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Nel II secolo a.C, Roma raggiunse l'apice della sua potenza, un risultato eccezionale.Questo suo periodo di splendore tuttavia non durò a lungo, a causa della lunga fase di crisi che si "pose" contro Roma, che purtroppo portó alla fine della Repubblica.

La crisi della repubblica

In seguito alla grande espansione e alla creazione di queste nuove classi sociali che si arricchirono e tracquero beneficio proprio grazie a questa espansione, c'erano i contadini che ne subirono le conseguenze, in quanto centinaia di migliaia di quest'ultimi andarono in rovina impoverendosi sempre di più.

La nuova società

La vecchia società romana, basata su una semplice economia agricola iniziava ad evolversi, diventando molto complessa, con l'aggiunta di una nuova classe sociale, la nobilitas, di cui ne faceva parte il consolato.Oltre a quest'ultima era in forte ascesa anche il ceto equestre, di cui ne facevano parte cavalieri e pubblicani.

Il resto della società

Un altro gruppo sociale che viveva un una profonda insoddisfazione erano: gli italici.Col tempo iniziarono a venire considerati come cittadini, ma continuavano ad essere esclusi dalla pienezza della cittadinanza romana, infatti non avevano diritto di accesso alle cariche politiche ad esempio.

Come sappiamo per tutta la sua storia, Roma fu una città urbana.E proprio questa urbanizzazione portò a molte conseguenze, come ad esempio, alla "costruzione" di masse di proletari, cioè gruppi di disoccupati o di poveri che si ammassavano in delle insulae che a volte erano anche soggette a crolli o incendi.

Successivamente iniziarono a diffondersi i latifondi( grandi estensioni di terreno), in seguito all'accaparrarsi di terreni pubblici da parte dei senatori e dei cavalieri, e il commercio di schiavi, diventato verso la fine del II secolo a.C, una delle attività più redditizie del mediterraneo.

I ruoli politici

Un importante compito che aveva il senato era quello di giudicare i reati.Tra questi aveva grande importanza un tribunale permanente, che esaminata i reati di concussione e corruzione compiuti dai magistrati e dai governatori a discapito degli alleati

La fonte del potere era in mano alla magistratura e al popolo che lo esercitavano.Mentre il senato, all'inizio aveva solo funzione di coordinamento, per poi diventare il vero centro del potere

Roma aveva un sistema istituzionale molto complesso, formato dal senato, 4 assemblee popolari, e un certo numero di magistrature.Questo sistema si rivelò piuttosto funzionante, fin quando si trattò di governare una citta-stato.

Quindi è tirare a far parte della vita politica era molto difficile, ma non impossibile. Ci si poteva facilmente entrare tramite i matrimoni ben combinati, che nella società romana furono strumenti per sancire alleanze politiche e per fare carriera

La carriera politica era accessibile a poche persone, solo coloro che appartenevano alla nobilitas.Ed inoltre occorrevano anche diversi requisiti che erano essenziali per scalare il cursus honorem, cioè "la successione delle cariche", la cui funzione era di controllare la formazione della classe dirigente, rendendo la carriera politica difficile per coloro che non avevano determinati requisiti

Molti dei poteri del senato però spettavano ai comizi. Queste assemblee, però divennero sempre meno rappresentative, a causa principalmente, del sistema di voto. In quanto, si votava a partire dai più ricchi e la votazione si interromperà quando si raggiungeva la maggioranza, quindi gli unici a votare sempre erano le persone più facoltose

realizzato da Mirra Cristian

Grazie mille per la visione