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Presentazione di Storia

La civiltà greca

Presentazione fatta da Diego Bandini, Lorenzo Cheti, Niccolò Figlia, Marco Bozzi e Bernardo Creatini

A partire dal XII secolo a.C. i Greci effettuarono molti cambiamenti: - Trasformarono le città in piccoli villaggi; - Per vivere, sfruttarono agricoltura e pastorizia; - Fecero sparire i commerci; - Abbandonarono l’uso della scrittura. Gli storici chiamarono questo periodo età oscura. Una caratterisctica fondamentale della società era l'oikos, ovvero "casa" o "famiglia". Questa parola aveva un significato molto importante, cioè quello di rappresentare la comunità composta da insieme di persone e beni materiali come terre, abitazioni, animali ecc. Infine l'oikos non era guidato da un sovrano ma da un basilèus, una specie di principe o signore.

La fine della civiltà micenea

Prima colonizzazione greca

Intorno al XII secolo a.C. la penisola Greca fu occupata dall'arrivo dei Dori, una popolazione originaria dell'Europa centrale. Assieme a loro entrarono in gioco anche gli Eoli e gli Ioni. Gli Eoli occupavano la Tessaglia, la Beozia e alcune isole egee, mentre gli Ioni si erano posizionati in Attica e nell'argipelago delle Cicladi. Proprio a causa dell'invasione di questi tre popoli, la Grecia venne divisa in tre parti in base al territorio occupato dai nuovi arrivati. Successivamente, verso il XI secolo a.C. gruppi di questi popoli lasciarono la Grecia recandosi così in Asia Minore dove fondarono città come Efeso, Smirne e Mileto. Tutto ciò da il nome a questo difficile periodo che i Greci stavano passando, cioè la Prima Colonizzazione.

L'inizio dell'età arcaica

A partire dal VIII secolo a.C. la civiltà ellenica iniziò a uscire dalla crisi dell'età oscura. I primi segnali di ripresa furono la lavorazione del ferro, l'incremento della produzione agricola e la diffusione della moneta. Tra l VIII e VII sec. a.C. i greci tornarono a usare la scrittura, l' alfabeto che ne deriva fu quello dei fenici. L'uso di questo alfabeto, ovviamente anche con le vocali, dette vita ad una lingua molto facile da capire che, successivamente si diffuse nell'intero mondo mediterraneo. Queste trasformazioni dettero inizio ad una nuova fase, l'età arcaica.

La rinascita economica

Con l'inzio dell'età arcaica si sviluppò anche l'economia greca che comprendeva agricoltura, allevamento e commercio. Per quanto riguarda la parte agricola si coltivava viti, olivi, alberi da frutto e cereali. Questi terreni erano lavorati da contadini chiamati salariati (cioè coloro che ricevevano un compenso in cambio di una prestazione lavorativa) e da schiavi. Parlando invece di allevamento si allevava ovini, bovini e caprini. Tra il VIII e il VII arrivò anche il commercio che si basava sul dare olio e ceramiche greche in cambio di metalli e cereali che in Grecia ce ne reno pochissimi. Successivamente però tutto si sviluppò ancora di più e al posto del baratto arrivò la moneta.

La polis e la sua struttura

Tra i fenomeni che caratterizzarono questo periodo fu la nascita della polis, una città-stato con una nuova forma di governo. La polis nacque verso il VIII secolo a.C. grazie anche alla trasformazione dei villaggi in comunità più ampie che solitamente si trovavano intorno ad un santuario. Quindi ricapitolando ogni polis era una città-stato con una moneta propria, colonie proprie e con il diritto di prendere decisioni su guerre e altri fatti discutibili. La polis aveva inoltre una sua struttura, era composta dall'acropoli, ovvero la parte più alta e fortificata della città dove si trovavano gli edifici sacri. Poi c'era l'agorà, cioè la piazza che si trovava nella parte più bassa ed era sede del mercato, della vita pubblica e politica. Intorno sorgevano le abitazioni e intorno a quest'ultime si aprivano ampie campagne.

