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Lai, Giacomelli,Medina,Todaro,Frenna

IRAQ

Oggi in Iraq abbiamo una repubblica parlamentare federale ma il processo per arrivare a quest’ultima non è stato semplice ed ha subito varie fasi per arrivarci. · Il periodo della dominazione coloniale La monarchia (1932-1958) -La rivoluzione del 1958 -L’era del partito Baath e Saddam Hussein -La caduta di Saddam Hussein -L’attuale Repubblica

Il percorso per la Repubblica in Iraq

L’Iraq confina con sei paesi: -Turchia a nord -Iran a est -Kuwait a sud-est -Arabia Saudita a sud -Giordania a sud-ovest -Siria a ovest

Il percorso per la Repubblica in Iraq

Civiltà mesopotamiche:3500 a.C. - 300 a.C Dominio Romano/Greco: 300 a.C - 200 d.C Califfati islamici:630 d.C - 1258 Dominio Ottomano:1534 - 1917 Mandato britannico:1917 - 1921 Formazione regno d’Iraq:1921 - 1958 Repubblica:1958 - oggi Dittatura di Saddam Hussein:1979 - 2003 Guerra all’ISIS:2014 - 2017

Storia dell’Iraq

Le colture tradizionali, ancora scarsamente meccanizzate, sono quelle di cotone, cereali (frumento, riso e orzo) e tabacco. Molto importante è la coltivazione dei datteri, che crescono soprattutto nella cosiddetta "bassa Mesopotamia" e di cui l'Iraq è anche esportatore.

ECONOMIA: L’AGRICOLTURA

L’Iraq fa parte della “Mezzaluna Fertile”, l’arco che si estende dal Mediterraneo al Golfo Persico dove l’agricoltura si è sviluppata più di 10.000 anni fa, ma a causa del clima torrido (il 40% del paese è desertificato), di decenni di conflitti e della diminuzione della portata d’acqua nei due fiumi principali, il Tigri e l’Eufrate, l’agricoltura è un settore fortemente in crisi.. Le colture tradizionali, ancora scarsamente meccanizzate, sono quelle di cotone, cereali (frumento, riso e orzo) e tabacco. Molto importante è la coltivazione dei datteri, che crescono soprattutto nella cosiddetta "bassa Mesopotamia" e di cui l'Iraq è anche esportatore.

ALLEVAMENTO

ECONOMIA: AGRICOLTURA

Non molto redditizio è l'allevamento, un tempo praticato per lo più da pastori seminomadi; oggi vanno diffondendosi forme di allevamento stanziale, ma il numero dei capi di bestiame è sempre piuttosto modesto. Prevalgono gli ovini, i caprini e i bovini, mentre discreto è il numero dei volatili da cortile; si hanno inoltre asini, bufali, cammelli. Scarsa importanza ha del pari la pesca, che riveste tuttavia un certo ruolo per le popolazioni che vivono presso i laghi e lungo lo Shatt-al-Arab.

Per far fronte al crollo dell’agricoltura, il Governo, per incoraggiare gli agricoltori locali a produrre, ha deciso di acquistare la produzione locale di grano a quasi il doppio del prezzo mondiale per far si che il settore sia nuovamente rilaciato. L’agricoltura interessa appena il 13% del territorio nazionale, mentre le aree incolte e improduttive sono circa i 3/4 del totale.

CURIOSITÀ I forni per le più moderne raffinerie irachene sono stati prodotti in Italia, a Brindisi!

La grande ricchezza dell'Iraq è il petrolio. Nel settore industriale, in parte nazionalizzato, prevale infatti l'efficiente industria petrolifera, alla quale si affianca l'industria tessile (che produce filati e tessuti di cotone, lana, fibre artificiali) e quella chimica (fertilizzanti). Si hanno poi manifatture di tabacchi, cementifici, concerie, calzaturifici. Da ricordare sono inoltre talune lavorazioni artistiche: dell'argento, del rame, del cuoio.

ECONOMIA: INDUSTRIA

Recentemente l’Iraq ha aperto al turismo nel 2021 a seguito della visita apostolica di Papa Francesco, che ha offerto un forte segnale anche per l’avvio di un processo di riscoperta di questo incredibile Paese che ha un’inestimabile eredità storica antica che spazia nei millenni iniziando da Ur e Babilonia, e per la quale anche l’Unesco sta facendo diversi interventi

Il settore terziario in Iraq è praticamente inesistente: su una popolazione di quasi 40 milioni, solo 10 milioni di persone risultano essere occupati: il tasso di disoccupazione è dunque molto elevato.

ECONOMIA: SETTORE TERZIARIO

IL SISTEMA SCOLASTICO

Stando alle informazioni fornite dall'UNESCO il sistema scolastico irakeno è abbastanza simile a quelli europei: la scuola primaria dura 6 anni, la media 3 e la secondaria ad indirizzo generale altri 3. Dopo la scuola media è possibile seguire corsi di formazione professionale e successivamente si possono frequentare le università.I numerosi conflitti hanno distrutto servizi essenziali come la scuola. In Iraq, oggi, il 28% delle ragazze e il 15% dei ragazzi tra i 10 e i 14 anni non hanno accesso agli studi. Il 46% di loro non completa il ciclo scolastico mentre 9 bambini su 10 non ricevono un’educazione nella prima infanzia. L'Iraq è ancora oggi estremamente fragile, versa in gravi difficoltà economiche e questo influenza settori quali la sanità, le infrastrutture e appunto la scuola. Senza chiare motivazioni, il 17 maggio 2024 il ministero dell’istruzione iracheno ha fatto un passo indietro e ha reintrodotto la separazione tra maschi e femmine nelle aule scolastiche. I nuovi regolamenti impongono la segregazione di genere anche al personale docente in tutti gli istituti riservati a un solo sesso: insegnanti donne per le ragazze, e insegnanti uomini per i ragazzi.

Il territorio dell'Iraq si trova nell'asia occidentale e corrisponde approssimativamente (al 60%) al territorio dell'antica Mesopotamia, una vasta pianura alluvionale chiamata la "terra dei fiumi", ed è attraversato dai fiumi Tigri ed Eufrate(che sono fiumi navigabili e i principali dell'iraq).

La geomorfolgia dell'iraq

La geologia dell'iraq

L'idrografia del paese è del tutto dominata dai bacini dei due fiumi tigri e eufrate che nascono nei monti Tauro, vicino alla Turchia orientale e alla fine sfociano nel golfo persico (il golfo persico fà parte dell'oceano indiano)

paludi=5% desrto=15 montagne=20 pianure alluvionali=60%

Lai, Giacomelli,Medina,Todaro,Frenna

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