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Andreoli Chiara, Cola Alessandra, Cola Valentina e Picco Giorgia
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  • Musica
  • Arte
  • Dante

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Analisi

Autore

Dies Irae

Giudizio universale rappresentato nell'arte cristiana:-Mosaico di Santa Maria Maggiore (V sevolo), raffigura Cristo come giudice, non è una rappresentazoine drammatica. -Giudizio universale nel Battistero degli Ariani a Ravenna (VI secolo), Cristo appare come un sovrano glorioso e sereno. -Opera monumentale di Michelangelo nella Cappella Sistina (1536-1541) in cui propone un Cristo imponente circondato da figure di grande pathos.
Tommaso Da Celano: frate francescano, biografo di San Francesco d'Assisi. Nato a Celano, intorno al 1200.
Sono nati diversi Requiem musicali: -Requiem in re minore di Mozart, fu commisionato da un anonimo e lasciato incompiuto da Mozart dopo la sua morte (1791), successivamente completato da un suo allievo. -Messa da Requiem da Verdi (1874), utilizza un orchestra per una maggiore intensità teatrale. Il Requiem è una delle forme musicali che ha esplorato maggiormente temi come la morte, la redenzione e la speranza di salvezza.
Michelangelo nella cappella sistina si è ispirato fortemente alla divina commedia di Dante, i principali elementi danteschi nell'affresco sono: -divisione dei beati e dei dannati. -L'iconografia dei dannati: espressioni tormentate così come vengono descritte da Dante Minosse con sembianze demoniache -Michelangelo rappresenta anche Biagio da Cesena, (critico del suo lavoro) creando un forte parallelismo con la severità dei giudizi danteschi.
Inno in latino (parte della messa da Requiem) . Descrive il giudizio Universale, incontro tra vivi e morti davanti a dio, rappresenta il timore per la religione e la paura della punizione divina. Gli elementi caratteristivi sono: -tono drammatico e poetico. -struttura in terzine in rima. -notevole influenza nella cultura musicale e letterale.
Giorno d’ira sarà quello in cui il secolo si dissolverà nel fuoco, come attestano Davide e la Sibilla. Quanto terrore vi sarà, quando verrà il giudice a investigare severamente ogni cosa. La tromba, diffondendo un meraviglioso suono per le tombe della terra, radunerà tutti davanti al trono. Sia la morte che la natura si stupiranno quando risorgerà ogni creatura per rispondere a colui che giudica. Verrà divulgato il libro scritto in cui si contiene tutto quello per cui il mondo dovrà essere giudicato. Quindi, non appena il giudice sarà seduto, tutto quanto verrà svelato, e niente resterà impunito. Che cosa dirò allora io, misero? A quale patrono ricorrerò, se appena il giusto si sentirà sicuro? Re tremende maestà, che salvi con la tua graziagli eletti, salva anche me, o fonte di pietà. Ricordati, o buon Gesù che sono io la causa della tua passione; e non perdermi in quel giorno. Cercandomi ti sedesti stanco; mi hai voluto redimere portando la croce; Giudice, giusto, punitore, fammi grazia del perdono, prima che debba renderti conto. Io mi lamento sentendomi colpevole, la colpa copre di rossore il mio viso risparmia l’implorante, o Dio, tu che assolvesti la Maddalena ed esaudisti il padrone, anche a me hai dato speranza non sono degno di pregarti, ma tu, pietoso, concedi benignamente che io non venga distrutto dal fuoco eterno. Ricevimi fra le tue pecore, e separami dalle capre, collocami a destra. Condannati i maledetti e cacciati nelle fiamme soffocanti, chiamami con i benedetti. Io ti prego, proteso in atto di preghiera, col cuore spezzato dalla sofferenza e fatto quasi cenere, prendi cura della mia fine. Giorno di lacrime sarà, quello in cui dalle faville risorgerà l’uomo colpevole per essere giudicato. Quindi a questo perdona, o Dio: O buon Gesù, signore, da ai morti la pace. Amen.