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Greco gruppo

Elena Nobili

Created on November 20, 2024

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La seconda declinazione è e i verbi contratti

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La seconda declinazione del greco antico è una delle tre principali declinazioni nominali e si distingue per i temi in -o. Comprende sostantivi e aggettivi di genere maschile, femminile e neutro, ognuno con alcune peculiarità che è importante conoscere per padroneggiare la grammatica greca. I sostantivi della seconda declinazione possono essere suddivisi in due grandi gruppi: 1. Nomi maschili e femminili, caratterizzati dal nominativo singolare che termina in OS 2. Nomi neutri, con il nominativo singolare in OV

La seconda declinazione

Caratteristiche generali Una peculiarità della seconda declinazione è che i nomi neutri hanno una forma identica nel nominativo, accusativo e vocativo, sia al singolare che al plurale. Inoltre, il nominativo plurale dei neutri termina sempre in -a, mentre i maschili e i femminili terminano in -ol.

Alcuni sostantivi della seconda declinazione presentano la vocale tematica lunga -ω- preceduta in genere da ε (-εω-). In questi sostantivi - frequenti nel dialetto attico (da cui il nome " declinazione attica") - la vocale tematica -ω- deriva dalla metatesi quantitativa (ossia lo scambio di quantità) di un originario -ηο-. Per esempio:
λεώς, "popolo" - ληός (forma ionica per λαós).

I sostantivi neutri della seconda declinazione in greco antico presentano alcune peculiarità che li distinguono dai maschili e femminili. Innanzitutto, condividono la stessa terminazione in -ov nei casi diretti. . Inoltre, come per gli altri generi, il genitivo singolare termina in -ou, il dativo singolare in ω e il genitivo plurale in -ων.

Particolarità La seconda declinazione è particolarmente ricca e versatile. Tra i sostantivi più comuni, troviamo termini come: Λογος Οδος Δωρον

Singolare ος ου ω ον ε Plurale οι ων οις ους οι Duale ω οίν

Questo fenomeno è più comune in lingue come l'italiano, dove la fusione di vocali può portare a cambiamenti nella struttura fonetica del termine, contribuendo a una pronuncia più fluida. In sintesi, la regola della contrazione è la fusione di due vocali che si trovano in contesti specifici all'interno di una parola, modificando la forma fonetica originaria.
La regola della contrazione è un fenomeno fonetico che avviene quando due vocali in una parola si fondono, creando una singola vocale lunga o un dittongo. Questo fenomeno si manifesta quando due vocali si incontrano in determinati punti di una parola, come ad esempio: prefisso + radice es. "ri" + "arrivare" → "riarrivare", radice + terminazione es. "amare" + "i" → "amarii". Un esempio tipico di questo processo avviene quando si ha un verbo o un nome in cui una parte della parola termina con una vocale che si fonde con la vocale che inizia la parte successiva della parola.

Contrazioni

I verbi contratti del greco antico sono un gruppo di verbi caratterizzati dalla contrazione della vocale tematica -α-, -ε-, -o- con le desinenze personali. quattro principali gruppi di verbi contratti: 1. Verbi contratti in -αω(alfa omega) contraggono la vocale tematica -a- con le desinenze che iniziano per vocale. Τιμαω-τιμώ 2. Verbi contratti in -εω(epsilon omega) I verbi con tema in -εω(ad esempio noléw, "fare") contraggono la vocale tematica -&- con le desinenze vocaliche, formando i seguenti schemi

3. Verbi contratti in -οω(omicron omega) I verbi con tema in - contraggono la vocale tematica -o- con le desinenze 4. Verbi contratti in -ω (omega omega) Un caso particolare è quello dei verbi che già al presente hanno contrazione regolare in -ω(con vocali lunghe) e sono meno numerosi rispetto agli altri gruppo

Grazie dell'attenzione