La guerra in Ucraina
Mariano Rosario Peluso
Created on November 14, 2024
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Transcript
La guerra in ucraina
Quando è nata la guerra in Ucraina?
Il conflitto in Ucraina è nato il24 Febbraio 2014, e la guerra è nata il 24 Febbraio 2022
Le testimonianze
1)Nell’ultimo anno di conflitto tra Russia e Ucraina, dopo l’escalation di violenze e scontri, la popolazione civile ucraina si è ritrovata sempre più coinvolta sia sulla linea del fronte sia nel resto del paese. L’escalation del conflitto continua a crescere e sembra non fermarsi. Attualmente Medici Senza Frontiere è presente nel Donbass, specialmente nella regione di Donetsk, a ridosso della linea del fronte. Lavoriamo in un pronto soccorso in cui abbiamo trattato quasi 1.250 civili feriti di guerra, provenienti principalmente da Bakhmut, e trasportato in ambulanza più di 1.600 pazienti dall’inizio della guerra, per ridurre il carico degli ospedali più vicini al fronte”.
2)Chomu, chomu…in ucraino significa “perché”, una parola ricorrente, pronunciata di continuo sul treno di Medici Senza Frontiere che da Pokrovsk trasportava i feriti a Lviv, Leopoli. Sono un infermiere, lavoro per Medici Senza Frontiere e ad aprile 2022 ero sul treno medicale che dalla fine di marzo di un anno fa trasporta ininterrottamente i feriti dall’est all’ovest dell’Ucraina, sia per assicurare le cure specialistiche che per liberare i posti letti negli ospedali, così che si possano ricevere altri feriti. Il treno, allestito con 5 posti di terapia intensiva e 28 letti di media intensità, grazie allo staff di Medici Senza Frontiere durante quest’anno di conflitto ha trasportato circa 3000 persone, assicurando cure fondamentali durante le 20 ore necessarie a completare il viaggio. Era l’11 aprile e sul treno di Medici Senza Frontiere c’erano principalmente i bambini sopravvissuti al bombardamento della stazione di Kramatorsk che chiedevano “chomu” due volte, la prima per cercare di capire perché improvvisamente dal cielo sono iniziate a piovere bombe, la seconda per cercare di capire perché, viste le loro ferite e mutilazioni, la loro vita sarebbe cambiata per sempre. Impossibile dare una risposta a quelle domande, ma altrettanto impossibile è dimenticare le loro facce, così come le migliaia di altre facce smarrite e impaurite che ho visto su quel treno”.
3) Non è facile spiegare a chi non ha fatto esperienza diretta del conflitto, l’intensità delle emozioni e dei pensieri che possono insorgere e affliggere un individuo, giovane o adulto, in queste circostanze. Il terrore e l’incertezza del presente e futuro si insinuano attraverso eventi traumatici perpetrati da altri esseri umani, come te. Nell’immediato, in queste fasi di shock, il primo soccorso psicologico è lo strumento prezioso che Medici Senza Frontiere utilizza per alleviare la sofferenza e prevenire conseguenze a lungo termine maggiori. Ma anche a distanza di un anno ormai, il supporto psicologico si rileva essere fondamentale per poter lenire le cicatrici che la guerra lascia, inevitabilmente, a chiunque ne abbia fatto esperienza, come vittima, familiare, soldato o soccorritore che sia. Come operatrice di MSF sono orgogliosa del lavoro che svolgiamo, perché possiamo toccare con mano, attraverso le parole e gli occhi delle persone a cui ci rivolgiamo, l’importanza di esserci sin dai primi momenti e a lungo termine laddove necessario”.
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