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Transcript

Sofia Cinquedita

"Sugli dei"

“Sugli dei” di Protagora è un’opera fondamentale per comprendere il pensiero del sofista, anche se purtroppo è andata perduta e ci rimangono solo alcuni frammenti e riferimenti indiretti, in particolare da parte di Platone.

• Sofista del V secolo a.C. • Primo a definirsi “sofista” e a offrire insegnamenti a pagamento. • Celebre per l’affermazione: “L’uomo è misura di tutte le cose.” • Gnoseologia Relativistica • Relativismo • Criterio dell'utile e l'arte del sofista • Linguaggio

PROTAGORA

• Titolo originale: Perì theōn (Sugli dei), purtroppo perduta, di cui ci rimangono frammenti e citazioni indirette. • Tema principale: Protagora affronta il tema del divino in una prospettiva critica e razionale, tipica del pensiero sofistico, mettendo in dubbio la possibilità di una conoscenza certa sugli dèi. • Epoca e cultura: Atene nel V secolo a.C. era una città ricca di dibattiti religiosi e politici, e il pensiero sofistico sfidava le credenze tradizionali.

SUGLI DEI

“Riguardo agli dèi non posso sapere né che esistono né che non esistono, né quale sia la loro natura; molte cose impediscono questa conoscenza, l’oscurità dell’argomento e la brevità della vita umana.”

IL FRAMMENTO PRINCIPALE

-Rottura con la tradizione: Questo pensiero era rivoluzionario e provocatorio nell’Atene del V secolo, dove la religione aveva un ruolo importante sia nella vita pubblica, sia nella vita morale. -Protagora non propone di abbandonare la religione, ma di riconoscerne i limiti dal punto di vista della conoscenza umana. -La sua posizione non è atea, bensì sospensiva: non si può sapere se gli dèi esistono o no.

ANALISI DEL COMMENTO

-Protagora non afferma né nega l’esistenza degli dèi, ma dichiara l’impossibilità di conoscerli con certezza. -L’oscurità dell’argomento (è un tema troppo complesso). -La brevità della vita umana (non abbiamo abbastanza tempo per investigare a fondo).

CRITICHE E REAZIONI

-Reazioni ad Atene: Le sue idee furono percepite come pericolose. Protagora fu accusato di empietà (asebeia), un’accusa grave nell’Atene classica. Secondo alcune fonti, i suoi libri furono distrutti e lui stesso fu esiliato. Questo mostra come il pensiero sofistico fosse spesso in contrasto con le credenze tradizionali.

-La sua critica al divino si collega al relativismo: se l’uomo è la misura di tutte le cose, anche il divino può essere interpretato in modi diversi. -Per lui, ciò che conta è la vita pratica e la convivenza sociale, più che l’adesione a verità religiose assolute.

CONCLUSIONI

Protagora, con "Sugli dei", ha aperto una strada fondamentale nella filosofia: il dubbio come strumento di conoscenza. Ha sottolineato i limiti della nostra comprensione del divino e ci ha invitato a concentrarci sull’uomo e sulle sue capacità. Le sue idee hanno un valore ancora attuale, soprattutto in un’epoca in cui il dialogo tra religione e scienza è sempre più importante.