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Breakout mistero
Vito Cosola
Created on November 21, 2024
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Transcript
Nelle pieghe della società
La 'Ndrangheta
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La mafia
Laddove lo stato non riesce a garantire sicurezza, giustizia e opportunità, nasce una insoddisfazione dei cittadini,lì si crea una spazio fertile per la mafia che si insidua nella società presentandosi come un alternativa parallela ai probkemi reali, in contesti fragili infiltrandosi in numerosi settori della società.
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Mission 1
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Mission 1: La Famiglia
La mafia si fonda storicamente su una struttura familiare che rappresenta il nucleo centrale dell'organizzazione. Questi gruppi familiari sono legati da un rigido codice d'onore e da vincoli di sangue attraverso un sistema di fedeltà e relazioni reciproche, garantisce la trasmissione di potere, influenza e tradizioni da una generazione all'altra, rafforzando il senso di appartenenza e di continuità. Inoltre, i legami di sangue e i matrimoni tra membri di diversi clan contribuiscono a cementare alleanze
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Capobastone: Guida il locale e prende le decisioni fondamentali. Consiglieri: Fornisce consulenza e supporta il capobastone. Contabile: Gestisce le finanze e i flussi economici. Caporegime: Coordina gli affiliati e implementa le direttive. Organo di supervisione noto come Crimine o Camera di controllo
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Mission 1
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Mission 2
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Mission 2: La Storia
Le origini della ’Ndrangheta si intrecciano con la storia sociale ed economica della Calabria. Nata inizialmente come una rete di protezione e giustizia parallela per le comunità locali, è stata influenzata dalle lotte contadine contro i latifondisti e dalla marginalizzazione della regione rispetto al resto d’Italia. Il vuoto di potere statale e la mancanza di infrastrutture hanno spinto molti a rivolgersi a gruppi organizzati per ottenere sicurezza, lavoro e risoluzione dei conflitti.
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Missione 2: Attività criminali
Traffico di droga: è il leader mondiale nel commercio di cocaina, controllando le rotte tra Sud America ed Europa. Estorsione e racket: impone il pagamento del "pizzo" a commercianti e imprenditori. Riciclaggio di denaro: utilizza aziende e attività lecite per "ripulire" i profitti illeciti. Influenza politica: corrompe funzionari e politici per ottenere appalti pubblici e protezione.
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Mission 1
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Mission 3
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Missione 3: Notizie
QUALI ERANO I GRUPPI CHE CONTROLLAVANO MILANO? Per decenni abbiamo sentito ripetere che la mafia al nord non esiste, non esiste per chi non la vuole vedere, ma non per chi le dà la caccia fin dagli anni 80. Tutto faceva capo ad Antonio Papalia che era il rappresentante di tutta la lombardia, poi, di tutto il nord. C'erano locali dappertutto,però la vera base era il locale di Buccinasco, dove risideva Antonio Papalia e i suoi fratelli. In realtà , solo suo fratello Rocco, perché Domenico,la mente della famiglia, lo stratega,é detenuto da diversi anni.
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Missione 3: Notizie
Nel 1989 avevano organizzato una raffineria per la trasformazione di morfina base in eroina bianca. In Italia, in Europa, non c'era questo tipo di commercio di eroina bianca e quindi si commerciava oltreoceano. Dall'Aspromonte la 'ndrangheta è atterrata a Milano, in cittadine come Cesano Boscone, Corsico o Buccinasco sono diventate le Platì del nord. E qui le famiglie che contano si chiamano Barbaro,Sergi e Papalia.
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Mission 4
Missione 4: Il rapporto con la chiesa
Il rapporto tra la 'ndrangheta e la Chiesa cattolica è complesso e sfaccettato. Da un lato, la 'ndrangheta, come molte altre organizzazioni mafiose, ha storicamente cercato di infiltrarsi nelle istituzioni e di sfruttare l'autorevolezza della Chiesa per legittimare le proprie azioni e per cercare sostegno sociale. Dall'altro lato, la Chiesa ha spesso denunciato il malaffare e le attività criminali delle organizzazioni mafiose.
il rapporto tra la 'ndrangheta e la Chiesa è caratterizzato da una storia di ambivalenza, conflitto e, in molti casi, opposizione. Mentre ci sono stati momenti di collusione e di silenzio complice, la Chiesa ha anche giocato un ruolo importante nella denuncia delle attività mafiose e nella promozione di una cultura di legalità e giustizia.
