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testamento biologico

smedico-paziente e il consenso informato

indice

che cos'è?

una scelta libera

compilare e depositare t.b.

biotestamento

La nomina del fiduciario

testamento olografo

testamento olografo

Il testamento biologico è un atto scritto nel quale ciascuna persona maggiorenne, nel pieno delle facoltà mentali, può esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti che intende ricevere o rifiutare. Ciò nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità ad esprimere il proprio consenso o dissenso alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche celebrali irreversibili e invalidanti. La parola testamento è presa in prestito dal linguaggio giuridico, ma con una distinzione molto importante rispetto al testamento tradizionale: infatti il biotestamento esprime le volontà del testatore in merito a ciò che potrebbe capitare quando è ancora in vita e non nel post mortem. Proprio per evitare confusione o fraintendimenti, invece di usare i termini comunemente noti “testamento biologico” o “biotestamento” dovremmo invece parlare di “disposizioni anticipate di trattamento (DAT)”, che vengono redatte quando ancora in salute (mentre nella fase di malattia la legge contiene l’apposito articolo 5 che parla della pianificazione condivisa delle cure).

che cos' è?

Una scelta libera e consapevole di cui beneficiano: il paziente stesso, che può esprimere il suo diritto all’autodeterminazione, vivendo così più serenamente il momento della morte; i familiari, con una significativa riduzione del peso di dover prendere delle decisioni così importanti per il proprio caro; il sistema sanitario, grazie al minor utilizzo di risorse e una maggiore ottimizzazione delle stesse. Nonostante questi numerosi vantaggi, ancora oggi sono poche le persone che provvedono alla stesura del biotestamento. Da una ricerca commissionata da VIDAS a Focus Management nel 2019 è emerso che solo tre persone su dieci si sono poste il problema di pianificare il proprio fine vita, pur essendoci una predisposizione al testamento biologico. Questo a dimostrazione di quanto sia ancora difficile affrontare questo argomento, soprattutto a causa di una certa reticenza a trattare il tema del fine vita quando si è ancora in buona salute.!

una scelta libera

Il testamento biologico può essere redatto in diverse modalità: per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, alla presenza di un funzionario pubblico designato o attraverso un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio; per scrittura privata consegnata personalmente presso l’ufficio di stato civile del proprio comune di residenza, che provvede all’annotazione nell’apposito registro (ove istituito); attraverso la compilazione di un modulo da consegnare alle strutture sanitarie competenti, nelle regioni che abbiano regolamentato la raccolta delle DAT; per i cittadini italiani all’estero, presso gli Uffici consolari italiani. Qualora le condizioni fisiche siano compromesse e non sia possibile procedere alla redazione di un testo scritto, le DAT possono essere espresse anche attraverso videoregistrazione o tramite qualunque dispositivo consenta alla persona di comunicare. Allo stesso modo possono essere modificate, revocate o rinnovate in qualsiasi momento. Qualunque sia il mezzo utilizzato per redigerli, i testamenti biologici conservati presso notai, comuni, strutture sanitarie competenti e consolati italiani all’estero vengono poi trasmessi e inseriti nella Banca dati nazionale delle DAT, attivata il 1° febbraio 2020. Il disponente, il fiduciario eventualmente da lui nominato e il medico che ha in cura il disponente possono accedere ai servizi di consultazione delle DAT attraverso autenticazione SPID o CNS.

come compilare e depositare un t.b.

Innanzitutto, è bene specificare che per redigere il testamento biologico occorre che la persona, al momento della redazione, sia nel pieno delle proprie facoltà ed esprima le proprie volontà in piena libertà. Il contenuto del testamento biologico è libero e può comprendere, oltre alle disposizioni relative alle cure desiderate o meno nel fine vita, anche le disposizioni in merito all’espianto dei propri organi o all’utilizzo della propria salma per scopi scientifici, così come indicare il tipo di sepoltura desiderata (inumazione/cremazione). Inoltre, per essere valido il biotestamento deve contenere: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e data della sottoscrizione; uno o due testimoni che controfirmino il testamento; indicazione di uno o due fiduciari (non obbligatoria ma raccomandata); un testo scritto in maniera chiara e semplice, per evitare equivoci nell’interpretazione. Nella compilazione del testo, ci sono due elementi fondamentali da sottolineare: l’eventuale nomina del fiduciario e l’acquisizione di adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte in merito al rifiuto o al consenso di determinati trattamenti sanitari.

cosa scrivere nel biotestamento

Dal 27 novembre 2019, VIDAS ha aperto un servizio di consulenza gratuita sul biotestamento a cura di un medico VIDAS e di uno psicologo esperto in cure palliative, aperto a individui o famiglie che hanno necessità di un confronto sulle scelte che riguardano le dichiarazioni anticipate di trattamento.

