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Transcript

Il disagio psichico

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definizione

La salute mentale è parte integrante della salute e del benessere, lo si deduce dalla definizione di salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità".

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cosa è il disturbo mentale?

Il disturbo mentale è inteso come una sindrome caratterizzata da significativi problemi nel pensiero, nella regolazione delle emozioni, o nel comportamento di una persona, che riflettono una disfunzione dei processi psicologici, biologici o dello sviluppo che compongono il funzionamento mentale. I disturbi mentali sono generalmente accompagnati da sofferenza o difficoltà nelle abilità sociali, occupazionali e altre attività significative (DSM- 5, 2013). I Disturbi Mentali (o Disturbi Psichici) sono dunque caratterizzati da difficoltà cognitive, di regolazione delle emozioni e/o del comportamento, in presenza di una significativa sofferenza e compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo e in altre aree di vita dell'individuo.

“Un nevrotico è un uomo che costruisce un castello in aria. Uno psicotico è l'uomo che vi abita. Uno psichiatra è l'uomo che riscuote l'affitto.” Jerome Lawrence

CAUSE

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FATTORI BIOLOGICI FATTORI PSICOLOGICI FATTORI SOCIO-CULTURALI

Disturbo psichico caratterizzato da un comportamento disfunzionale di grave entità a causa del quale l’individuo non riesce a mantere un contatto con la realtà.

PSICOSI

NEVROSI

Disturbo psichico che origina un comportamento disfunzionale di lieve entità: l’individuo mantiene un contatto con la realtà e capacità critica.

allucinazioni, deliri, scarsa reattività emotiva, gravi alterazioni del pensiero e dell'emotivitàl'individuo si dimostra incapace di chiedere aiuto

Classificazione dei disturbi mentali

SCHIZOFRENIA
DISTURBO BIPOLARE

Disturbo ossessivo compulsivo

Fobie

Attacco di panico

DISTURBI MENTALI

Disturbo d’ansia generalizzata

DISTURBI DELL'UMORE

DEPRESSIONE MAGGIORE

Disturbo dell’umore caratterizzato da persistenza e incide sullo stato fisico e psichico molto frequente → incidenza 15-20% della popolazione - reattiva = lutti, situazioni particolarmente stressanti - endogena = ha origine interna si manifesta in assenza di un motivo esterno scatenante per almeno 5 settimane con combinazione di 5 o più sintomi: - deflessione del tono dell’umore = triste, scoraggiato, spento→ non ha più interesse né prova piacere di alcun tipo - inibizione dell’attività psichica che comporta una ridotta produttività mentale. Il pensiero si incentra su sentimenti di autosvalutazione e un esageratoenso di colpa; ricorrenti pensieri di morte e di suicidio - inibizione delle pulsioni = riduzione dell’attività psicomotoria - fatica a iniziare dei compiti = abulia - si sente perennemente stanco = astenia - o al contrario agitazione psicomotoria e irrequietezza

DEPRESSIONE MAGGIORE

SINTOMI POSITIVI

SINTOMI NEGATIVI

SCHIZOFRENIA

sintomi inusuali con quadri sintomatologici differenticompromessa la capacità di articolare i pensieri, di gestire le proprie emozioni e la propria affettività, di prendere decisioni e di relazionarsi con gli altri.

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DISTURBO BIPOLARE

Il disturbo bipolare, noto anche come bipolarismo, è un disturbo dell'umore caratterizzato da oscillazioni estreme e ricorrenti tra periodi di euforia e iperattività (mania o ipomania) e periodi di depressione profonda. In sostanza, è come se la persona vivesse su un'altalena emotiva, passando da momenti di eccessiva energia e ottimismo a momenti di tristezza profonda e apatia..

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molto diffusa fobia sociale: semplice = situazione specifiche → parlare in pubblico generalizzata

claustrofobia = paura degli spazi chiusi e stretti = non prenderà l’ascensore basofobia = paura di cadere a terra = giornate trascorse sul divano o a letto agorafobia = paura degli spazi aperti neofobia = paura di ciò che è nuovo

le fobie sono paure estreme, irrazionali e sproporzionate per qualcosa di specifico → comportamenti di evitamento

Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), nato nel 1952 ma diffusosi a partire dalla terza edizione nel 1980 (DSM-III), è un progetto ambizioso con il difficile obiettivo di applicare alla psichiatria una metodologia di classificazione il più possibile condivisa per esigenze epidemiologiche, statistiche e cliniche, integrando e uniformando a livello globale quelle conoscenze che prima erano in balia di frammentarie e multiformi scuole di pensiero1. Il testo, nelle sue successive versioni, è andato incontro a tentativi di miglioramento, sempre in sintonia con la ricerca internazionale, certamente con un’impronta statunitense dettata dall’American Psychiatric Association (APA), ma al tempo stesso con attenzione verso le esigenze e le multiformità culturali di una società aperta e multietnica. I diversi cambiamenti e le novità del DSM-5 sono il prodotto di 30 anni di acquisizione di nuovi dati e progressi provenienti dalla ricerca scientifica mondiale, così come è stato sottolineato nell’Introduzione del Manuale.

