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Copia - Cesare

Genocidio del Ruanda

Created on November 11, 2024

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Transcript

L'ETÀ DI

CESARE

Inizio

INTRODUZIONE

Dopo la morte di Silla i sostenitori di Mario, che si erano rifiugiati da Quinto Sertorio a causa delle persecuzioni sillane, organizzarono una strenua resistenza.Il senato, intimorito, inviò Pompeo come comandante supremo a sconfiggerla. Quest'ultimo, dopo la sua vittoria, divenne l'uomo più potente di Roma e, qualche anno dopo, strinse un accordo privato con Crasso e Cesare.

INDICE

  • La nuova guerra contro Mitridate e il dominio di Roma sull'Asia Minore
  • La corruzione a Roma e la congiura di Catilina
  • Il ritorno di Pompeo e l'opposizione del senato

1. Le campagne di Pompeo

  • Ultimi sforzi del partito di Mario
  • L'ascesa di Pompeo e la sconfitta di Sertorio
  • La guerra servile e il consolato di Pompeo e Crasso
  • Pompeo contro i pirati

3. La guerra civile tra Cesare e Pompeo

2. L'ascesa di Cesare e la guerra gallica

  • Il consolidamento del triumvirato
  • La guerra contro i Parti e la spaccatura tra Cesare e Pompeo
  • La guerra civile
  • Un nuovo protagonista dello scenario politico: Cesare
  • Il primo triumvirato e il consolato di Cesare
  • Cesare console e la ricerca del prestigio militare
  • La guerra gallica
  • La spedizione in Britannia e lo scontro con Vercingetorige
Gli ultimi sforzi del partito di Mario e l'ascesa di Pompeo

Dopo la morte di Silla, Roma tornò a essere una Repubblica.Tuttavia, la nobiltà e i popolari erano ancora in conflitto. Molti fra i sostenitori di Mario, scampati alle persecuzioni sillane, si erano rifugiati in Spagna e sotto la guida del generale Quinto Sertorio che, nell’80 a.C, aveva posto sotto il suo controllo quasi tutta la penisola iberica. Il senato, impaurito, inviò Gneo Pompeo come comandante supremo a sbaragliarli. Sertorio, pur tenendo testa al suo avversario, venne ucciso a tradimento e Pompeo, così, nel 72 a.C., dimostrò le sue doti militari.

La guerra servile

Nel 73 a.C., a Capua, scoppiò una rivolta con protagonisti i gladiatori e con a capo Spartaco, ex prigioniero di guerra proveniente dalla Tracia. In breve tempo riuscì a formare un esercito di 70.000 uomini. Questa rivolta fu domata da Pompeo e Marco Licinio Crasso. I due, accordandosi, proposero entrambi la propria candidatura per il consolato, senza tenere conto delle limitazioni imposte da Silla, ma il senato si oppose perché si schierarono dalla parte dei popolari, benché provenienti dalle file sillane. Per consolidare l'appoggio di questi ultimi, distrussero quasi del tutto l'opera di Silla. Ottennero il consolato nel 70 a.C.

Spartaco

Pompeo contro i pirati

Pompeo non volle assumere il controllo di nessuna provincia e decise di rimanere cittadino privato. Nello stesso periodo lottò contro i pirati nel Mediterraneo. Poiché questi ultimi, numerosissimi, avevano assalito il porto di Ostia, il commercio con l'Oriente era divenuto quasi impossibile. Nonostante gli fosse stato attribuito un potere amplissimo per 3 anni (imperium infinitum), portò a termine le operazioni in soli 3 mesi.

69-67 a.C.

Pompeo cittadino privato

67 a.C.

Pompeo sconfisse i pirati.

74 a.C.

Mitridate si impadronisce della Bitinia

La guerra contro Mitridate

L'anno successivo ottenne il comando di una nuova guerra: quella contro Mitridate, il vecchio nemico di Silla, perché si era appropriato della Bitinia mentre egli era occupato con i pirati. Pompeo, nel giro di un anno riuscì a sconfiggerlo del tutto. L'avversario, pochi anni dopo, si suicidò pur di non cadere in mano dei Romani. Con la sua vittoria, Pompeo rinsaldò il dominio di Roma su tutta l'Asia Minore.

66 a.C.

Pompeo ottenne il comando di una nuova guerra

63 a.C.

Mitridate si suicida

62 a.C.

Pompeo ritorna in Italia

La congiura di Catilina

Durante l’assenza di Pompeo, scoppiarono vari tumulti a Roma e il senato non ebbe più la forza per governare e questo portò all'aumento della corruzione.In questa situazione la repubblica corse un grave pericolo: nel 63 a.C., Marco Tullio Cicerone, sventò una congiura organizzata contro lo Stato da Lucio Sergio Catilina. Quando la cospirazione venne smascherata e lui venne accusato pubblicamente, non si arrese e fuggì in Etruria. Il senato, però, lo bloccò presso Pistoia dove venne sconfitto e ucciso.