Il medico e l’équipe possono rifiutarsi di accedere alle volontà del paziente, in accordo con il fiduciario, solo nei seguenti casi: se le DAT sono incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica del paziente; se sussistono terapie non prevedibili all’atto della sottoscrizione, che possano offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita. Per ulteriori informazioni sulla tematica del biotestamento puoi consultare questi approfondimenti:

Nella legge è promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico che si basa sul consenso informato, nel quale si incontrano l’autonomia decisionale del paziente e la competenza, l’autonomia professionale e la responsabilità del medico. Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo e, in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale.

La relazione medico-paziente e il consenso informato

La legge 219/2017 auspica (pur non istituendo un obbligo) che ogni persona, nel momento in cui sottoscrive il proprio testamento biologico, deleghi un fiduciario, ovvero una persona in cui pone massima fiducia. Il fiduciario si assume la responsabilità di interpretare le volontà contenute nelle disposizioni anticipate e può prendere decisioni in nome e per conto del firmatario del testamento biologico. Egli ha quindi il potere, in accordo con il medico, di dare attuazione alle disposizioni lasciate dalla persona interessata. Qualsiasi persona maggiorenne e capace di intendere e volere può ricoprire il ruolo di fiduciario: potrebbe essere sia un familiare sia una persona non legata al malato da vincoli giuridici o familiari. Se la malattia è già in corso, è verosimile e auspicabile che la designazione ricada su una persona che abbia una solida continuità di rapporto affettivo con chi sottoscrive il testamento biologico.

La nomina del fiduciario

Il testamento olografo è una delle forme di disposizione testamentaria previste dal diritto italiano. Disciplina il modo in cui una persona può esprimere le proprie volontà riguardo alla distribuzione del proprio patrimonio dopo la morte. Questo tipo di testamento è interamente scritto a mano dal testatore, senza l’intervento di un notaio.

testamento olografo

Pubblicazione e validità del testamento Dopo la morte del testatore, il testamento olografo deve essere pubblicato da un notaio per diventare esecutivo. La pubblicazione prevede la redazione di un verbale che attesti l’autenticità del documento, e l’intervento di due testimoni. Senza questa formalità, il testamento non può essere legalmente eseguito.

Conservazione del testamento olografo Una volta redatto, il testamento olografo può essere conservato in diversi modi. È possibile tenerlo presso di sé, affidarlo a una persona di fiducia o depositarlo presso un notaio per garantire una conservazione sicura. La scelta del deposito fiduciario presso un notaio è particolarmente raccomandata per evitare smarrimenti o alterazioni del documento.

Beneficiari del testamento olografo Il testamento olografo può designare come beneficiari sia persone fisiche che giuridiche, come enti di beneficenza o associazioni. È possibile disporre dei propri beni in modo specifico (legato) o in modo universale (eredità). È importante distinguere tra le due modalità, poiché il legato riguarda beni specifici, mentre l’eredità copre l’intero patrimonio o una parte di esso.

Datazione La data del testamento deve includere giorno, mese e anno e deve essere scritta di proprio pugno dal testatore. La data è fondamentale per stabilire la validità delle disposizioni in caso di contestazioni, soprattutto quando vi siano più testamenti. La data deve essere precisa; la giurisprudenza ammette anche date indicate per relationem, come “Natale 2023”, purché il contesto sia chiaro e non ambiguo

Sottoscrizione Il documento deve essere firmato dal testatore al termine delle disposizioni testamentarie. È essenziale che la firma sia autografa e che non vi sia ambiguità sull’identità del testatore. È prudente firmare ogni pagina del testamento se composto da più fogli, per evitare qualsiasi dubbio sulla continuità del testo.

Olografia Il testamento deve essere interamente scritto a mano dal testatore. Questo implica che l’uso di strumenti meccanici o elettronici per la redazione del documento lo renderebbe nullo. Anche se è possibile redigerlo in stampatello, è consigliabile utilizzare la propria scrittura abituale per evitare contestazioni future sull’autenticità. La giurisprudenza ha confermato che la scrittura in stampatello può essere accettata se riconducibile senza dubbio al testatore

requisiti del t.o.

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