Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Over 30 million people create interactive content in Genially.

Check out what others have designed:

Transcript

LA MAFIA

“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.” (Paolo Borsellino)
La mafia più potente
La nascita della mafia
Istituzionalizzazione della mafia
Evoluzione della mafia
La 'Ndrangheta
Breve biografia di Gratteri
La 'Ndrangheta secondo Gratteri
Il riciclaggio
La corruzione
La lotta al riciclaggio
I numeri del riciclaggio
Video sul riciclaggio
Le ecomafie
Mezzi di contrasto alle mafie
Video sulla mafia

01

02

03

04

05

07

06

09

08

INDICE

10

11

12

13

14

15

Nicola Gratteri, nato il 22 luglio 1958 a Gerace, è un magistrato di spicco nella lotta contro la criminalità organizzata, esperto di Mafia, Camorra e 'Ndrangheta. Continua a leggere...

lA MAFIA PIù POTENTE

La 'Ndrangheta secondo Gratteri

La 'Ndrangheta è l'organizzazione criminale pù ricca e potente al mondo, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina.Continua a leggere...

Nicola Gratteri: chi è l'uomo che contrasta la mafia?

Il riciclaggio

Il riciclaggio costituisce un "ponte" tra la criminalità e la società civile; si stima che i flussi di denaro illecito in Italia siano mediamente superiori al 10 per cento del prodotto interno lordo.Continua a leggere...

La corruzione

Nella nostra società i fenomi di corruzione sono sempre più frequenti. Approfondiamo meglio questo fenomeno...Continua a leggere...

LA NASCITA DELLA MAFIA

La mafia si affermò nel periodo che va dal 1860 al 1876 e nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle rivendicazioni dei contadini nel Meridione, in particolare in Sicilia.Il Parlamento siciliano aveva formalmente abolito il sistema feudale che, però, continuò ancora per oltre un secolo ad essere la struttura socio-economica portante della Sicilia. Questo modello, basato sul latifondo, aveva favorito la miseria della popolazione e la debolezza delle classi sociali diverse da quella possidente, unitamente alla diffusione del particolarismo, del familismo e del clientelismo.

Istituzionalizzazione della mafia

Dopo l’Unità d’Italia, la mafia si istituzionalizzò grazie ad accordi tra politici e mafiosi: i politici ottennero consenso elettorale, mentre i mafiosi acquisirono il controllo sui tributi e sulle finanze comunali. Questo permise loro di influenzare le forze di polizia e di contrastare il brigantaggio. Con il tempo, la mafia si integra ulteriormente nella società attraverso la fusione di economia e politica, creando potenti lobbies politico-mafiose. Questo processo di istituzionalizzazione permette alla mafia di controllare settori economici chiave, come il mercato edilizio, e di espandere le proprie attività in nuovi settori, come l’assistenza al Mezzogiorno e il mercato della droga.

Cesare Mori fu un militare, funzionario, poliziotto e politico italiano, noto per la sua lotta alla mafia in Sicilia nel periodo fascista.

Evoluzione della mafia: fascismo e dopoguerra

Durante il fascismo, la lotta contro la mafia in Sicilia fu caratterizzata da una forte repressione iniziale, seguita da un rafforzamento del potere mafioso. Nel 1924, Benito Mussolini inviò il prefetto Cesare Mori, noto come “il prefetto di ferro”, per combattere la mafia. Mori condusse operazioni aggressive che portarono all’arresto di oltre 11.000 persone e a condanne severe contro boss mafiosi come Vito Cascio Ferro. Tuttavia, dopo il congedo di Mori nel 1929, vi fu una recrudescenza del fenomeno mafioso in Sicilia. Il fascismo non mise in atto interventi sociali per contrastare la mafia, anzi rafforzò il potere dei latifondisti. Inoltre, ci furono infiltrazioni mafiose nelle file del fascismo, come dimostrano le elezioni del 1924 a Palermo, dove sette boss mafiosi erano candidati nella lista governativa.

"La mafia è una montagna di merda."

-Peppino Impastato

LA ‘NDRANGHETA

La 'ndrangheta è un’organizzazione criminale di origine mafiosa presente in Calabria, Italia. È stata riconosciuta come organizzazione criminale unitaria con un vertice collegiale nel processo Crimine dalla Corte di cassazione il 18 giugno 2016. La 'ndrangheta è l’unica mafia presente in tutti i cinque continenti del mondo e, secondo un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia del 2022, ha un giro d’affari globale di 150 miliardi di euro.

