linea del tempo
Storia dello sport
Il XIX secolo
A Roma
In Grecia
La preistoria
Si imposero due modelli educativi: quello tedesco e quello britannico. Inoltre furono ristabilite le olimpiadi
Con la stabilizzazione dell’Impero, l’attività fisica è vista ora anche come ozio
La civiltà ellenica ha connesso le attività motorie e l’esercizio fisico agli ideali di bellezza armonia
Tramite pitture rupetri sappiamo che i primitivi praticavano la danza e la guerra
I totalitarismi e la Guerra fredda
Il Medioevo
Le civiltà pre-elleniche
I giochi celtici
Gli antichi giochi svolti in Irlanda
Sumeri, babilonesi, assiri ed egizi
Il periodo ellenico si divide in:
- periodo pre-ellenico ->(4000-1000 a.C.), la civiltà greca assorbì quella cretese, che dava importanza alla formazione fisica tramite la lotta e la corsa ed era caratterizzata dalla taurocatapsia
- periodo omerico ->(1000-500 a.C.) si esaltavano la forza, la destrezza per l'addestramento militare: nei poemi omerici ci sono riferimenti a diversi tipi di
- periodo classico ->(500-338 a.C.) Sparta prevedeva l'attività fisica per scopi militari e per educare i giovani alla disciplina e all’obbedienza delle leggi. Atene, invece, per una formazione del cittadino che mirasse allo sviluppo delle qualità fisiche e morali.
competizioni
I giochi, nel mondo ellenico, divennero occasioni d’incontro e confronto di tutti i popoli greci: erano manifestazioni atletiche alle quali fu garantita continuità attraverso delle leggi.
Nel Medioevo, la ferrea sobrietà dei costumi di vita si spinse fino alla trascuratezza dell'igiene e dell'attenzione per il corpo.
Sopravvissero, solo per l'aristocrazia, le forme di addestramento all'arte militare e i tornei per i cavalieri. Durante le feste patronali o il Carnevale, si potevano sviluppare competizioni come la corsa, i salti, il tiro alla fune, il lancio di pietre, la lotta, giochi in coppia o a squadre.
Sumeri, babilonesi, assiri
Queste civiltà ci hanno trasmesso documentazioni di attività motorie legate a esigenze di carattere militare o simbolico-religiose.
Gli egizi
L’esercizio fisico divenne preparatorio all’arte della guerra e ci sono testimonianze di combattimenti di scherma con il bastone praticati dall’aristocrazia egizia. Ma non solo: importanti erano anche la corsa, i salti in estensione e in altezza, il sollevamento pesi e i giochi con la palla.
In Irlanda si svolgeva l'Aonach Tailteann (Fiera di Tailteann) presso l’odierna Teltown, a nord-ovest di Dublino.
Il programma di gare veniva svolto in un unico giorno e comprendeva gare di corsa, lanci, salti, lotta, pugilato, nuoto e tuffi. La fiera era lunga sei giorni e collocata nel periodo estivo e venne abolita nel 1169 con l’invasione normanna dell’Irlanda, ma fu ripresa nel Tardo Medioevo.
Nell’Ottocento nei college inglesi lo sport divenne parte del sistema educativo e secondo Thomas Arnold lo sport ha la duplice funzione di dare al corpo il giusto sviluppo e di essere una scuola di moralità. In Germania, invece, si utilizzava un modello educativo che alla formazione fisica le privava della componente giocosa, inserendo attività fisiche volte a sviluppare la sobrietà, il senso della gerarchia e l’obbedienza.
In questo secolo, inoltre, furono ristabiliti i Giochi olimpici.
L’associazionismo sportivo divenne uno strumento di propaganda e anche un sistema di controllo sociale. Questi modelli vennero attuati nell'Italia fascista, nella Germania nazista e nei regimi dell’Ungheria di Horthy, del Portogallo di Salazar e della Spagna di Francisco Franco.
La realizzazione dell’“uomo nuovo” ripresa da Mussolini venne attuata attraverso il coinvolgimento dell’educazione fisica. Vennero realizzati enti come:
- l’ONB (Opera Nazionale Balilla)
- il GUF (Gruppo Universitario Fascista)
- l’OND (Opera Nazionale Dopolavoro),
- la MVSN (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale)
- la GIL (Gioventù Italiana del Littorio).
