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Presentazione Storica
A spasso per…
Created on November 13, 2024
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Transcript
A SPASSO PER...
Un tour tra le più importanti città delle civiltà fluviali
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A Spasso Per...
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- Al porto arrivavano e partivano i mercanti con le loro merci.
- Le mura della città erano spesse e costruite con mattoni cotti, più robusti di quelli usati per le case.
- Le dighe permettevano di controllare le piene del fiume. I canali erano vere e proprie vie navigabili, utili per il commercio, ma anche per difendersi dagli invasori.
- Il palazzo reale era la casa del re, oltre che simbolo del potere.
- Il cimitero reale era destinato al re, alla regina e a tutta la corte insieme ai loro oggetti preziosi.
- La ziqqurat era il centro religioso, economico e culturale della città-stato e le attività commerciali si svolgevano intorno ad essa.
La città di uruk
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Monumenti di uruk
La mangiatoia di Uruk: La mangiatoia di Uruk è una scultura sumera a forma di mangiatoia, trovata sul sito di Uruk, in Iraq. Dal 1928 è parte della collezione del British Museum[1]. Condivide, assieme al vaso di Uruk, il primato di una delle prime opere mediorientali decorate con una narrativa in rilievo. L'artefatto è datato al 3300-3000 a.C., durante il cosiddetto periodo di Uruk. La "mangiatoia" avrebbe potuto servire come oggetto di culto nel tempio della dea Inanna. La scultura intagliata raffigura una processione di pecore, ma il significato allegorico di questa scena non è chiaro.
curiosità su uruk
Uruk fu la città dello storico re Gilgamesh, eroe della famosa epopea. Le mura di Uruk si dice fossero state costruite proprio da questo re, oppure dal suo predecessore Enmerkar (il fondatore della città secondo la lista dei re), che fece anche costruire il famoso tempio di Eanna, dedicato al culto di Inanna (Ishtar).
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Si estende per circa 100 ettari. È divisa in due settori: una cittadella e una città bassa. Sulla cittadella si trova una struttura in mattoni cotti a forma di vasca, soprannominata il Grande Bagno, un enorme granaio e uno stupa, nonché un tempio buddista più tardo. Avendo sofferto poche degradazioni nell'età moderna, il suo stato di conservazione è migliore di quello di Harappa, ed è, di conseguenza, un'importante fonte di informazioni sulla civiltà cui apparteneva. La città è stata costruita nel corso del III millennio a.C. ed è stata abbandonata alla fine del XVIII secolo a.C., verosimilmente a causa della variazione del corso di un fiume.
citta di mohenjo-daro
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Il Grande Bagno fu realizzato in mattoni e ha una superficie di 83m². Il fondo della vasca si trova a circa 2,40 metri di profondità rispetto alla pavimentazione circostante, la quale è costituita da strati di laterizio, che per una maggiore impermeabilità vennero sigillati tra loro con intonaco di gesso e sostanze bituminose. La costruzione attingeva acqua da un enorme pozzo contiguo ed era dotata di un canale di scolo sul lato occidentale, mentre l'entrata nella vasca era facilitata da due rampe di scale parallele.
monumenti di mohenjo-daro
Il Grande Bagno è una nota struttura localizzata nelle rovine di Mohenjo-Daro, in assoluto uno dei principali siti lasciateci dalla civiltà della valle dell'Indo. Il complesso archeologico si trova nell'attuale provincia del Sindh in Pakistan, ed è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1980. Si ritiene che la realizzazione del Grande Bagno sia avvenuta nel III millennio a.C., non molto tempo dopo la fondazione della città che lo ospitava. La costruzione fu scoperta in seguito ad alcuni scavi effettuati a Mohenjo-Daro nel 1926, e si ipotizza che venisse utilizzata dagli antichi abitanti della città per lavarsi e compiere riti di purificazione prima delle celebrazioni religiose. Viene ritenuta la piscina più antica della storia.
curiosità su mohenjo-daro
Per certi versi la scomparsa della città risulta un mistero, alimentato dal fatto che nella città sono state trobate tracce molto marcate di radioattività. E poi ci sono quei 44 scheletri, che testimonierebbero di una morte violenta e improvvisa, oltre a conservare, anch'essi, alti tassi di radioattività.
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Città di Babilonia
Si trova sull'Eufrate ed è attrabersato da due canali, l'Arakhtu e il Libil Khegalla, era circondata da una doppia cinta di mura costruite in mattoni: il muro esterno (duru), chiamato Imgur-Bel,era largo 6,5 m ed aveva ogni 18m una torre, una grande alternata con una piccola; la distanza tra le due mura era di 7,20m. La città aveva 8 grandi porte, ognuna delle quali era dedicata una dibinità; la più famosa era la porta di Ishtar. La città era divisa in almeno quattro quartieri. Si distingueva la città vecchia, interna dalla nuova che giaceva a destra dell'Eufrate
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La torre di Babele: La torre di Babele Riferimenti più o meno ampi ad essa si trovano anche nelle opere di scrittori d'età ellenistica e romana: nei frammenti di Alessandro Poliistore e di Eupolemo (Eus., Præp. Ev., IX), negli Oracoli sibillini (III. 117-129), in Flavio Giuseppe (Ant. Jud., I.4.3). La storia biblica della Torre di Babele deriva probabilmente dalla principale ziqqurat di Babilonia, l'Etemenanki.