La polis aristocratica

Il possesso di una terra a quel tempo garantiva le rendite necessarie per permettersi l'equipaggiamento che era molto necessario per combattere. C'erano gli aristocratici ma anche i non-aristocratici che facevano parte del demos, costituito da contadini che venivano chiamati teti. A far parte di questo gruppo c'erano anche pastori, artigiani e mercanti.

la seconda colonizzazione

Nell'età arcaica arrivò un altro fenomeno, chiamato seconda colonizzazione e questo avvenne tra il XI e il X secolo a.C. Il territorio greco era roccioso e a causa di questa caratteristica l'uso dell'agricoltura era minimo. Oltre al problema agricolo, presto arrivò anche quello economico, ovvero c'era il bisogno di creare delle basi da cui ricavare grano e altre materie prime che in Grecia non esistevano o si trovavano poco. Proprio per questo motivo i Greci furono "obbligati" a toccare quasi tutte le sponde del Mediterraneo, ad esempio dal Bosforo dove fondarono il Bisanzio, alle coste libiche dove fondarono Cirene, in Francia Meridionale dove fondarono Marsiglia. Alla fine le aree più interessate furono l'Italia Meridionale, chiamata a quel tempo Magna Grecia e infine la Sicilia.

Come si fondava una colonia

A formare una colonia ci pensava un'ecista che aveva il compito di scegliere il luogo più adatto, doveva fondare una nuova polis, doveva distribuire il territorio ai suoi uomini e decideva il luogo di culto in onore degli dèi. C'erano quelle volte dove l'insediamento avveniva in maniera pacifica perchè magari nel posto dove la popolazione si andava a insediare non c'erano molti abitanti, mentre altre volte per conquistarsi il posto di insediamento bisognava fare delle lotte per la conquista del territorio. Questi insediamenti erano indipendenti e autonomi dal punto di vista politico e una delle più importanti conseguenze della colonizzazione era la cultura.

A partire dal VII secolo a.C. fu introdotto un nuovo tipo di schieramento, chiamato falange oplitica, composto da fanti, ovvero soldati dotati di uno scudo, una spada, un'armatura e una lancia. Questo equipaggiamento era molto più economico del precedente e aiutava anche di più, ad esempio gli opliti si schieravano in battaglia mettendosi tutti in fila con scudo a protezione e lancia puntata verso l'esterno. Inoltre, combattendo, i membri del demos iniziarono a reclamare maggiori diritti, ad esempio quello di poter partecipare alla vita politica della propria polis, con il rischio di perdere pure la vita.

Verso una nuova polis

Tra il VII e il VI secolo a.C. le leggi vennero scritte per la prima volta da alcuni legislatori di cui non sappiamo nemmeno se sono esistiti oppure no. Le prime leggi furono scritte da Zeleuco o Caronda, mentre i più importanti legislatori della Grecia continentale furono Licurgo, Dracone e Solone. I testi di queste leggi non sono giunte fino a noi, o meglio, sono giunte fino a noi in maniera modificata da fonti successive. Grazie alle notizie di questi documenti modificati sappiamo che riportavano violazione delle proprietà e reati di omicidio. Erano molto severe queste leggi, proprio per questo c'erano scritte anche pene che riguardavano la morte.

Le prime leggi scritte

I Greci sapevano di avere una propria identità che si basava su fattori culturali. Inoltre i Greci definivano barbari tutti gli estranei alla loro cultura. I Greci erano politeisti e credevano in molte divinità antropomorfe, cioè quelle che somigliavano fisicamente e caratterialmente all'uomo. Secondo la mitologia greca, gli dei vivevano su un monte chiamato Monte Olimpo, situato tra la Tessaglia e la Macedonia. Questo monte era composto da molte divinità, di cui Zeus era quella principale. Gli dei: Era (matrimoni), Atena (sapienza), Afrodite (amore), Apollo (sole), Artemide (caccia), Poseidone (mare), Ares (guerra), Efesto (fuoco), Dioniso (vino), Ade (oltretomba), Estia (templi).

i greci in generale...

A quel tempo ciò che importava ai Greci era il soddisfacimento degli interessi immediati mentre veniva ignorata la dimensione dell'aldilà. All'interno di ogni polis venivano praticati dei riti celebrati da dei sacerdoti che erano considerati funzionari pubblici. Una caratteristica importante della religione greca era conoscere il proprio destino attraverso gli oracoli. Quelli più importanti e più conosciuti erano Zeus e Dadona e quello di Apollo e Delfi. Insomma prima di fare qualsiasi cosa si compivano sacrifici che ci faceva ottenere il bene degli dei. Tutte queste azioni si svolgevano in dei santuari. Questi santuari erano luoghi sacri, inviolabili e neutrali. Un altro elemento che rappresentava la vita dei Greci erano i giochi sacri, svolti presso i santuari. I giochi sacri più importanti erano le Olimpiadi, celebrate per la prima volta nel 776 a.C.

i riti dei greci

Grazie per l'attenzione...Spero vi sia piaciuta!

The end