Modulo Didattico Storia
Alice Greco
Created on November 17, 2024
Over 30 million people create interactive content in Genially.
Check out what others have designed:
ANCIENT EGYPT
Learning unit
MONSTERS COMIC "SHARING IS CARING"
Learning unit
PARTS OF THE ANIMAL CELL
Learning unit
PARTS OF THE PLANT CELL
Learning unit
PARTS OF A PROKARYOTIC CELL
Learning unit
Transcript
Monarchia Vs Repubblica
Roma
Le civiltà pre-romane
Intorno al 1000 a.C., nei pressi dell'attuale Bologna si sviluppa la civiltà villanoviana ad opera degli Umbri; nel sud dell'Italia sorgono le prime colonie greche e fenice; in pianura padana si stanziano i Celti. Gli Etruschi abitano il territorio compreso tra l'alto Lazio e la Toscana; vivono in città-stato e per primi tentano di unificare la penisola. Sottomessi a Roma, tra i IV e il III sec. a.C. scompaiono come entità politica autonoma.
La Monarchia Romana
La fondazione di Roma e la nascita della monarchia
La Monarchia Romana
Secondo la tradizione, Roma viene fondata nel 753 a.C su sette colli. La Roma arcaica è una città-stato in cui il popolo è titolare del potere, che viene delegato al re. Questo aveva due compiti fondamentali nella città, ovvero quello di comandare le truppe in guerra e quello di rappresentare la città dinanzi agli dèi. Inoltre risolveva i problemi della comunità e amministrava il suo patrimonio. Egli era in carica a vita. Non si sa con certezza quanti effettivamente siano i re che abbiano governato Roma, ma la tradizione ne ricorda 7 più importanti, tra cui i primi quattro Latino - Sabini e gli ultimi tre, Etruschi.
I sette re di Roma
La Monarchia Romana
I re Latino-Sabini 1. Romolo, primo re e anche uno tra i più importanti, stabilì le prime cariche politiche, militari e giuridiche della città. Impose il matrimonio monogamico e la punizione in conseguenza all’adulterio. 2. Numa Pompilio, secondo re romano, fu molto importante per quanto riguarda l’aspetto religioso. Infatti istituì le prime istituzioni e cariche religiose. Inoltre riformò il calendario in base ai giorni dell’anno e alle feste pubbliche, scandendo la vita del popolo. 3. e 4.Tullo Ostilio e Anco Marzio, terzo e quarto re, furono abili guerrieri incentrati nell’espansione di Roma. Il primo conquistò Alba Longa e il secondo fondò la colonia di Ostia e fu il primo a costruire un ponte sul Tevere: il ponte Sublicio.
I sette re di Roma
La Monarchia Romana
I re EtruschiQuesti tre ed ultimi re di Roma, la influenzarono notevolmente, fino a farle assorbire molteplici tradizioni e ad assumerne il controllo economico. Costruirono ponti, case, canali e acquedotti di pietra e trasmisero l’arte divinatoria. 1. Tarquinio Prisco, quinto re, aumentò il numero di senatori (da 100 a 200), ma soprattutto gli vengono attribuite le costruzioni del Circo Massimo, il tempio di Giove e la Cloaca Massima, ovvero un canale grazie al quale venivano scaricate le acque dal fiume, per cui la valle tra il Palatino e il Campidoglio fu resa inabitabile. 2. Servio Tullio, sesto re, costruì nuove mura, aumentò ulteriormente il numero dei senatori (300), e istituito i comizi centuriati (assemblee in cui non si partecipava più solo per diritto di nascita, ma su basi economiche). 3. Tarquinio il Superbo, ultimo re romano, responsabile della caduta della monarchia nel 509 a.C. a causa del suo regime crudele e tirannico.
Il senato ai tempi della monarchia
Romolo divise la popolazione in tre macro-settori: I Ramnes, gli indigeni latini, i Tities di origine sabina, i Liceres probabilmente di origine etrusca. Ogni tribù era divisa in dieci curie costituite da 10 genti, ovvero famiglie libere, che erano sottomesse ad un pater familias. Ogni gentes aveva un capo che sedeva in Senato, molto spesso anche i capi di tutte le famiglie dovevano partecipare alle assemblee, da qui nascono i Senatori. Ogni curia doveva fornire 100 fanti e 10 cavalieri, questi formavano una centuria. Le curie avevano anche una funzione elettiva e per l'appunto eleggeva 10 senatori.