I monumenti di babilonia
La porta di Ishtar: La Porta di Ishtar, eretta per volere del re Nabucodonosor II intorno al 575 a.C. era consacrata alla dea dell'amore e della guerra. Caratterizzata da un rivestimento di piastrelle di ceramica invetriata di un vivido colore blu, la porta non solo proteggeva i mattoni dall'erosione ma divenne anche un simbolo del potere e della ricchezza della città. I rilievi che adornavano la porta e la via processionale che vi conduceva raffiguravano creature mitologiche come i draghi, associati al dio Marduk, e i tori, simboli del dio Adad. Inoltre, leoni in fila, emblemi della dea Ishtar, contribuivano a creare un percorso cerimoniale maestoso e suggestivo per i visitatori che entravano nella città.
Curiosità su babilonia
Il nome Babilonia deriva da bav-il o bav-ilim, che in accadico significava "Porta di Dio" (o "Porta degli Dei"), e successivamente è mutato nel greco in "Babilonia". Durante il suo periodo di splendore, fu un grande centro culturale e religioso.
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città di menfi
Menfi fu capitale di Aneb-Hetch, primo nomo del Basso Egitto, e capitale dell'Antico Regno dalla costituzione, intorno al 2700 a.C., fino alla sua dissoluzione nel 2200 a.C. In seguito, durante il Medio Regno, diventò capitale del I nomo (distretto) del Basso Egitto. Si trova a circa 19 km a sud dalla città odierna del Cairo, sulla sponda occidentale del Nilo.
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I monumenti di menfi sono racchiusi tutti nella sua necropoli. Le piramidi di Giza: Sono tre, quella di Cheope Costruzione: Realizzata durante il regno del faraone Cheope (2589-2566 a.C.), è la più grande delle tre piramidi. Dimensioni: Originariamente alta circa 146 metri (oggi 138 metri a causa dell’erosione), è composta da circa 2,3 milioni di blocchi di pietra. Struttura interna: Include la Camera del Re, la Camera della Regina e la Grande Galleria, con un complicato sistema di corridoi e camere. Quella di Chefren: Costruzione: Edificata per il faraone Chefren, figlio di Khufu, intorno al 2570 a.C. Dimensioni: Leggermente più piccola della Grande Piramide, ma costruita su un terreno più elevato, dando l’impressione di essere più alta. Caratteristiche distintive: Include un complesso templare e la famosa Sfinge, una statua monumentale con il corpo di un leone e la testa del faraone. E quella di Micerino. Costruzione: La più piccola delle tre, costruita per il faraone Menkaure (circa 2510 a.C.). Dimensioni: Alta circa 65 metri, con una base di circa 108 metri. Materiali: Costruita principalmente in calcare, con alcuni blocchi di granito nelle camere inferiori.
MONUMENTI DI MENFI
Gli antichi Egizi attribuivano grande importanza alle divinità solari e ai loro rispettivi culti, ponendoli spesso a capo della creazione del mondo e degli dei. Nel caso della cosmogonia menfita, ciò non avviene. Il demiurgo è considerato Ptah, il «Grande Maestro degli Artigiani». Era rappresentato sempre in forma umana, col capo coperto da una calotta blu e la barba posticcia. L’iconografia, spesso, lo ritrae con la pelle verdastra. Le sue mani reggono uno scettro che combina tre simboli fondamentali: was, simbolo del potere regale; djet, simbolo di stabilità; ankh, simbolo della vita. Come altre divinità egizie, il demiurgo aveva un animale sacro che era considerato sua incarnazione vivente: Hapi, un toro dal manto bianco e nero, con un segno a forma di scarabeo sulla lingua e i peli della coda doppi.
Curiosità su menfi
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struttura di shimao
La città era immensa, circa 4kmq di estensione, e racchiusa da 10km di muri di pietra con una struttura di travi in legno inserite nelle strutture in pietra come rinforzoUna cosa che inizialmente ha lasciato perplessi i ricercatori cinesi è l’orientamento del cancello est esterno. Non è rivolto verso est dove sorge il sole. Il puzzle è stato risolto dopo aver ricreato un modello di mappa stellare di 4.300 anni fa, quando la città è stata costruita e realizzato la direzione precisa in cui il sole sorgeva il giorno del solstizio d’estate. La porta est esterna è stata progettata per accogliere il giorno in cui il polo terrestre aveva la sua massima inclinazione verso il Sole durante l’anno. Evidentemente, gli antichi cinesi hanno sviluppato un calendario basato sulla loro conoscenza avanzata in astronomia almeno 5.000 anni fa.
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Monumenti di shimao
La piramide a gradoni: Nel 2018 una struttura piramidale a gradoni emerge nella città sepolta. Scoperta insolita che stupisce non solo gli esperti ma il mondo intero e destinata ad aggiungere non pochi interrogativi sulla nostra conoscenza della Cina primitiva e sulla misteriosa cultura che ha prosperato per secoli nella città di Shimao. Le maschere d'oro di Shimao: Una splendida maschera d’oro è stata recentemente portata alla luce in una fossa sacrificale presso le rovine di Sanxingdui. Non era l’unica, ma dozzine di grandi maschere e teste in bronzo rappresentate con lineamenti umani spigolosi, occhi esagerati a forma di mandorla, nasi dritti, facce quadrate e orecchie enormi, sono state rinvenute nei paraggi. Ancora una volta gli esperti sono sorpresi dalle caratteristiche dei lineamenti che non riflettono quelle degli asiatici.
Conclusione
curiosità su shimao
Shimao si è ribelata essere la più grande rovina preistorica della Cina ed è ora un monumento nazionale protetto. Si ritiene che sia fiorita per mezzo millennio e potrebbe essere stata la città più grande del mondo in una sola volta.
l'attenzione
grazie per
Progetto realizzato da: Federico Ricci, Alessandro Carletti, Michele Coviello e Gaetano Moretti
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