La parola 'ndrangheta deriva probabilmente dal dialetto calabrese 'ndrànghita, che significa “uomo coraggioso e valoroso”. Secondo alcune stime, la 'ndrangheta sarebbe attiva in 42 nazioni con 400 cosche, la maggior parte delle quali si trova in Calabria.La 'ndrangheta svolge un profondo condizionamento sociale in Calabria, sia attraverso la forza delle armi che attraverso il ruolo economico raggiunto grazie al riciclaggio del denaro. Quest’attività le permette di controllare ampi settori dell’economia, dall’impresa al commercio e all’agricoltura, spesso con la connivenza di aree della pubblica amministrazione a livello locale e regionale.Negli ultimi anni, la 'ndrangheta ha esteso la sua influenza anche oltre i tradizionali territori d’influenza, coinvolgendo quasi tutte le regioni italiane e molti paesi europei, oceanici e americani.

LA ‘NDRANGHETA SECONDO GRATTERI

Scrive il Procuratore Gratteri nel suo libro "Padrini e Padroni": La corruzione, l'infiltrazione criminale, i legami con i poteri forti - occulti, come le logge segrete, e non, come la politica sul territorio e a tutti i livelli, fino ai più alti - sono oggi parte di una strategia di reciproca legittimazione messa in opera da decenni da tutte le mafie e in particolare della 'ndrangheta. Lo scambio di favori fra criminalità e certa parte della politica è continuo e costante, il ricatto reciproco un peso enorme sulla cosa pubblica, con ripercussioni su tutti i settori, dalle opere pubbliche alla sanità, dal gioco di Stato allo sport. Il vero problema è che né i ricorrenti disastri ambientali, né il consumo dissenato del territorio, né il degrado sembrano più scalfire l'opinione pubblica. In Italia c'è un'assuefazione che sconcerta. Quello che è di tutti non appartiene a nessuno. E perchè nessun governo ha mai inserito fra i propri obiettivi primari la lotta alla corruzione e alla criminalità economica?

'Sono in magistratura dal 1986 e ancora non ho visto un governo in italia che abbia messo come priorità la lotta alle mafie'

- Nicola Gratteri

LA CORRUZIONE

In termini semplici, il riciclaggio di denaro è un processo che consente di occultare le origini e la proprietà dei profitti ottenuti da attività illegali. In pratica, il denaro viene “pulito” o, appunto, “riciclato” attraverso mezzi legali, facendo sì che i proventi perdano la loro natura criminale e sembrino provenire da fonti lecite.

Il riciclaggio

Il riciclaggio di denaro è uno dei reati più diffusi all’interno del settore finanziario. Esso consiste nell’integrare fondi illeciti all’interno dell’economia legale, rendendoli in questo modo difficili da individuare e tracciare. Il reato di riciclaggio mina la stabilità finanziaria, alimenta il crimine organizzato e compromette l’integrità dell’intero sistema economico di un Paese.Il riciclaggio di denaro è una pratica illegale, spesso associata alla criminalità organizzata, alla corruzione e al traffico di droga. Essa consiste nel “pulire” i proventi di attività illecite, trasformandoli in fondi apparentemente legittimi. Nonostante gli sforzi delle autorità e delle istituzioni finanziarie, i metodi di riciclaggio di denaro sono sempre più sofisticati e complessi, oltre che difficili da individuare.

L'importanza della lotta al riciclaggio di denaro sporco.

La differenza tra un'impresa normale e una criminale, sta scritta nel codice civile: la prima cerca di competere sul mercato in concorrenza in base alla qualità del prodotto e al prezzo, rischiando di fallire, la seconda, invece, è abituata a grossi guadagni e quindi non accetta le normali regole di mercato ma tende ad aggirarle utilizzando metodi illegali, soprattutto la corruzione, e quindi l'economia generale subisce un danno enorme con prodotti sempre più cari e con la qualità sempre più scadente. L'economia criminale del terzo millennio è basata sulla corruzione a tutti i livelli. Copre i media, manipola l'informazione: negli ultimi anni, infatti, sono stati sciolti 500 consigli comunali e sono state commissariate 4 banche. Le norme antiriciclaggio, quindi, mirano a tutelare l'ordine pubblico, l'ordine economico e l'ordine democratico: ma fino a quando esistono gruppi criminali che guadagnano miliardi di euro a rischio è la democrazia.

