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Iaconisi Davide
Created on November 22, 2024
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Transcript
la costituzione della rivoluzione francese
LA RIVOLUZIONE FRANCESE
Nel 1700, la Francia è ancora una monarchia assoluta
in cui il sovrano detiene tutto il potere. La società è divisa in quattro ordini: clero, nobiltà e terzo stato. I nobili e il clero possiedono il 40% dei territori e godono di molti privilegi. Il terzo stato è costituito dal 98% della popolazione e comprende diversi cittadini, dai bancari ai mendicanti; è l'ordine su cui grava tutta la pressione fiscale. Ma questo regime conduce a una crisi, che sfocia in una rivoluzione.
Il terzo stato, inoltre, chiede la votazione a testa e non quella per ordine. Questo perché nella votazione a testa il voto i ogni persona vale uno, mentre in quella per ordine, il valore dei voti cambia a seconda della classe sociale a cui si appartiene
La Bastiglia era un carcere in cui c'erano i detenuti politici,
si pensa fosse un deposito di armi e rappresenta il simbolo dell'assolutismo.
Per assaltarla, ci sono voluti 30000 fucili e quattro cannoni.
La vittoria è dei rivoluzionari, ma le perdite è di circa 100 vite.
i diritti del terzo stato vengono finalmente riconosciuti. Si cambiano i colori della bandiera che diventa blu.
Rossa e bianca e si approva la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino che si basa sui principi illuministi di liberà, uguaglianza e fratellanza. Vengono abolite le corvée, le decime, si afferma il governo cittadino e si aboliscono le distinzioni tra i vari ordini e si costringe il re LuigiXVI a firmare il documento.
LA RIVOLUZIONE FRANCESE
dal 1793 al 1794, sale al potere Robespierre che inaugura il "periodo del terrore" e il Comitato di SalutePubblica. Impone un clima intimidatorio, approva le leggi sui sospetti, impone una leva di massa, dà il comando dell'esercito ai valorosi e non più ai nobili.
Durante il suo anno di governo attua un processo di scristianizzazione, favorendo il culto della Ragione; inoltre, introduce il calendario rivoluzionario. Solo in questo anno muoiono ghigliottinate 4600 persone.
Ma il suo regime non può più durare: il 27 luglio 1794Robespierre è accusato di tirannia e giustiziato.
Dopo la fine del "terrore" si approva una nuova Costituzione nel 1795,
nasce il Direttorio, governo di cinque persone con Parlamento bicamerale a suffragio universale.
COS'è UNA COSTITUZIONE?
Una costituzione è un documento fondamentale che stabilisce le regole e i principi base su cui si fonda uno Stato. Serve a definire la struttura del governo, i diritti e i doveri dei cittadini e le modalità con cui vengono esercitati i poteri pubblici. È la base giuridica che garantisce l'ordine e la coesione sociale, evitando arbitri e conflitti.
LE COSTITUZIONI DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, proclamata il 26 agosto 1789 durante la Rivoluzione francese, sancisce i principi fondamentali dello Stato liberale e democratico:
diritti individuali preesistenti allo Stato (art. 2), separazione dei poteri (art. 16) e sovranità popolare (artt. 3 e 6). Promuove libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione, stabilendo che la sovranità risiede nella nazione e che la legge rappresenta la volontà generale.
Durante il periodo rivoluzionario francese si susseguono tre Costituzioni:
quella del 1791, che istituisce una monarchia costituzionale; quella del 1793, che propone un regime assembleare mai attuato;
e quella del 1795, che introduce una repubblica direttoriale. Pur nella diversità dei regimi, tutte affermano il principio della sovranità popolare, vista come indivisibile, inalienabile e appartenente alla nazione o al popolo.
- Esecutivo: affidato al re, con potere di veto sospensivo e ministri nominati da lui.
- Legislativo: spettava all'Assemblea Nazionale Legislativa.
- Giudiziario: affidato a giudici eletti.
- Furono introdotti 83 Dipartimenti, una Guardia Nazionale, pesi e misure unificati e libertà civili, pur limitando il voto ai maschi ricchi sopra i 25 anni. Lo sciopero e le associazioni lavorative erano vietati.
Costituzione del 1791Approvata il 3 settembre 1791 dall'Assemblea Nazionale Costituente, trasformò la Francia da monarchia assoluta a monarchia costituzionale, ispirandosi alla divisione dei poteri di Montesquieu:
Costituzione del 1793
Approvata il 24 giugno 1793 dalla Convenzione Nazionale, non entrò mai in vigore ma proclamò la Repubblica e introdusse:
- Sovranità popolare, con suffragio universale e referendum.
- Potere legislativo: affidato alla Convenzione Nazionale, che nominava il governo.
Garantiva libertà più dettagliate e aggiungeva misure sociali, come l'assistenza pubblica.
Costituzione del 1795
Costituzione del 179
La Costituzione del 1795, emanata dopo il colpo di Stato del 9 Termidoro, limitò le libertà e introdusse doveri accanto ai diritti. Per garantire l'equilibrio istituzionale, mantenne la separazione dei poteri:
- Potere legislativo: affidato a due Camere:
- Consiglio dei Cinquecento, che proponeva le leggi.
- Consiglio degli Anziani, che approvava o respingeva le leggi.
- Potere esecutivo: esercitato da un Direttorio composto da cinque membri, scelti dal Consiglio degli Anziani e rinnovati annualmente.
- Potere giudiziario: affidato a una magistratura elettiva, con l’Alta Corte di Giustizia incaricata di giudicare i membri del Direttorio per eventuali reati.
- Il suffragio tornò censitario, limitando il diritto di voto ai più abbienti.
Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino
Libertà di opinione, espressione e culto. Obbligo di tutti di contribuire alle spese pubbliche secondo le proprie possibilità (art. 13). Accesso alle cariche pubbliche per tutti i cittadini (art. 6). Limiti: non riconosce libertà di associazione, sciopero, parità di genere e diritto di voto per le donne. Modificata nel 1793 e 1795, è stata inserita dall'UNESCO nel 2003 nell'elenco delle Memorie del Mondo.
La legge è espressione della volontà generale e tutti sono uguali di fronte ad essa.Include anche:
Elaborata durante la Rivoluzione francese e ispirata alla Dichiarazione d'indipendenza americana, la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789 è un testo giuridico fondamentale che riconosce i diritti naturali e imprescrittibili dell'uomo, tra cui:
Libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all'oppressione. Il principio di uguaglianza e la sovranità democratica, con la nazione come fonte del potere.