La Monarchia Romana
La nascita
Secondo la tradizione, i re Etruschi furono cacciati da Roma dopo la violenza commessa da Tarquinio il Superbio, a danno di Lucrezia, moglie di Collatino. Dopo che Sesto Tarquinio vide Lucrezia e rimase colpito dalla sua bellezza, si presentó da lei giorni dopo e non riuscendo a sedurla la violentò ricattandola dicendo che se non avesse ceduto, l'avrebbe uccisa mettendo al suo fianco il cadavere di uno schiavo nudo, facendo pensare ad un vergognoso adulterio. Lucrezia dopo aver riferito ciò al padre e al fratello si suicidò, cosi Bruto e Collatino giurarono che Roma non sarebbe mai piú stata governata da un re e, dopo averli cacciati, il potere fu assegnata agli stessi che assunsero il titolo di consoli. Cosí nel 509 a. C. nacque La Repubblica Romana
Repubblica Romana
Il consolato
Repubblica Romana
Il consolato era una magistratura formata da due membri: Due consoli, che venivano eletti attraversole elezioni e gadevano di pieni poteri, avevano 12 guardie del corpo I littori, comandavano l'esercito, dirigevano le assemblee e avevono il controllo su tutte le attività pubbliche, tranne le religiose. Ogni console aveva diritto di voto, ovvero aveva il potere di bloccare una decisione nel collega nel caso fossero sorti incomprensioni tra i due, il consolato veniva esercitato a turno. Nelle situazioni di emergenza, per affrontare i pericoli, i consoli potevano auto-sospendersi dal potere e affidarlo, per un periodo che non doveva superare i sei mesi, a un magistrato nominato dal Senato, il dittatore, che al termine restituiva il comando.
Repubblica Romana
Da monarchia a Repubblica
Il passaggio da monarchia a repubblica non avvenne gradualmente,ma improvvisamente e ció viene confermato dai diversi tentativi di restaurare la monarchia. La magistratura unica e vitalizia del re fu sostituita da quella collegiale e annuale dei consoli. Ció avvenne perchè, dopo la scelta dei re di ridurre il potere all'aristocrazia, i nobili si ribellarono attuando un colpo di Stato e introdussero una nuova istituzione politica, il consolato, che impediva le tentazioni autoritarie. Il potere si concentrò nelle mani di patrizi, mentre al popolo erano riservate poche facoltà politiche. Da ció nacquero i numerosi conflitti tra patrizi e plebei.
Contrattacco dei Tarquini
Repubblica Romana
Secondo la tradizione, i Tarquini, dopo essere stati allontanati, tentarono la riconquista di Roma con l'aiuto del re di Chiusi, Porsenna, ma furono costretti a ritirarsi a causa della resistenza della popolazione e le gesta eroiche di Coclite, Scevola e Clelia. In realtà però si dice che Porsenna si impose sui Romani, ma il suo dominio durò pochi anni, perchè dopo esser stato sconfitto da Aristodemo, abbandonò la regione.
Problemi interniLe minacce delle invasioni straniere non riuscirono a sanare i conflitti tra i due strati sociali: la plebe e i patrizi. Infatti quest'ultimi promulgarono una legge che riservava solo a loro il consolato, mentre i plebei volevano un Codice di leggi scritte per abolire le differenze tra le due classi. Si arrivó fino al punto dove nel 494 a.c. i plebei rifiutarono l'arruolamento fino al punto nell'esercito e si ritirarono sul colle Aventino, La crisi fu sperata grazte- a Menenio Agrippa, che favori un accordo dove ju concesso di plebei di- nominare geni dano due magistrati, i tribunidella plebe, che potevano- porre il veto alle decisioni di consoli se fossero state lesive per laplebe.
Un po' di problemi
Problemi esterni Con la perdita del protettore Etrusco, i Romani si trovarono esposti alle minacce delle città Latine. Si verificarono diversi scontri, come la battaglia del lago Regillo, dove, secondo la leggenda vinsero i Romani con l'auto dei Dioscuri. Anni dopo lo scontro nacque un patto di allenza tra Roma e le città latine: la Lega Latina. Questa stabiliva che l'esercito coumne fosse comandato, ad anni alterni, da un generale romano e uno latino. Per quanto riguarda eli scontri con le popolazioni appenniniche, questi conferma cono la resistenza militare e istituzionale della giovane cittá repubblicana.
