le opinioni di Lelio, offrendo spunti che permettono a Catone di approfondire il discorso.
Cato Maior de Senectute è un dialogo filosofico scritto da Marco Tullio Cicerone nel 44 a.C. poco prima della sua morte. Questo testo, dedicato all'amico Tito Pomponio Attico, esplora il tema della vecchiaia, sfatando pregiudizi e preoccupazioni comuni legati a questa fase della vita. Il dialogo è ambientato nel 150 a.C. e vede come protagonisti Marco Porcio Catone il Censore, ormai anziano, e due giovani interlocutori, Gaio Lelio e Scipione Emiliano. Lelio e Scipione chiedono a Catone come riesca ad affrontare la vecchiaia con serenità e dignità. La risposta di Catone si sviluppa attraverso alcuni punti in cui egli confuta alcuni dei pregiudizi più comuni sulla vecchiaia.
L'opera riflette profondamente la concezione stoica della vita e della vecchiaia. Come gli stoici, Catone promuove l'accettazione serena di ciò che non si può controllare (come la vecchiaia e la morte) e sottolinea l'importanza della virtù e della saggezza. Catone incarna i valori della Roma arcaica, come la disciplina, l'austerità e il servizio pubblico. La sua figura storica rappresenta l’opposizione alla decadenza morale che Cicerone percepiva nella sua epoca. Questo tema può essere collegato al concetto di mos maiorum, fondamentale nella cultura romana.
- Lelio sottolinea che solo i buoni e i virtuosi possono essere veri amici, poiché l’amicizia è basata su valori morali condivisi. Questo legame è superiore a qualsiasi relazione basata sull’interesse o sul potere, perché offre un bene duraturo e autentico.
- L’amicizia non può esistere senza la virtù. Lelio rifiuta l’idea che le persone corrotte possano essere amiche sincere, poiché manca la base morale necessaria per creare fiducia e rispetto.
- La riflessione su Scipione Emiliano, amico scomparso di Lelio, introduce il tema della continuità dell’amicizia oltre la morte. Il ricordo di un amico virtuoso diventa un patrimonio di valori che continua a influenzare chi resta.
- Gaio Lelio, detto Lelio il Saggio, amico intimo di Scipione e figura nota per la sua saggezza e rettitudine morale. È lui a guidare la conversazione e a condividere la sua visione sull’amicizia.
- Quinto Mucio Scevola, famoso giurista romano, e Gaio Fannio, entrambi giovani e desiderosi di apprendere lezioni di vita dai più anziani.