L'arte longobarda
FLAVIO BARBIERI
Created on November 16, 2024
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Transcript
I LONGOBARDI
Tempio del Clitumno
L'ARTE LONGOBARDA E CAROLINGIA
568 d.C - 887 d.C
L'arrivo in Italia
L'Altare del Duca Ratchis
L'oreficeria
+info
Trionfo del Re Agilulfo
La Croce di Re Desiderio
+info
+info
di Flavio Barbieri
Statua equestre di Carlo Magno
Altare di Sant'Ambrogio
+info
La Cappella Palatina
I CAROLINGI
+info
+info
di Flavio Barbieri
Quando arrivarono in Italia?
II Longobardi arrivarono in Italia nel 568 d.C, stanziandosi principalmente al nord, nel Friuli e poi si spostarono in Toscana ed in Umbria. Il loro regno in Italià cessò solo nel 774 d.C, quando Carlo Magno conquistò i loro territori.
La croce di Re Desiderio
La Croce di Re Desiderio è un'opera molto creativa e riccamete ornata da pietre preziose qali lapislazzuli, rubini ed opali e anche da cammei. Sebbene si ritenga ddi epoca longobarda, da ricerche recenti è stato dimostrato che appartiene all'Età carolingia. La croce aveva funzioni devozionali e processionali, e ritorna lo schema simmetrico tipico dei longobardi, infatti le pietre sono disposte in modo ordinato e simmetrico.
Il trionfo del Re Agilulfo
É una lamina di rame placca di oro zecchino dove viene rappresentato il sovrano, affiancato, in rigida simmetria, da due guerrieri, due vittorie alate, da quattro dignitari di corte e da due torri. La rigidità compositiva dell'operaperò si fondono con elementi dell'arte romana, come il dinamismo dei dignitari ed io gesto della mano destra di Agilulfo. Elementi appartenenti all'arte bizantina invece sono l'isometria e la frontalità delle immagini.
L'oreficeria
I Longobardi erano abilissimi orafi, bravi nel lavorare le gemme ed i metalli preziosi con varie tecniche, quale la tecnica a cloisonnè, la laminatura, la granulatura, la trafilatura, e lo sbalzo. L'oreficeria resta quasi l'unica testimonianza dell'attività artistica dei popoli migrati a partire dal IV sec. verso il mediterraneo. Le scene spesso rappresentate sui gioielli sono di carattere zoomorfo( riguardanti il modo animale ). Il repertorio figurativo presenta una grande varietà di motivi stilizzati o astratti, nei quali le pietre sono spesso valorizzate per il loro contrasto cromatico.
L'Altare del Duca Ratchis
L'altare del Duca Ratchis fu commissionato dall'omonimo duca nel 744, quando fu incoronato Re. L'altare celebrativo presente elemeti artistici del mondo bizantino e del mondo germanico. Tutte le figure sono inserite in un contesto privo di profondità. Ogni porzione di superficie tra le principali parti a rilievo è occupata da piccoli elementi narrativi, simbolici o ornamentali. L'atrattezza delle figure e l'assenza di volume dimostra il senso di irrealtà che domina le scene rappresentate, e la poca praticità nell'abito scultorea da parte dei Longobardi.
Il Tempio del Clitumno
Il Tempio del Clitumno stupisce per la purezza delle sue forma, tanto da sembrare di Età romana: infatti nel medioevo si continuò a seguire questa concezione, nonostante i motivi simbolici cristiani presenti nel timpano. La struttura si divide in due parti: la parte superiore presenta una volte a botte ed un'abside, costruite con materiali di rimpiego, mentre la parte inferiore è una camera,appartenente ad una precedente costruzione di Età pagana.
Statua equestre di Carlo Magno
La statua equestre di Carlo Magno riprende il soggetto classico della statua equestre ( come quella di Marco Aurelio), rappresentazione del potere imperiale. Nella statua il re sorregge nella, mano sinistra il globo terrestre e nella destra una spada, rispettivamente simboli del potere assoluto e dell' autorità di conqustatore.
Altare di Sant'Ambrogio
l'Altare d'oro di Sant'Ambrogio è un reliquario, in quanto fu costruito per contenere i corpi di Sant'Ambrogio e dei martiri milanesi, Gervasio e Protasio. L'opera è costituita da un' anima in legno rivastita da lamine d'oro e di argento, lavorate a sbalzo e a filigrana. Sono incastonate nelle lamine anche pietre preziose e cammeni. Le scene rappresentate sulle due facciate dell'altare riguardano Sant'Ambrogio e Cristo. I due fronti sono stati realzzati da artisti differenti. Del fronte argenteo rivolto verso l'abside conosciamo l'artigiano: Volvinio. Lo deduciamo dall'incisione " Vuolvinius Magister Phaber", riportata in una delle scene dove Sant'Ambrogio lo incorona. Questo significa che il committente, Angilberto, era consapevole della perizia dell'artista.
La Cappella Palatina
La Cappella Palatina si trova ad Aquisgrana, l'odierna Achen. Era collegata al Palazzo Imperiale di Carlo Magno. Fu eretta tra il 792 e l'804 d.C, da Eudo di Metz. L'edificio ha una pianta centrale di forma ottagonale, corcondata da 2 ordini di gallerie, con colonne, che formano trifore, in porfido con capitelli corinzi dorati. La Cappella si innalza per ben 31 metri, e nonostante la sua imponenza presenta un grande senzo di proporzionalitò e misura. Di notevole interesse è la cupola, decorata da un riccco apparato musivo dove permane la foglia oro di carattere bizantino. Bsogna notare anche l'importanza del trono dell'imperatore, costruito con dei marmi trafugati dal Santo Sepolcro di Gerusalemme