Livio Andronico
Teresa Di Martino
Created on November 13, 2024
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Transcript
Livio Andronico
L'inizio della letteratura latina
Nato, secondo la leggenda, a Taranto intorno al 280 a.C., Andronico divenne schiavo dell'importante politico Marco Livio Salinatore nel 272, con la conquista romana della città.Fu proprio per i figli di Salinatore, dei quali fu precettore, che scelse di tradurre in latino l'Odissea, affinché potessero, nella loro educazione, godere della conoscenza di un'opera letteraria di grande calibro.
Andronico: chi era costui?
Nel 240 a.C. è il primo a scrivere un dramma teatrale in latino, che verrà rappresentato ai ludi scaenici. Poi, con l'insorgere della minaccia cartaginese nel 207, gli fu commissionata la scrittura di un inno a Iuno Regina, che conosciamo grazie alla testimonianza di Tito Livio nel XXVII libro dell'Ab Urbe condita; in seguito alla vittoria di Roma contro i punici, egli fu eletto direttore del Collegium scribarum histrionumque.Fu solo negli ultimi anni della sua vita che egli si dedicò alla tradizione dell'Odissea, per cui è principalmente noto.
Carriera
Andronico introdusse nella poesia drammatica romana i metri di origine greca, basati sulla quantità delle sillabe, che però subirono graduali modifiche adattandosi alla cultura latina. Per i dialoghi preferì il senario giambico, derivato dal trimetro giambico greco, mentre per i cantica usò principalmente il settenario trocaico, un metro comune nelle tragedie e commedie greche.
Lo stile e la metrica
Scrisse inoltre tre commedie, delle quali solo una è attribuibile a lui con certezza: Gladiolus, "lo spadino"
e di stampo mitico:
Fu autore di diverse tragedie, di stampo troiano:
- Danae
- Andromeda
- Tereus
- Achilles
- Aiax Mastigophorus
- Aegisthus
- Equos troianus
- Hermiona
Le opere
Proemio a confronto
"Virum mihi, Camena, insece versutum"
"Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον"
L'opera che l'ha reso famoso è sicuramente l'Odusia, tradotta dal greco per fini didattici; per i nomi di vari personaggi e per il titolo stesso, ha operato la traslitterazione diretta dall'alfabeto greco. Ha inoltre usato espressioni arcaiche anche per l'epoca, con il fine ultimo di rendere a pieno il significato originale di determinati versi.Il mettro utilizzato è il saturnio, verso indigeno basato su una struttura metrica accentuativa.