Repubblica Romana
Le leggi delle XII tavole
Nel 451/450 a.C ci fu la stesura del primo testo scritto di leggi inciso su lastre di bronzo: le "Leggi delle XII Tavole". Questo codice fu scritto da dieci magistrati, chiamati decemviri, la quale fine dipese dalla loro natura mista, composta da patrizi e plebei, che non riuscivano a raggiungere uno stabile accordo. Il testo delle leggi fu esposto nel Foro e le sue norme riguardavano ogni campo del diritto. In materia ereditaria stabilirono a chi doveva essere consegnata l'eredità, il diritto penale era basato sulla legge del Taglione e riservava una pena specialmente dura ai debitori. Inoltre vi erano nrome riguardanti le condizioni igieniche delle città, come il divieto di seppellire e bruciare i cadaveri all'interno delle citta
Repubblica Romana
Conquista dei diritti dei plebei
I plebei ottennero l'abolizione del divieto di matrimonio con i patrizi con la legge Canuleia del 455 a.C., creando una società mista. Con la legge Papiria ci fu l'abolizione della schiavitù per debiti, Appio Claudio Cieco stabilì che l'accesso alla classe più alta non fosse determinato solo dai possedimenti terreni, ma anche dal denaro posseduto, facendo entrare in questa classe anche i ricchi plebei. Infine la legge Ogulnia concesse ai plebei di accedere alla carica di pontefice massimo e la legge Ortensi riconosce ai moizi popolari il potere di emanare le leggi attraverso un plebiscito.
Repubblica Romana
Le istituzioni romane
Accanto al consolato si stabilirono altre magistature accumunate dalla temporainetà della carica, l'elettività, la coleialità e la gratuità. Le magistrature erano: la questura, l'edilità, la pretura e la censura; un cittadino romano poteva candidarsi dopo aver compiuto trent'anni. I questori amministravano il denaro pubblico ed erano 40 poichè il territorio era molto esteso. Gli edili controllavano i mercati e l'approvvigionamento della città, gli spettacoli e la manutezione delle strade e edifici. Inizialmente gli edili plebei erano distinti da quelli patrizi, ma poi la carica fu unificata. I pretori formulavano le nuove regole giuridiche e si suddividevano in praetor urbanus e praetor peregrinus. I censori erano due e avevano il compito di aggiornare le liste elettorali e miitari delle città e avevano il controllo sulla moralità e sui costumi. Venivano nominati ogni cinque anni, rimanevano in carica 18 mesi ed erano scelti tra gli ex senatori.
Repubblica Romana
Le istituzioni romane
Repubblica Romana
Al senato furono ammessi solo gli ex magistrati, ex consoli ed ex pretori. La carica di senatori era vitalizia e per questo rappresentava l'organo polotico più stabile. La sua funzione fondamentale fu quella consultiva e organizzativa dei territori conquistati. I luoghi di partecipazione del popolo erano le asseblee, distinguibili in comizi e concili. Inoltre c'erano i comizi denturiati, i più importanti, che eleggevano i magistrati maggiori e approvavano o repsingevano pace e guerra e le proposte di legge. I comizi tributi, dove la popolazione era organizzata per tribù, riunivano i cittadini secondo il luogo in cui abitavano e si limitavano a eleggere i magistrati minori. Nei concili tributi si riuniva solo la plebe; la loro deliberazioni erano chimate "plebisciti" e avevano validità sui plebei, ma con la legge Ortensia ebbero valore anche i patrizi L'esercito romano era organizzato secondo il sistema della "legione" costituita da cittadini che venivano rihciamati alle armi solo se in grado di procurarsi l'amatura. Inizialmente l'esercito combatteva schierato in falange, ma poi vennero schierta su 4 file. Ai fianchi delle legioni si poneva la cavaleria ed infine le legioni erano comandate da consoli o pretori.
E' il momento di mettervi alla prova!
https://create.kahoot.it/details/84ca0618-f420-4fbe-b8cc-651739de5ed4