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L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE FRA 800 E 900:

Alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento, le donne in Europa iniziarono a lottare per i propri diritti, come il voto, l’istruzione e l’uguaglianza sul lavoro. Movimenti femministi, come le suffragette in Inghilterra, chiedevano il diritto di voto, mentre in altri paesi le donne ottennero progressi nell’educazione e nel lavoro, anche se in condizioni svantaggiate. La Finlandia fu il primo paese a concedere il suffragio universale femminile nel 1906. Nonostante le difficoltà, le donne contribuirono anche alla scienza e alla cultura, e le conquiste di questo periodo prepararono il terreno per i diritti delle donne nel XX secolo.

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LE DONNE IN EUROPA

Maria Montessori nacque il 31 agosto 1870 a Chiaravalle, un piccolo paese nelle Marche, in una famiglia borghese. Fin da giovane mostrò un forte interesse per gli studi e decise di intraprendere la carriera medica, un campo all'epoca dominato dagli uomini. Nel 1896, si laureò in medicina, diventando una delle prime donne in Italia a ottenere il titolo di medico. Dopo aver lavorato in ospedali psichiatrici, Montessori sviluppò un interesse per l'educazione dei bambini, in particolare per quelli con disabilità. Iniziò a lavorare con bambini "normodotati" e, nel 1907, fondò la sua prima Casa dei Bambini a Roma, dove applicò le sue teorie educative. In quel contesto, sviluppò il suo celebre metodo basato sull'autonomia del bambino e sull'apprendimento pratico. Montessori viaggiò in tutto il mondo per promuovere il suo metodo e per tenere conferenze. Fondò scuole in molti paesi, tra cui India, Stati Uniti e Giappone. Durante la Seconda Guerra Mondiale, visse in India, dove continuò a insegnare e a perfezionare il suo metodo. Maria Montessori morì nel 1952 in Olanda, dove risiedeva negli ultimi anni della sua vita. La sua eredità educativa ha avuto un impatto duraturo e il suo metodo è ancora ampiamente utilizzato nelle scuole di tutto il mondo.

MARIA MONTESSORI:

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, l’emancipazione femminile si sviluppò grazie all’industrializzazione, che aumentò la presenza delle donne nel lavoro, e all’accesso crescente all’istruzione superiore, che permise loro di entrare in professioni tradizionalmente maschili. I movimenti femministi e suffragisti lottarono per il diritto di voto e la riforma delle leggi che subordinavano le donne agli uomini. Importanti traguardi furono il diritto di voto in Nuova Zelanda (1893), Finlandia (1906) e, successivamente, nel Regno Unito(1918) e negli Stati Uniti(1920). Questi progressi segnarono una svolta nei diritti civili e sociali delle donne, aprendo la strada alle battaglie del XX secolo per la piena parità di genere.

Lidia Poët (1855-1927) è stata una pioniera del diritto in Italia, ricordata come la prima donna italiana a conseguire l'abilitazione alla professione di avvocato nel 1883. Nonostante la sua laurea in giurisprudenza, l’Ordine degli Avvocati di Torino le rifiutò l’iscrizione, sostenendo che la professione legale fosse incompatibile con il sesso femminile. Lidia Poët lottò contro questa discriminazione, ma la sua iscrizione venne annullata. Solo nel 1919, con la riforma che abolì le limitazioni professionali per le donne, fu possibile per altre donne esercitare la professione legale. La sua battaglia per i diritti delle donne nel mondo del lavoro e della giustizia rimase un punto di riferimento per le future generazioni.

LIDIA POET:

Franca Viola e Sibilla Aleramo sono due figure simbolo della lotta per l'emancipazione femminile in Italia, ma con storie e contesti differenti. Franca Viola, nel 1966, rifiutò il matrimonio riparatore dopo essere stata rapita e violentata, segnando un momento decisivo nella battaglia contro la violenza di genere. La sua scelta contribuì all'abrogazione di leggi che permettevano agli stupratori di evitare la punizione sposando la vittima, diventando un simbolo di coraggio e di indipendenza femminile. Sibilla Aleramo, scrittrice e attivista, fu una delle voci più importanti del femminismo italiano all'inizio del Novecento. Nella sua opera più celebre, "Una donna", raccontò la sua esperienza di sofferenza nel matrimonio e la lotta per l'autodeterminazione, divenendo un'icona della critica sociale e della ricerca di indipendenza da parte delle donne.

FRANCA VIOLA E SIBILLA ALERAMO:

Emmeline Pankhurst (1858-1928) è stata una delle figure più importanti nel movimento per i diritti delle donne in Gran Bretagna. Fondatrice e leader del Women's Social and Political Union (WSPU), Pankhurst è celebre per la sua lotta militante per il diritto di voto delle donne. La sua organizzazione,la quale membre venivano chiamate suffragette, promosse azioni radicali, come manifestazioni e scioperi della fame, per attirare l'attenzione sul suffragio femminile. Sebbene fosse inizialmente più moderata, la sua scelta di metodi più aggressivi, compresi atti di vandalismo, la rese una figura controversa.Nonostante le critiche e le polemiche sollevate dai suoi metodi, il movimento di Pankhurst contribuì alla promulgazione del Representation of the People Act nel 1918, che concesse alle donne sopra i 30 anni il diritto di voto in Gran Bretagna. Emmeline Pankhurst è ricordata come una delle figure più influenti e determinanti nella storia del movimento suffragista e nella lotta per i diritti delle donne

EMELINE PANCHURST: