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Dante alighieri

Chi fu Dante Alighieri? Quali furono le opere più importanti? Tutte le risposte in un infografica!

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Com'è l'inferno? Tutte le risposte in un infografica!

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Purgatorio? Tutte le risposte in un infografica!

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Paradiso? Tutte le risposte in un gioco!

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Nel canto III dell'Inferno, Dante e Virgilio giungono davanti alla porta dell'Inferno, dove si trova Caronte, il traghettatore delle anime dannate. Gli anime che arrivano al fiume Stige, dove Caronte li attende, sono destinate ad essere condotte nell'Inferno. Dante osserva queste anime, che appaiono disperate e ansiose di attraversare il fiume per arrivare al loro destino eterno. Quando Dante tenta di salire sulla barca di Caronte, il traghettatore lo caccia furiosamente, dicendo che non può trasportare un vivo. Virgilio interviene prontamente, spiegando che Dante è stato scelto per un viaggio speciale, quindi Caronte non può rifiutarsi. Dopo aver ascoltato Virgilio, Caronte accetta e inizia a traghettare i due attraverso il fiume. Le anime dannate che salgono sulla barca sono desolate e non vedono speranza, segno della loro condanna eterna. Caronte, con il suo comportamento deciso, le trasporta senza pietà, mentre Dante si prepara a intraprendere il viaggio che lo porterà ad affrontare la giustizia divina e la sofferenza dei peccatori.

Traghetto!

Primo cerchio - Limbo: Dante e Virgilio entrano nel Limbo, dove si trovano gli anime dei non battezzati e dei virtuosi pagani. Queste anime non sono punite, ma vivono senza speranza di salvezza. Secondo cerchio - Lussuriosi: Le anime dei lussuriosi sono trascinate da un vento impetuoso, simbolo delle loro passioni travolgenti. Dante incontra Paolo e Francesca, che raccontano la loro tragica storia d'amore. Terzo cerchio - Golosi: Le anime dei golosi sono immerse in un fango gelato, tormentate da una pioggia incessante. Dante parla con Ciacco, un fiorentino, che gli profetizza le disgrazie di Firenze. Quarto cerchio - Avari e prodighi: Le anime degli avari e dei prodighi sono condannate a spingere enormi massi, l'uno contro l'altro, simbolo dell'attaccamento eccessivo ai beni materiali. Quinto cerchio - Iracondi e accidiosi: Le anime degli iracondi sono immerse nel fango, dove si combattono senza sosta. Virgilio e Dante incontrano Filippo Argenti, un fiorentino che maledice Dante. Sesto cerchio - Eretti: Le anime degli eretici sono punite in tombe infuocate. Dante parla con Farinata degli Uberti, che gli predice la rovina di Firenze. Settimo cerchio - Violenti: Il settimo cerchio è diviso in tre gironi. Le anime di chi ha commesso violenza contro altri sono immerse in un fiume di sangue bollente. I suicidi sono trasformati in alberi, e coloro che hanno peccato contro Dio e la natura sono tormentati da piogge di fuoco. Ottavo cerchio - Fraudolenti: Le anime dei fraudolenti sono punite in dieci bolge (fosse). Ogni bolgia è destinata a un tipo di frode: ladri, falsari, seduttori, ecc. Dante vede tra i dannati molti personaggi storici, tra cui Ulisse, che soffre per aver ingannato gli altri. Nono cerchio - Traditori: Il nono cerchio è riservato ai traditori. Gli anime sono immersi in un ghiaccio congelato, separati in vari livelli a seconda della gravità del tradimento. Dante incontra Giuda, Bruto e Cassio, i traditori più famosi, che sono eternamente torturati da Lucifero, che li mastica nel suo inferno ghiacciato.

Viaggio

Prima cornice (Superbi): Le anime sono costrette a portare enormi massi per espiare la superbia. Sono piegate sotto il peso, simbolo della loro arroganza in vita. Seconda cornice (Invidiosi): Le anime sono immerse in una nebbia che impedisce loro di vedere, punendo l'invidia che avevano provato. Terza cornice (Collerici): Le anime sono tormentate da una pioggia di fuoco, simboleggiando la collera che avevano vissuto. Quarta cornice (Accidiosi): Le anime sono costrette a correre senza sosta, per espiare l'accidia e la pigrizia che li caratterizzava. Quinta cornice (Lussuriosi): Le anime sono spinte da un forte vento, a simboleggiare il desiderio incontrollato e la passione carnale. Sesta cornice (Golosi): Le anime sono immerse in un fango melmoso, simbolo della loro dipendenza dai piaceri materiali e dal cibo in eccesso. Settima cornice (Ladri): Le anime sono tormentate dai serpenti, che simboleggiano il furto e la trasformazione perpetua. Ottava cornice (Falsari): Le anime dei falsari sono punite con malattie e deformità, a causa delle frodi e degli inganni vissuti. Nona cornice (Traditori): Le anime dei traditori sono congelate nel ghiaccio, a simboleggiare la freddezza dei loro tradimenti.

prima dei fiumi!

Questi sono i versi più importanti e che riassumono un po' il I canto

Il verso per aaccentuare di più il terrore.

tanta è amara che poco è più morte,ma per parlar deòl ben che vi trovai dirò altre cose chi vio scorte

Questo verso parla della paura provata nello smarrirsi non fisicamente ma mentalmente

Ahi a quanto a dir qual era cosa dura esta selva selvaggia è aspra e forte che nel pensier rinnova la paura

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura,ché la retta via era smarrita.

Questo verso parla del senso di smarrimento del poeta durante il periodo della sua vita alla quale si è spirato per scrvere la divina commedia.

" Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la dritta via era smarrita " Inizia così l'inferno dantesco, ma cosa raffigura?​Prima vediamo tutto il primo canto:

Il viaggio

Nel Purgatorio, Dante descrive due fiumi fondamentali che giocano un ruolo significativo nel percorso di purificazione delle anime: il Fiume Letè e il Fiume Eunoè. Entrambi sono simbolici e svolgono una funzione importante nel processo di purificazione e redenzione delle anime. Il Fiume Letè: Si trova alla fine del Purgatorio, appena prima di entrare nel Paradiso terrestre. Il Letè è il fiume della dimenticanza. Le anime che si purificano devono bagnarsi in questo fiume per dimenticare i peccati commessi in vita. La purificazione attraverso il Letè simboleggia il distacco dai ricordi del passato e dalle colpe che hanno pesato sulla loro esistenza. Dante e Virgilio incontrano le anime che si preparano ad attraversare il fiume, e una volta che le anime bevono l'acqua del Letè, sono pronte a salire al Paradiso, libere dalle cicatrici del peccato. Il Fiume Eunoè: Si trova poco dopo il Fiume Letè, e rappresenta l'acqua della memoria purificata. Le anime che hanno attraversato il Letè si bagnano nel Eunoè per recuperare la memoria del bene compiuto nella vita e per rinvigorire la loro anima prima di entrare nel Paradiso terrestre. A differenza del Letè, che cancella i peccati, l'Eunoè ripristina la virtù e la consapevolezza del bene che l'anima ha compiuto, rendendola pronta ad ascendere al Paradiso. Questi due fiumi sono simboli del processo di purificazione finale, attraverso il quale le anime abbandonano il peso dei peccati passati e riscoprono la purezza e la luce della virtù, pronte per la beatitudine eterna.

Si nuota

Il Purgatorio di Dante Alighieri, la seconda cantica della Divina Commedia, racconta il viaggio dell’autore attraverso il monte del Purgatorio, dove le anime si purificano prima di ascendere al Paradiso. Si trova sulla sommità dell’isola del Purgatorio, di fronte a Gerusalemme, ed è diviso in diverse cornici, ognuna delle quali ospita anime che espiano un peccato specifico. Fino alla prima cornice, Dante e Virgilio si trovano all’ingresso del Purgatorio, un luogo che è simile all’Antinferno, ma più sereno. Qui, le anime sono purificate dal peccato e si preparano ad ascendere, passando attraverso un processo di penitenza. Nel primo canto, Dante descrive il monte del Purgatorio e la sua struttura. L’ingresso è sorvegliato dall'angelo di Dio che spiega come le anime, prima di entrare, devono lasciare indietro i loro peccati. La prima cornice è quella dei superbi. Le anime di questa cornice sono punite per la loro arroganza e sono costrette a camminare piegate sotto enormi massi, simbolo della loro incapacità di abbassarsi durante la vita. Questi peccatori sono anche messi a riflettere sulle conseguenze delle loro azioni e ad esprimere un profondo pentimento. La sofferenza non è fine a se stessa, ma serve a insegnare loro l'umiltà, la virtù contraria. Il Purgatorio, dunque, rappresenta un luogo di speranza e possibilità di redenzione, in cui il tormento non è eterno, ma finalizzato alla purificazione.

Attraccati

Primo cerchio - Limbo: Dante e Virgilio entrano nel Limbo, dove si trovano gli anime dei non battezzati e dei virtuosi pagani. Queste anime non sono punite, ma vivono senza speranza di salvezza. Secondo cerchio - Lussuriosi: Le anime dei lussuriosi sono trascinate da un vento impetuoso, simbolo delle loro passioni travolgenti. Dante incontra Paolo e Francesca, che raccontano la loro tragica storia d'amore. Terzo cerchio - Golosi: Le anime dei golosi sono immerse in un fango gelato, tormentate da una pioggia incessante. Dante parla con Ciacco, un fiorentino, che gli profetizza le disgrazie di Firenze. Quarto cerchio - Avari e prodighi: Le anime degli avari e dei prodighi sono condannate a spingere enormi massi, l'uno contro l'altro, simbolo dell'attaccamento eccessivo ai beni materiali. Quinto cerchio - Iracondi e accidiosi: Le anime degli iracondi sono immerse nel fango, dove si combattono senza sosta. Virgilio e Dante incontrano Filippo Argenti, un fiorentino che maledice Dante. Sesto cerchio - Eretti: Le anime degli eretici sono punite in tombe infuocate. Dante parla con Farinata degli Uberti, che gli predice la rovina di Firenze. Settimo cerchio - Violenti: Il settimo cerchio è diviso in tre gironi. Le anime di chi ha commesso violenza contro altri sono immerse in un fiume di sangue bollente. I suicidi sono trasformati in alberi, e coloro che hanno peccato contro Dio e la natura sono tormentati da piogge di fuoco. Ottavo cerchio - Fraudolenti: Le anime dei fraudolenti sono punite in dieci bolge (fosse). Ogni bolgia è destinata a un tipo di frode: ladri, falsari, seduttori, ecc. Dante vede tra i dannati molti personaggi storici, tra cui Ulisse, che soffre per aver ingannato gli altri. Nono cerchio - Traditori: Il nono cerchio è riservato ai traditori. Gli anime sono immersi in un ghiaccio congelato, separati in vari livelli a seconda della gravità del tradimento. Dante incontra Giuda, Bruto e Cassio, i traditori più famosi, che sono eternamente torturati da Lucifero, che li mastica nel suo inferno ghiacciato.

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Il Paradiso terrestre è l'ultimo stadio del Purgatorio e si trova sulla cima del Monte del Purgatorio. Rappresenta il luogo dove le anime purificate, pronte a salire al Paradiso celeste, vengono accolte dopo aver completato il loro cammino di penitenza. Questo luogo simboleggia un passaggio verso la salvezza finale, un giardino edenico che richiama l'idea di perfezione naturale, simile al giardino dell'Eden biblico, prima della caduta di Adamo ed Eva. Caratteristiche del Paradiso Terrestre: Ambiente perfetto: Il Paradiso terrestre è descritto da Dante come un luogo di straordinaria bellezza, con fiori, alberi e un clima perfetto. La natura è incontaminata e rigogliosa, rappresentando l'armonia tra Dio e il creato. È un mondo che simboleggia la perfezione e l’innocenza, privo di peccato. Le anime: Le anime che giungono nel Paradiso terrestre sono quelle che hanno completato la purificazione nel Purgatorio. Anche se sono ormai libere dal peccato, non hanno ancora accesso alla visione piena di Dio nel Paradiso. Vivono in uno stato di beatitudine terrestre, in attesa di ascendere al Paradiso celeste, dove finalmente vedranno Dio. Beatrice: Una volta arrivato nel Paradiso terrestre, Dante incontra Beatrice, la sua guida spirituale che lo accompagnerà nel Paradiso. Beatrice simboleggia la saggezza divina e l’amore puro che illumina l’anima. La sua presenza segnala che Dante è ormai pronto a intraprendere il cammino finale verso la visione di Dio. Beatrice gli spiega che il suo viaggio sta per concludersi e che presto potrà salire al Paradiso. Significato simbolico: Il Paradiso terrestre è un luogo di preparazione per le anime purificate, dove si liberano dal ricordo dei peccati e recuperano la consapevolezza della loro virtù. Sebbene sia un luogo di pace e bellezza, simboleggia anche la transizione prima della salvezza eterna. Le anime che vi giungono non sono ancora pronte per il Paradiso celeste, ma sono pronte per intraprendere il cammino finale verso la visione beatifica di Dio. Il giardino edenico rappresenta l’innocenza perduta dell'umanità e la possibilità di redenzione attraverso la purificazione..

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