Episodi depressivi: Durante questi episodi, la persona può sperimentare: ● Tristezza profonda: Sentimenti di tristezza, vuoto e disperazione. ● Perdita di interesse: Diminuzione dell'interesse per attività precedentemente piacevoli. ● Cambiamenti nell'appetito: Aumento o diminuzione dell'appetito. ● Disturbi del sonno: Insonnia o ipersonnia. ● Fatica: Sensazione di stanchezza e mancanza di energia. ● Difficoltà a concentrarsi: Problemi di memoria e di concentrazione. ● Pensieri suicidari: In alcuni casi, possono manifestarsi pensieri ricorrenti di morte o suicidio

é un disturbo caratterizzato da:

OSSESSIONI: PENSIERI, IMPULSI O IMMAGINI RICORRENTI E PERSISTENTI VISSUTE COME INDESIDERATI COMPULSIONI: COMPORTAMENTI O AZIONI MENTALI RIPETITIVI CHE UN INDIVIDUO SI SENTE OBBLIGATO A COMPIERE IN RISPOSTA A UN'OSSESSIONE O SECONDO REGOLE CHE DEVONO ESSERE APPLICATE RIGIDAMENTE

  • Condizione stabile di ansia che riguarda ogni circostanza e attività → soggetti vigili nei confronti dell’ambiente che percepiscono come fonte pericolosa + atteggiamenti di tensione e stato di allerta

appiattimento affettivo, non empatico, anaffettivol’alogia = ridotta capacità di produrre un discorso articolato e significativo → povertà di pensiero che si riflette sul linguaggio abulia = disturbo della motivazione

deliri = attribuire un significato abnorme ad una percezione/ricordo/idea - allucinazioni = percezioni avvertite in assenza di uno stimolo esterno, prodotte dall’immaginazione → uditive, visive e tattili - eloquio disorganizzato → es. utilizzo di parole prive di senso o le ripete all’infinito - comportamento catatonico e disorganizzato = passeggiare in continuazione avanti e indietro o in modo circolare, esperienze e storie geniali.

episodio di improvvisa e intensa paura, di breve durata si trasforma in senso imminente di morte o di disastro inevitabile

Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), nato nel 1952 ma diffusosi a partire dalla terza edizione nel 1980 (DSM-III), è un progetto ambizioso con il difficile obiettivo di applicare alla psichiatria una metodologia di classificazione il più possibile condivisa per esigenze epidemiologiche, statistiche e cliniche, integrando e uniformando a livello globale quelle conoscenze che prima erano in balia di frammentarie e multiformi scuole di pensiero. Il testo, nelle sue successive versioni, è andato incontro a tentativi di miglioramento, sempre in sintonia con la ricerca internazionale, certamente con un’impronta statunitense dettata dall’American Psychiatric Association (APA), ma al tempo stesso con attenzione verso le esigenze e le multiformità culturali di una società aperta e multietnica. I diversi cambiamenti e le novità del DSM-5 sono il prodotto di 30 anni di acquisizione di nuovi dati e progressi provenienti dalla ricerca scientifica mondiale, così come è stato sottolineato nell’Introduzione del Manuale.

Episodi maniacali: Durante questi episodi, la persona può sperimentare:● Umore elevato o irritabile: Sentimenti di euforia, grandiosità o irritabilità eccessiva. ● Aumentata energia: Sensazione di avere una grande quantità di energia e bisogno di dormire poco. ● Accelerazione del pensiero e del linguaggio: Idee che si susseguono rapidamente, difficoltà a concentrarsi e a finire le frasi. ● Aumento dell'attività: Maggiore produttività, ma spesso senza un obiettivo chiaro e senza tenere in considerazioni le conseguenze ● Rischio di comportamenti impulsivi: Tendenza a spendere eccessivamente, a fare investimenti avventati o a impegnarsi in attività sessuali a rischio.

Episodio di improvvisa e intensa paura, di breve durata si trasforma in senso imminente di morte o di disastro inevitabile