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Presentazione minimal
Giulia
Created on November 22, 2024
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Transcript
Giulia Plebani 1 BL
Se domani non rispondo alle tue chiamate, mamma. Se non ti dico che non torno a cena. Se domani, il taxi non appare. Forse sono avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in un sacco nero . Forse sono in una valigia o mi sono persa sulla spiaggia. Non aver paura, mamma, se vedi che sono stata pugnalata. Non gridare quando vedi che mi hanno trascinata per i capelli. Cara mamma, non piangere se scopri che mi hanno impalata. Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato abbastanza, che era il modo in cui ero vestita, l'alcool nel sangue. Ti diranno che era giusto, che ero da sola. Che il mio ex psicopatico aveva delle ragioni, che ero infedele, che ero una donna emarginata. Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senza aria.
Te lo giuro, mamma, sono morta combattendo. Te lo giuro, mia cara mamma, ho urlato tanto forte quanto ho volato in alto. Ti ricorderai di me, mamma, saprai che sono stata io a rovinarlo quando avrai di fronte tutte le donne che urleranno il mio nome. Perché lo so, mamma, tu non ti fermerai. Ma, per carità, non legare mia sorella. Non rinchiudere le mie cugine, non limitare le tue nipoti. Non è colpa tua, mamma, non è stata nemmeno mia. Sono loro, saranno sempre loro. Lotta per le vostre ali, quelle ali che mi hanno tagliato. Lotta per loro, perché possano essere libere di volare più in alto di me. Combatti perché possano urlare più forte di me. Perché possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho vissuto io. Mamma, non piangere le mie ceneri. Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.
La poetessa Cristiana Torres, nel suo testo "Si me matan", parla della violenza contro le donne e del non dover giustificare tale violenza. Critica il modo in cui spesso si colpevolizza la vittima, ignorando il vero problema. Il testo tocca il cuore quando la poetessa chiede alla madre di non piangere e di non sentirsi colpevole. Questo suscita emozioni profonde e riflessioni sulla sofferenza delle donne e sull'importanza di combattere per un mondo più sicuro per tutte. La poesia, pur parlando di argomenti pesanti come la morte, è uno stimolo per non dimenticare e per agire per un cambiamento sociale. Ci invita a non considerare la violenza contro le donne come qualcosa di normale, e a fare la nostra parte per creare una società più sicura per tutte.
Il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne. Combattere la violenza sulle donne, in ogni sua forma, è un dovere civico delle istituzioni. Questa giornata è stata istituita dall'Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.