Nel periodo della Guerra fredda lo sport divenne il metaforico campo di battaglia tra blocco occidentale e sovietico. Si instaurò la dinamica di uno “sport di Stato”, sovvenzionato dai governi. Le Olimpiadi divennero anche il luogo in cui si rivendicarono i diritti, a partire dall’edizione olimpica messicana del 1968 con l’esibizione del pugno guantato di nero (simbolo del Black Power che rivendica uguaglianza tra bianchi e neri d’America). Poi l’attentato palestinese nel 1972 alla delegazione israeliana ospitata nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera.
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Storia dello sport
Il XIX secolo
A Roma
In Grecia
La preistoria
Si imposero due modelli educativi: quello tedesco e quello britannico. Inoltre furono ristabilite le olimpiadi
Con la stabilizzazione dell’Impero, l’attività fisica è vista ora anche come ozio
La civiltà ellenica ha connesso le attività motorie e l’esercizio fisico agli ideali di bellezza armonia
Tramite pitture rupetri sappiamo che i primitivi praticavano la danza e la guerra
I totalitarismi e la Guerra fredda
Il Medioevo
Le civiltà pre-elleniche
I giochi celtici
Gli antichi giochi svolti in Irlanda
Sumeri, babilonesi, assiri ed egizi
Il periodo ellenico si divide in:
competizioni
I giochi, nel mondo ellenico, divennero occasioni d’incontro e confronto di tutti i popoli greci: erano manifestazioni atletiche alle quali fu garantita continuità attraverso delle leggi.
Nel Medioevo, la ferrea sobrietà dei costumi di vita si spinse fino alla trascuratezza dell'igiene e dell'attenzione per il corpo. Sopravvissero, solo per l'aristocrazia, le forme di addestramento all'arte militare e i tornei per i cavalieri. Durante le feste patronali o il Carnevale, si potevano sviluppare competizioni come la corsa, i salti, il tiro alla fune, il lancio di pietre, la lotta, giochi in coppia o a squadre.
Sumeri, babilonesi, assiri
Queste civiltà ci hanno trasmesso documentazioni di attività motorie legate a esigenze di carattere militare o simbolico-religiose.
Gli egizi
L’esercizio fisico divenne preparatorio all’arte della guerra e ci sono testimonianze di combattimenti di scherma con il bastone praticati dall’aristocrazia egizia. Ma non solo: importanti erano anche la corsa, i salti in estensione e in altezza, il sollevamento pesi e i giochi con la palla.
In Irlanda si svolgeva l'Aonach Tailteann (Fiera di Tailteann) presso l’odierna Teltown, a nord-ovest di Dublino. Il programma di gare veniva svolto in un unico giorno e comprendeva gare di corsa, lanci, salti, lotta, pugilato, nuoto e tuffi. La fiera era lunga sei giorni e collocata nel periodo estivo e venne abolita nel 1169 con l’invasione normanna dell’Irlanda, ma fu ripresa nel Tardo Medioevo.
Nell’Ottocento nei college inglesi lo sport divenne parte del sistema educativo e secondo Thomas Arnold lo sport ha la duplice funzione di dare al corpo il giusto sviluppo e di essere una scuola di moralità. In Germania, invece, si utilizzava un modello educativo che alla formazione fisica le privava della componente giocosa, inserendo attività fisiche volte a sviluppare la sobrietà, il senso della gerarchia e l’obbedienza.
In questo secolo, inoltre, furono ristabiliti i Giochi olimpici.
L’associazionismo sportivo divenne uno strumento di propaganda e anche un sistema di controllo sociale. Questi modelli vennero attuati nell'Italia fascista, nella Germania nazista e nei regimi dell’Ungheria di Horthy, del Portogallo di Salazar e della Spagna di Francisco Franco.
La realizzazione dell’“uomo nuovo” ripresa da Mussolini venne attuata attraverso il coinvolgimento dell’educazione fisica. Vennero realizzati enti come:
Nel periodo della Guerra fredda lo sport divenne il metaforico campo di battaglia tra blocco occidentale e sovietico. Si instaurò la dinamica di uno “sport di Stato”, sovvenzionato dai governi. Le Olimpiadi divennero anche il luogo in cui si rivendicarono i diritti, a partire dall’edizione olimpica messicana del 1968 con l’esibizione del pugno guantato di nero (simbolo del Black Power che rivendica uguaglianza tra bianchi e neri d’America). Poi l’attentato palestinese nel 1972 alla delegazione israeliana ospitata nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera.
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