I numeri del riciclaggio

In Italia un'impresa criminale guadagna:

I numeri del riciclaggio e dei crimini finanziari

Lotta al riciclaggio, analisi e prospettive in Italia e in Europa.

Attività spesso attribuite alle organizzazioni di stampo mafioso sono:

  • lo smaltimento dei rifiuti;
  • l'escavazione abusiva;
  • il traffico di rifiuti;
  • il traffico di animali esotici;
  • il saccheggio di beni archeologici;
  • l'abusivismo edilizio su larga scala;
  • l'allevamento di animali da combattimento;
  • il traffico illegale di buste shoppers;
  • l'omessa bonifica;
Una serie di provvedimenti che riguardano tali reati sono: l'obbligo di ripristino dei luoghi contaminati;la confisca dei beni,

LE ECOMAFIE

Il termine ecomafia, nella lingua italiana, è un neologismo coniato dall'associazione ambientalista Legambiente per indicare le attività illegali legate al danno ambientale da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso.Sono generalmente definite ecomafie le associazioni criminali dedite al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti depositati sotto i terreni agricoli o zone di fauna in perfetto stato.

Strumenti di contrasto al crimine mafioso

Fuori dai confini

Ecco un breve video del procuratore Nicola Gratteri che parla della sua opinione sulla mafia.

Considerato una delle figure di spicco della lotta contro la 'Ndrangheta, nella quale è impiegato attivamente fin dall'inizio della propria carriera, vive sotto scorta dall'aprile 1989, dopo che la sua prima indagine aveva provocato le dimissione dell'assessore della Forestazione e fatto cadere la Giunta regionale calabrese. Nel 1993 è sfuggito a ben 3 attentati organizzati nel giro di 3 settimane.

Strumenti di contrasto

Gli strumenti più efficaci di contrasto al fenomeno mafioso e criminale in genere sono le misure di aggressione patrimoniale, in quanto incidono in modo reale alla sottrazione dei patrimoni illeciti, già individuati come beni direttamente riconducibili a destinazione illecita.

Come Funziona il Riciclaggio: I 3 Stadi

Le fasi del processo di riciclaggio rappresentano il percorso attraverso il quale il denaro proveniente da attività illegali viene trasformato in fondi legali.

1 – Piazzamento Durante la fase di piazzamento, i proventi derivanti da attività illegali vengono inseriti all’interno del sistema economico globale. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso diverse modalità. Ad esempio, i fondi illeciti possono essere pagati in contanti ad aziende corrotte, depositati in esercizi commerciali o istituti finanziari sotto forma di importi più piccoli al di sotto delle soglie di controllo antiriciclaggio, oppure trasferiti all’estero verso società offshore che celano l’identità dei veri beneficiari, oltre che per mezzo di altre strategie simili.

  • la confisca “ordinaria” dei beni direttamente ricollegabili ad un delitto;
  • la “confisca per equivalente” che consente di confiscare i beni che sono nella disponibilità del reo per un valore equivalente agli stessi;
  • la “confisca allargata” o “confisca per sproporzione”, dei beni e somme non giustificate e non tracciabili in valore sproporzionato al proprio reddito o alla propria attività economica;
  • la confisca delle misure di prevenzione disciplinata dall’articolo 24 del D.Lgs. 159/2011 che aggredisce i beni appartenenti a soggetti affiliati a cosche mafiose e a soggetti con particolare pericolosità sociale.
Nell’ambito di una indagine e al termine di un processo con sentenza passata in giudicato operano quindi diversi strumenti:

Nel 2009 è stato nominato procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Il 18 giugno 2013 il Presidente del Consiglio dei ministri nomina Gratteri componente del corpo degli esperti per l'elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata. Il 21 aprile 2016 il plenum del CSM, a larga maggioranza, lo ha nominato con pratica d'urgenza Procuratore di Catanzaro, al posto di Antonio Lombardo, andato in pensione. Gratteri è molto attivo nell'ambito dell'educazione scolastica alla lotta della criminalità. Infatti gira in molte scuole, spiegando il perché non conviene essere mafiosi. Il 13 settembre 2023 viene eletto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli.