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"La 'ndrangheta è capace di appropiarsi dei simboli religiosi, svuotandoli del loro senso più profondo, per giustificare il proprio operato"
Mons. Morosini (arcivescovo di Reggio Calabria)
Infiltrazione e uso della religione
Denuncia e opposizione
Iniziative sociali
La Chiesa ha anche focalizzato l'attenzione sulla necessità di affrontare le cause sociali ed economiche che alimentano la criminalità organizzata. Alcune iniziative parrocchiali e associazioni religiose sono state attive nel combattere l'infiltrazione mafiosa nelle comunità, promuovendo programmi di educazione, lavoro e sostegno ai giovani.
La 'ndrangheta, che ha radici profonde in Calabria, ha cercato di utilizzare la religione per giustificare le proprie azioni, associando il concetto di onore e vendetta a valori tradizionali che possono essere facilmente intrecciati con la fede. In alcune comunità, ci sono stati casi di preti che hanno collaborato o comunque mantenuto un atteggiamento ambivalente nei confronti della mafia, sia per paura che per opportunità economiche.
D'altra parte, negli ultimi decenni, molti esponenti della Chiesa, incluse figure di alto profilo come il Papa e i vescovi locali, hanno preso una posizione chiara contro la mafia. Hanno sottolineato l'immoralità delle attività mafiose e hanno chiesto una maggiore responsabilità morale da parte dei membri delle comunità. Ci sono anche stati appelli a combattere la cultura dell'omertà e a sostenere le vittime della mafia.
Lotta contro la mafia
Roberto Saviano descrive la ‘Ndrangheta come una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo, protagonista del traffico internazionale di cocaina e capace di infiltrarsi nelle economie legali e politiche. La definisce un “sistema perfetto e spietato” basato su legami di sangue e denuncia l’indifferenza delle istituzioni verso la sua portata globale. Saviano evidenzia la capacità della ‘Ndrangheta di riciclare denaro in attività lecite, rendendola difficile da colpire. Nonostante le minacce ricevute e la vita sotto scorta, insiste sull’importanza di una maggiore consapevolezza collettiva per combatterla.
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Roberto Saviano, noto per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, ha spesso parlato della malavita calabrese, in particolare della 'ndrangheta, una delle mafie più potenti e radicate d'Italia. I punti principali che Saviano evidenzia riguardo alla 'ndrangheta e alla malavita calabrese in generale sono i seguenti:
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Internazionalizzazione e radicamento globale
Struttura e integrazione nel sistema economico e sociale
Silenzio e omertà
Saviano evidenzia come la 'ndrangheta non sia solo un'organizzazione criminale, ma anche una rete che si intreccia con l'economia legale, sfruttando appalti pubblici, costruzioni e attività agricole. In questo modo, riesce a tessere legami con il potere politico e istituzionale, creando un sistema di corruzione che complica enormemente la lotta alla criminalità organizzata.
Un altro aspetto fondamentale del controllo esercitato dalla malavita calabrese è il silenzio. Saviano evidenzia come l'omertà, il codice di non collaborazione con la giustizia, sia un elemento che permette alla 'ndrangheta di prosperare. La paura e la complicità delle persone nei territori sotto il controllo mafioso impediscono la denuncia e l'opposizione alle sue attività.
Saviano sottolinea come la 'ndrangheta non sia solo una realtà locale, ma una potenza economica internazionale. La sua capacità di infiltrarsi nei mercati legali e illegali in tutto il mondo, dai traffici di droga al riciclaggio di denaro, la rende una delle organizzazioni più temibili. La sua struttura decentralizzata le permette di adattarsi facilmente ai vari contesti globali.
Fine
Il sindaco di Buccinasco riporta zone in cui sono presenti rifiuti interrati da tutte le parti. E come lo sappiamo? Perché i rifiuti sono in tutti i posti dove loro hanno scavato. Perché regnava il silenzio e il buio su questo territorio. Senza contare i morti ammazzati, il pizzo, i sequestri di persona. In quel periodo lì, lavoravano molto sul movimento terra. Non si poteva fare a Buccinasco movimento terra senza passare dalle loro imprese. Secondo loro andava bene a tutti questo giro. Il loro unico problema era il comune
Don Italo Calabrò
Don Italo Calabrò è un sacerdote noto per il suo impegno contro la 'ndrangheta e la criminalità organizzata in Calabria. Ha dedicato la sua vita a sostenere la comunità e a promuovere valori di giustizia e legalità, spesso affrontando le sfide e le minacce derivanti da un ambiente segnato dalla mafia. Attraverso le sue attività pastorali e sociali, Don Calabrò ha cercato di sensibilizzare la popolazione locale sulla gravità del fenomeno mafioso, incoraggiando le persone a opporsi alla cultura dell'illegalità e a lavorare per il benessere della comunità. Il suo operato ha rappresentato un faro di speranza per molti, dimostrando che è possibile costruire una vita libera dalla paura e dalla rassegnazione.