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PROTOCOLLO DI INTERVENTO PER LA PREVENZIONE DI ATTI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO NELLA SCUOLA

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO STATALESilvano Fedi - Enrico Fermi" PISTOIA - PT

introduzione

Bullismo e cyberbullismo: nomi diversi, stesso male. Riconoscili, fermali.

bullismo-caratteristiche generali

Cos'è il bullismo

Chi è il bullo

Le forme di bullismo.

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protocollo di intervento

Prevenzione

Formare, informare, agire: la nostra risposta al bullismo.

La gestione dei casi di bullismo

Segnalazione, ascolto, intervento: la nostra risposta al bullismo.

La gestione dei casi di cyberbullismo

Un piano d'azione per un ambiente sicuro.

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cyberbullismo - caratteristiche generali

Cos'è il cyberbullismo.

Tipologie di cyberbullismoy.

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**Il cyberbullismo è un fenomeno complesso che si manifesta in diverse forme:*** **Flaming:** Insulti e provocazioni online per scatenare discussioni violente.* **Harassment:** Molestie ripetute e persistenti verso una stessa persona.* **Cyberstalking:** Persecuzione online con lo scopo di infastidire o aggredire la vittima.* **Denigration:** Diffusione di false voci o informazioni negative per danneggiare la reputazione altrui.* **Impersonation:** Creazione di falsi profili per diffondere calunnie o inviare messaggi falsi.* **Trickery e Outing:** Ingannare la vittima per ottenere informazioni private e poi diffonderle.* **Exclusion:** Escludere intenzionalmente una persona da gruppi online o conversazioni.* **Sexting:** Invio o diffusione di contenuti sessualmente espliciti.**In tutti questi casi, il cyberbullo mira a far soffrire la vittima, danneggiandone la reputazione, l'autostima e il benessere psicologico.** Le conseguenze del cyberbullismo possono essere gravi e durature, pertanto è fondamentale prevenirlo e contrastarlo.

Articolo 5.2 del protocollo

Articolo 5.! protocollo

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In base a queste dimensioni, il bullismo può assumere forme differenti: -FISICO: atti aggressivi diretti (dare calci, pugni, ecc.), danneggiamento delle cose altrui, furto intenzionale.-VERBALE: manifesto (deridere, umiliare, svalutare, criticare, accusare, ecc.) o nascosto (diffondere voci false e offensive su un compagno, provocazioni, maldicenze, ecc.). -RELAZIONALE-SOCIALE: isolamento crescente della vittima (esclusione dalle attività di gruppo) o manipolativo (rottura dei rapporti di amicizia di cui gode la vittima). Accanto alle forme descritte esistono altri tipi di bullismo: quello a sfondo razziale, quello contro i compagni disabili, quello a sfondo sessuale e, infine, il bullismo attraverso la rete, il cosiddetto cyberbullismo.

Una caratteristica distintiva dei bulli, implicita nella loro stessa definizione, è l’aggressività verso i coetanei. I bulli tuttavia sono spesso aggressivi anche verso gli adulti, sia genitori che insegnanti. I bulli sono inoltre caratterizzati da impulsività e da un forte bisogno di dominare gli altri, in concomitanza con una scarsa empatia nei confronti delle vittime. Nel bullismo sono coinvolti non solo soggetti con evidenti disturbi della condotta, ma anche individui senza apparenti problemi psicopatologici. Non a caso rientrano in questa forma di devianza sia soggetti del ceto medio, che provengono da situazioni famigliari tranquille, sia le ragazze, le quali ricorrono soprattutto al bullismo relazionale o manipolativo (cfr. Fabbro, 2012).

Articolo 3. del protocollo

YIl bullismo è un atto aggressivo, premeditato, opportunistico; è un comportamento delinquenziale (cfr. Fabbro, 2012), dunque un abuso di potere che si contraddistingue per: 1) la relazione asimmetrica tra il bullo e la vittima; 2) il verificarsi di comportamenti di prevaricazione diretta o indiretta da parte del bullo; 3) la reiterazione nel tempo delle azioni di prevaricazione da parte del bullo; 4) il coinvolgimento, nelle azioni di prevaricazione, degli stessi soggetti, di cui uno/alcuni sempre in posizione dominante -bulli- ed uno/alcuni più deboli e incapaci di difendersi -vittime- (cfr. Buccoliero & Maggi, 2005); 5) i sentimenti di paura, di colpa, di inferiorità e di vergogna nutriti dalla vittima, incapace di difendersi e di riferire ai genitori e/o agli insegnanti l’accaduto.

Per cyberbullismo si intende “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto,ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo” (art. 2 della Legge 71/2017).