La plastica dispersa nell'ambiente
MAGAGNA LAURA
Created on November 18, 2024
Over 30 million people build interactive content in Genially.
Check out what others have designed:
SLYCE DECK
Personalized
LET’S GO TO LONDON!
Personalized
ENERGY KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
HUMAN AND SOCIAL DEVELOPMENT KEY
Personalized
CULTURAL HERITAGE AND ART KEY ACHIEVEMENTS
Personalized
DOWNFALLL OF ARAB RULE IN AL-ANDALUS
Personalized
ABOUT THE EEA GRANTS AND NORWAY
Personalized
Transcript
LA PLASTICA DISPERSA NELL'AMBIENTE
Come finisce la plastica in mare? Se non correttamente riciclata o incenerita la plastica si accumula come scarto a terra e in acqua e finisce in seguito dentro l'ambiente marino (inquinamento del mare).
Il 90% della plastica in mare proviene da solo 10 fiumi, il primo del quale è cinese: quale? Il fiume cinese al primo posto per trasportare la plastica in mare è il fiume Chang Jian o Yangtze. Da solo è responsabile di 1,47 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica trasportati in mare.
Il bucato è una delle cause principali dell'inquinamento da microplastiche, perché? I capi sintetici, in poliestere, nylon e acrilico, vengono realizzati dall'uomo a partire dal petrolio. Nel momento in cui vengono lavati rilasciano nello scarico delle lavatrici microplastiche che non vengono filtrate e pertanto rappresentano una delle principali fonti di contaminazione delle acque.
Che cosa sono le isole galleggianti, aree di accumulo di rifiuti in mare, e dove si trovano? Le isole galleggianti, che sono aree di accumulo di rifiuti in mare, sono composte soprattutto da plastica, metalli, residui organici in degradazione e parti di multimateriale. Sono situate nell'Oceano Pacifico e si spostano secondo la corrente oceanica subtropicale nel Nord Pacifico.
Quale impatto può avere la plastica nella fauna marina? La plastica può avere varie conseguenze nella fauna marina, fra cui l'aggrovigliamento e l'intrappolamento dei vari esemplari dei fondali. L'aggrovigliamento può portare a ferite, mutilazioni e strangolamento, nonché compromettere il nuoto, la fuga dai predatori, la capacità di nutrirsi, fino a causare l'annegamento.
Per fortuna vi sono degli esempi virtuosi nel mondo. Quali Paesi sono più virtuosi e che cosa hanno realizzato? Otto dei dieci paesi con il maggior tasso di riciclo nel mondo sono in UE.
- Al primo posto c'è la Danimarca che si distingue per la gestione delle acque reflue, il contenimento delle emissioni di gas serra e la lotta per fermare il cambiamento climatico.
- Al secondo posto troviamo Lussemburgo che è il leader mondiale nel mantenere le emissioni inquinanti al minimo, inoltre assicura la continua salute e vitalità dei suoi ecosistemi naturali, si impegna all'allontanamento dall'uso dei combustibili fossili e alla riduzione attiva dalle sostanze inquinanti.
Per fortuna vi sono degli esempi virtuosi nel mondo. Quali Paesi sono più virtuosi e che cosa hanno realizzato? (2° parte)
- Al terzo posto si trova la Svizzera che ha investito sul trattamento delle acque reflue, nella riduzione delle emissioni di carbonio e nella minimizzazione dei rifiuti e dell'inquinamento dell'aria. Importanti orologiai hanno aderito al movimento di sostenibilità, abbandonando l'uso di cinturini in pelle a favore di quelli realizzati con materiali vegetali. Viene favorita la produzione di energia idroelettrica e da altre fonti rinnovabili.
Per fortuna vi sono degli esempi virtuosi nel mondo. Quali Paesi sono più virtuosi e che cosa hanno realizzato? (3° parte)
- Al quarto posto troviamo il Regno Unito tra i migliori per la gestione dei rifiuti, l'igiene e la lotta per contrastare il cambiamento climatico. Inoltre, sta per installare uno dei più grandi sistemi di riscaldamento e raffreddamento a zero emissioni di carbonio, un'innovazione pionieristica che ridurrà le emissioni di carbonio del 50%.
- Anche l'Italia è presente fra i paesi impegnati nel riciclo e nell'ecosostenibilità, ma nonostante l'impegno e le azioni messe in atto non risulta nei primi posti e ha ancora molto lavoro da fare.
Recicliamo insieme!
1
2
3
4
5
6
Voi che comportamenti avete quando siete in giro o a casa per il riciclo della plastica? Rispettate l'ambiente o se avete la possibilità di inquinare lo fate? Cosa si potrebbe fare per iniziare a inquinare meno?
Un primo passo per iniziare a inquinare meno è fare la raccolta differenziata. Per riciclare con saggezza i rifiuti, dobbiamo buttarli nel contenitore appropriato facendo in modo che poi questi possano trasformarsi in un altro oggetto.
Prima di gettare un rifiuto in qualsiasi flusso d'acqua, pensate anche agli animali marini che potrebbero andare a farsi male o incontrare ostacoli. Questo non rappresenta solo un problema marino, ma anche terrestre.
Per limitare l'inquinamento è consigliato:
- evitare di comprare tante confezioni singole in plastica,
- cercare di utilizzare oggetti bio-degradabili,
- utilizzare la borraccia o bottiglie di vetro e non le bottiglie in plastica,
- non utilizzare cannucce usa e getta, ma riutilizzarle o usare quelle in materiali biodegradabili,
- prediligere capi di abbigliamento in puro cotone e non utilizzare quelli in fibre sintetiche perché contengono microplastiche.
- evitare lavaggi troppo frequenti con la lavatrice ed evitare l'uso eccessivo di detersivi,
- evitare bagni/docce con dispendio eccessivo di acqua e l'uso troppo abbondante di saponi e sciampi.
Un altro metodo per iniziare a coinvolgere sempre più persone è magari organizzare delle giornate ecologiche con amici, parenti, genitori, ecc. dove si ripulisce l'ambiente dai rifiuti abbandonati nell'ambiente.