Autorità Nazionale Anticorruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è un’autorità amministrativa indipendente italiana istituita nel 2014 con il compito di contrastare la corruzione e promuovere la trasparenza nell’ambito della pubblica amministrazione. La sua missione include la prevenzione della corruzione, la vigilanza sui contratti pubblici, la trasparenza amministrativa e la prevenzione dei conflitti di interesse tra i funzionari pubblici. Nonostante gli sforzi, ci sono stati alcuni flop e critiche rivolte all’ANAC, come ad esempio gli affidamenti diretti in violazione della concorrenza. Tuttavia, l’ANAC continua a lavorare per migliorare la trasparenza e la prevenzione della corruzione, come evidenziato dalla decima edizione della Giornata dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) tenutasi a Roma il 18 dicembre 2024. Le recensioni e le valutazioni dell’ANAC sono scarse, ma in generale sembra che l’agenzia stia facendo uno sforzo per migliorare la situazione, anche se ci sono ancora alcuni aspetti critici da affrontare.

Nicola Gratteri nasce il 22 luglio 1958 a Gerace, Reggio Calabria. Dopo aver conseguito la maturità scientifica si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all'Università di Catania. Si laurea in quattro anni e due anni dopo entra in Magistratura.

La corruzione, disciplinata dal codice penale dagli artt. 318-322 c.p., è un accordo tra un funzionario pubblico ed un soggetto privato, mediante il quale il primo accetta dal secondo un compenso che non gli è dovuto. Del reato ne rispondono sia il corruttore che il corrotto. Il reato è punito con pene altissime perché il funzionario pubblico e il soggetto privato realizzano un pactum scelleris ai danni dei competitor i quali verranno esclusi dall'aggiudicazione di lavori. Si distingue una corruzione attiva ed una passiva, a seconda che la si guardi dal punto di vista del corruttore o del corrotto.

3 – Integrazione Durante la fase di integrazione, il denaro “ripulito” viene introdotto nell’economia legale attraverso transazioni legittime e forme lecite. Ciò avviene mediante il deposito delle somme derivanti dalla vendita di beni, in particolare beni di lusso, vendita di titoli e altre attività simili. Una volta completata questa terza fase, il denaro risulta completamente pulito e può essere utilizzato senza restrizioni. In pratica, i fondi illeciti vengono incorporati nella normale economia in modo che sembrino provenire da attività lecite, come transazioni commerciali regolari.

Difficoltà a scoprire la corruzione
  • La corruzione può essere difficile da scoprire a causa della sua natura nascosta e della tendenza dei corrotti a nascondere le loro azioni. Ci sono diversi fattori che contribuiscono a questa difficoltà, tra cui:
  • Mancanza di trasparenza: la corruzione spesso si verifica in ambienti dove non c’è sufficiente trasparenza, rendendo difficile per gli outsider scoprire cosa sta realmente accadendo.
  • Complicità: la corruzione può coinvolgere più persone o enti, rendendo difficile identificare i responsabili e raccogliere prove.
  • Minacce e intimidazioni: coloro che cercano di denunciare la corruzione possono essere soggetti a minacce e intimidazioni, rendendo difficile per loro parlare apertamente.
  • Mancanza di risorse: le autorità possono non avere le risorse necessarie per condurre indagini approfondite e scoprire la corruzione.
  • Cultura della corruzione: in alcuni ambienti, la corruzione può essere così diffusa e accettata che diventa difficile per gli individui riconoscerla come tale e denunciarla.

2 – Stratificazione o Dissimulazione Durante la fase di stratificazione, i fondi vengono appunto “stratificati” attraverso una serie di transazioni finanziarie le quali rendono estremamente complesso ricostruire il flusso di denaro, mascherando così la sua origine e le proprietà effettive. Nel corso di questa fase, viene spesso utilizzato il trasferimento di fondi da un conto all’altro attraverso diversi istituti finanziari, inclusi quelli all’estero. Ciò consente di convertire il denaro depositato in altre forme o di investirlo nell’acquisto di beni immobili, attività legittime, polizze assicurative e così via. L’obiettivo principale di questa seconda fase è quello di rendere ancora più difficile tracciare il denaro, creando una serie di transazioni complesse e interconnesse tra loro le quali rendono più complicato per le autorità individuare l’origine e la proprietà dei fondi.