La religione egizia
Alessandra Staffa
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LA RELIGIONE EGIZIA
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La religione degli antichi egizi era politeista, con un pantheon complesso e variegato di divinità legate alla natura, agli animali, agli elementi e ai fenomeni celesti. Essi credevano che il mondo fosse governato da forze divine e che la religione influenzasse ogni aspetto della vita, dall’agricoltura alla politica, fino alla concezione della morte.
INTRODUZIONe:
1. Politeismo e divinità principali: Gli Egizi adoravano moltissime divinità, ognuna con ruoli specifici. Tra le più importanti troviamo: Ra: il dio del sole, una delle figure principali del pantheon, associato alla creazione e al ciclo vitale. Osiride: dio della morte e della resurrezione, signore dell'oltretomba, molto venerato poiché offriva la possibilità di una vita oltre la morte. Iside: dea della magia e della maternità, spesso rappresentata come una madre amorevole e protettiva. Anubi: il dio della mummificazione e protettore delle tombe. Horus: il dio del cielo, spesso raffigurato come un falco, simbolo di protezione e continuità del regno.
DIVINITÀ:
RUOLO DEL FARAONE:
Ruolo del faraone: Il faraone era considerato un intermediario tra gli dei e gli uomini, incarnando Horus in vita e associato a Osiride dopo la morte. Si credeva che il suo compito fosse quello di mantenere l’ordine cosmico (Maat), garantendo la prosperità e la stabilità del regno.
TEMPI E CULTO:
I templi erano le dimore terrene degli dei, e ciascuna divinità aveva un proprio centro di culto. Il clero si occupava di mantenere le statue sacre e di offrire doni e preghiere. Il popolo non partecipava attivamente ai riti nei templi, ma poteva venerare le divinità tramite piccoli santuari o immagini domestiche.
La credenza in un’esistenza ultraterrena era centrale per gli Egizi. Si riteneva che l'anima (composta da diverse parti come il Ka e il Ba) continuasse a vivere dopo la morte, ma solo se il corpo fosse stato ben conservato tramite la mummificazione. L’anima, inoltre, doveva passare il giudizio di Osiride, in cui il cuore veniva pesato contro la piuma della verità (Maat) per determinare l’accesso al regno dei morti.
LA VITA DOPO LA MORTE:
Gli Egizi attribuivano grande importanza ai simboli e agli amuleti, credendo che avessero il potere di proteggere e guidare sia nella vita sia dopo la morte. La magia era considerata una forza naturale legata agli dei e spesso utilizzata per scopi benefici o per proteggersi dagli spiriti maligni.