Bernini Museo
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Created on November 19, 2024
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Transcript
I quadri di:
bernini
Un lavoro di: Cardella Antonino, Palizzotto Joan, Francesco Tornatore
apollo e dafne
medusa
baldacchino di san pietro
Il david di bernini
STORIA
Bernini iniziò il David nel 1623 su commissione del cardinale Alessandro Peretti, che intendeva inserirla nel contesto scenograco del giardino della sua Villa Montalto. La morte precoce del cardinale bloccò però la commissione, ma Scipione Borghese decise di rilevarla. Bernini riprese un mito biblico già trattato da Donatello, Michelangelo Buonarroti, e Andrea Verrocchio.
David
+ Info
La statua, inoltre, è impostata verso varie visuali, ciascuna delle quali serve a cogliere in modo diverso lo slancio rotatorio di David:
Proprio come fece Michelangelo, Bernini si distacca dall'iconografia tradizionale scegliendo di rafgurare David nell'istante che precede il lancio del sasso contro Golia. In questo modo Bernini diede vita a un'opera ricca di dinamismo, in pieno accordo con la poetica barocca.
Introduzione
Il Baldacchino di San Pietro è una delle opere più famose di Bernini che lo vede collaborare con il collega e rivale Francesco Borromini. La struttura è un monumentale ciborio (elemento architettonico a forma di baldacchino ) barocco all'interno della basilica di San Pietro in Vaticano, ideato nel XVII secolo per segnare il luogo del sepolcro del santo, inserendosi nello spazio semicircolare della confessione.
continuo nella slide accanto...
Struttura e caratteristiche
Il Baldacchino è un arredo liturgico impiegato nella tradizione cristiana cattolica per catturare l’attenzione dei fedeli verso il punto cruciale della chiesa, fulcro della celebrazione religiosa. Il Baldacchino è situato sopra la cripta della Basilica, luogo che ora prende il nome di “Grotte Vaticane”, all’interno delle quali sono custodite le spoglie dei Papi che si sono succeduti nella storia del Vaticano. Fu realizzato da Gian Lorenzo Bernini, l'incarico di realizzarlo fu la prima grande commissione pubblicache l'artista ottenne in seguito all'elezione di papa Urbano VIII, l'opera venne inaugurata il 28 giugno 1633 dallo stesso papa.
busto di MEDUSA
Il Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini, realizzato tra il 1644 e il 1648, è una straordinaria opera scultorea in marmo, conservata nei Musei Capitolini di Roma. Questo capolavoro del Barocco rappresenta Medusa, il mitologico mostro con serpenti al posto dei capelli, e chiunque incrociasse il suo sguardo veniva trasformato in pietra.
BAROQUE
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Bernini non si limita a rappresentare la leggenda, ma interpreta Medusa come simbolo del conflitto tra bellezza e mostruosità, umano e divino. L'opera riflette l'abilità di bernini nell'esprimere il movimento e il realismo della sua opera
In tale opera viene immortalata nel momento del suo tormento interiore. La Medusa di Bernini non è raffigurata come una figura terrificante e grottesca, ma piuttosto come un essere umano intrappolato in una sofferenza profondamente emotiva. Il volto mostra un'espressione di terrore e sgomento, enfatizzando il dramma della sua trasformazione, resa eterna dal marmo. I serpenti intrecciati nei suoi capelli sembrano vivi, grazie alla maestria tecnica dell'artista, che infonde dinamismo alla composizione.
APOLLO E DAFNE
Apollo e Dafne è un capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, realizzato tra il 1622 e il 1625, e oggi conservato nella Galleria Borghese a Roma. L’opera, commissionata dal cardinale Scipione Borghese, rappresenta un momento di straordinaria drammaticità tratto dalle Metamorfosi di Ovidio: la fuga di Dafne da Apollo e la sua trasformazione in albero per sfuggire al dio.
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La scultura cattura l’attimo culminante della metamorfosi di Dafne: le sue mani si trasformano in rami e la pelle in corteccia, mentre i piedi si radicano al suolo. Apollo, con un'espressione di stupore e desiderio, cerca di afferrarla, ma la metamorfosi è già in corso.
Bernini riesce a trasmettere movimento, leggerezza e realismo attraverso il marmo, rendendo la scena viva e dinamica. I dettagli, come i riccioli dei capelli di Apollo e le foglie che emergono dal corpo di Dafne, mostrano l’eccezionale abilità tecnica dell’artista.
GRAzie per l'attenzione!
Il volto
Il volto dell'eroe ha un'espressione imbronciata nello forzo di raccogliere le energie necessarie per scagliare la pietra, e le braccia sono contratte sulla onda; lo sguardo è teso verso il bersaglio, mentre le labbra sono serrate per lo sforzo.
Ai piedi di David sono invece riposte la corazza di re Saul, lasciata cadere perché troppo pesante, e una certa che verrà suonata dopo la vittoria che intonerà un salmo di ringraziamento a Dio. Lo strumento è decorato con una testa d’aquila: poiché aquila e drago erano gli animali messaggeri dei Borghesi.
Guardato di lato, l'eroe biblico rivela una certa instabilità, dovuta al caricamento della onda; frontalmente, invece, la scena appare quasi congelata, sospesa nell'attimo in cui David prende la mira prima di scagliare il sasso.
Caratteristiche principali:
- Colonne tortili: alte 11 metri, ispirate alle colonne salomoniche del Tempio di Gerusalemme, simboleggiano la continuità tra il cristianesimo e l’antico testamento.
- Decorazioni: Angeli, foglie d’alloro e simboli papali (chiavi, api e sole), legati alla famiglia Barberini e a Papa Urbano VIII.
- Materiali: Realizzato con bronzo in parte prelevato dal Pantheon, una scelta che generò polemiche.
- Simbolismo: Rappresenta l’autorità papale e la centralità di San Pietro, il primo papa.