Il ritorno di Pompeo

Pompeo, sbarcato a Brindisi nel 62 a.C., dopo la guerra, chiede di poter entrare a Roma con il suo esercito. Questa richiesta, però, era contraria alle leggi sillane sul pomerio e, allora, ricevette un aperto rifiuto. Contro ogni aspettativa, egli sciolse l'esercito, mosse verso la capitale e venne accolto da un'immensa folla e da acclamorosi applausi. Quando chiese il secondo consolato per sé, incontrò una decisa opposizione del senato, perché si temeva di dargli troppa autorità. Fu allora che, Pompeo, passò definivitamente dalla parte del popolo e dei cavalieri (60 a.C.).

Il pomerio

Un nuovo protagonista dello scenario politico: Cesare

Per essere eletto, si allea con Crasso e Pompeo, promettendo loro di sostenere le loro richieste. Nasce così nel 60 a.C. il triumvirato.

Gaio Giulio Cesare, membro della gens Iulia(=una tra le più antiche famiglie patrizie di Roma), si era schierato dalla parte dei sostenitori di Mario e perciò era stato costretto ad allontanarsi dalla capitale a causa delle persecuzioni. Solo dopo la morte di Silla, ricominciò la sua carriera politica dichiarandosi nemico giurato degli ottimati.

Il primo triumvirato e il consolato di Cesare

Prima che terminasse il suo consolato, Cesare volendo gareggiare con Pompeo doveva procurarsi un proprio esercito. A tale scopo riuscì ad ottenere la carica di pro-console per ben 5 anni (contrariamente a quello che prevedeva la legge) della Gallia Cisalpina, dell'Illiria e della Gallia Narbonense.

Che cosa fu il triumvirato?

Il triumvirato nasce nel 60 a.C. come intesa privata fra cittadini che univano le forze dello schieramento dei popolari rappresentato da Cesare, dell'ordine dei cavalieri, guidati da Crasso e dell'esercito, di cui invece era espressione Pompeo.

60 a.C.

Quale fu il suo primo effetto?

Primo triumvirato

Il primo effetto fu l'elezione di Cesare, che portò all'attivazione di una legge agraria favorevole ai piccoli contadini. Essa venne rifiutata dal senato, ma approvata dai comizi.

59 a.C.

Elezioni di Cesare

La guerra gallica (58-51 a.C.)
La spedizione in Britannia

Il campo d'azione scelto da Cesare era strategicamente uno dei più importanti: la Gallia Narbonense era, infatti, a diretto contatto con la Gallia Transalpina, un vasto territorio che comprendeva Francia, Belgio e Germania sulla riva sinistra del Reno.La Gallia alla fine venne romanizzata e nel corso dei secoli la sua civiltà e la sua lingua rimasero legate a quelle della Roma antica

Cesare, negli anni successivi, compì altre due spedizioni: una contro i Germani e l'altra nella Britannia (55-54 a.C.). Nel 52 a.C., i Galli si ribellarono e si unirono sotto il comando di Vercingetorige. Cesare accerchiò l'avversario ad Alesia e lo costrinse alla resa. Poi, potè consolidare la conquista dell'intera regione (51 a.C.). Con questa vittoria finale, si assicurò definitivamente il dominio di tutta la Gallia.

...del triumvirato
Il consolidamento...

Quando la campagna gallica era in pieno svolgimento Cesare temendo di perdere il comando della provincia decise di rinsaldare il triumvirato.Così nel 56 a.c incontrò Pompeo e Crasso a Lucca. Qui stabilirono di farsi attribuire dai comizi alcune province per 5 anni: Pompeo: Africa e Spagna Crasso: Siria Cesare: Gallie Ciò che essi avevano pattuito venne approvato dal popolo con un plebiscito(=era una forma di legge approvata dalla classe popolare). Questa fu la dimostrazione del loro pieno controllo delle istituzioni e della vita della Repubblica.

La spaccatura tra Cesare e Pompeo
La guerra civile

Pompeo allora voltò le spalle all’altro e riuscì a convincere il Senato a dichiararlo nemico della patria e proponendogli di tornare a Roma da privato cittadino: egli e il senato erano preoccupati per la potenza del suo esercito. Cesare però al posto di obbedire, nel 49 a.c , attraversò il fiume Rubicone che segnava il confine del pomerio, scatenandò così una guerra civile.

Scoppiò un ultimo scontro tra Cesare e Pompeo quando morirono Crasso, annientato a Carre nel 53 a.C. contro i Parti, e Giulia, figlia di Cesare e moglie di Pompeo, rompendo così il legame familiare tra loro. Il senato affida a Pompeo la carica di console senza collega (una specie di dittatura con nome diverso), perché provedesse a riportare l'ordine a Roma.

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