ANTIQUE ROME PRESENTATION
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Transcript
INIZIAMO
MOS MAIORUM
MAIESTAS
La maiestas è un concetto chiave della cultura giuridica e politica dell'antica Roma. Si riferisce alla "grandezza" o "dignità" dello Stato romano, incarnata nelle sue istituzioni e nei suoi rappresentanti. In ambito giuridico, il termine è legato alle leggi contro la lesa maestà (crimen maiestatis), che punivano atti considerati un attentato alla sovranità, alla sicurezza o alla dignità dello Stato.
INTRODUZIONE
- La maiestas consiste nell'essere fieri, orgogliosi di ritenersi parte del popolo romano, ma soprattutto essere consapevoli di appartenere ad un popolo superiore moralmente e solamente, con la missione di romanizzare il mondo intero a loro (questo concetto non aveva un'accezione al razzismo, ma era solo una questione sociale). Col tempo, il termine fu esteso al prestigio personale dei magistrati e, in epoca imperiale, alla figura stessa dell'imperatore.
ORIGINI E SIGNIFICATO
ESEMPI DI MAIESTAS
Un altro esempio si colloca nel 63 a.C., durante il consolato di Cicerone, che sventò la famosa congiura di Catilina. Gli associati di Catilina furono giustiziati senza un regolare processo, e alcuni senatori successivamente accusarono Cicerone di violare la maiestas dello Stato, sostenendo che le esecuzioni senza un giusto processo compromettevano i principi fondamentali della Repubblica. Sebbene Cicerone avesse agito in nome della sicurezza dello Stato, la questione sollevò un dibattito sulla legalità delle sue azioni.
CICERONE E IL CASO DI CATILINA
Sotto Tiberio (14-37 d.C.), le leggi sulla maiestas furono usate in modo intensivo, spesso per eliminare oppositori politici. Alcuni esempi:Cremuzio Cordo, uno storico che celebrò Bruto e Cassio (gli uccisori di Cesare), fu accusato di lesa maestà per le sue opere letterarie. Piuttosto che affrontare la condanna, si suicidò, ma il suo caso rimase emblematico per l'abuso delle leggi sulla maiestas.Seiano, il potente prefetto del pretorio di Tiberio, cadde in disgrazia e fu accusato di tramare contro l'imperatore. Fu giustiziato nel 31 d.C. insieme a molti dei suoi sostenitori.
TIBERIO E LE ACCUSE DI LESA MAESTÀ
Durante il regno di Nerone (54-68 d.C.), le accuse di lesa maestà raggiunsero livelli estremi. Nerone sfruttò queste leggi per eliminare figure come:Lucio Anneo Seneca, il suo ex tutore, accusato di complicità in una congiura contro l'imperatore (la congiura di Pisone). Anche se non direttamente provata, l'accusa portò Seneca al suicidio.Petronio, l'autore del Satyricon, fu accusato di complottare contro Nerone e costretto al suicidio.
NERONE E LE PERSECUZIONI PER LESA MAESTÀ
ab Attilius Parrellus, Emanueliem Talottorum, Domenicum Luongus, Tommas Testas, Luix Cacciapuotum
GRATIAS