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Mimnermo

francescachecca08

Created on November 9, 2024

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Transcript

MIMNERMO

LIRICA GRECA

BIOGRAFIA

Scarsità di Informazioni Biografiche

Origini e Status Sociale

Fama

"un'eroica resistenza"

“Un’eroica resistenza” è un frammento importante per un’interpretazione del poeta come autore anche di elegie di argomento storico.

Tema autobiografico e significato del nome

Valore patriottico dell’elegia

Celebrazione delle gesta eroiche di Smirne

le raccolte poetiche

"Nannò": La tradizione attribuisce a Mimnermo una vasta raccolta di elegie, "la Nannó", dedicata a una flautista amata da lui ed è composta principalmente di poesie erotiche. Di questa raccolta restano oggi solo 13 frammenti.

"Smirneide": Un’altra opera, la Smirneide, narrava la storia di Smirne e delle sue battaglie contro il re Gige di Lidia nel VII secolo a.C., usando il distico elegiaco, solitamente non impiegato per temi narrativi. Questo evidenzia la versatilità poetica di Mimnermo, anche se ne rimane solo un distico.

La frammentarietà delle opere rende difficile apprezzare pienamente l’innovazione storica e stilistica di Mimnermo, famoso soprattutto per elegie amorose, nostalgiche e stilisticamente ispirate alla lingua omerica, ma con neologismi e aggettivazione raffinata..

negazione dell'amore

vecchiaia

"L'amore, la giovinezza, le gioie della vita, l'orrore e paura della vecchiaia: interessi antichi che hanno avuto posto nel cuore degli uomini in ogni tempo. Nuovo è il modo in cui egli si accosta a tali esperienze naturali, insieme unendole in splendido connubio o in drammatico contrasto"

avversione per la vecchiaia

VECCHIAIA FISICA

VECCHIAIA SOCIALE

la vecchiaia diventa dramma incompatibile con la vita stessa, il cui l’unico rimedio è la morte

borghese commerciante delle città ioniche

PROTAGONISTA =

In questo contesto i toni della sua poesia sono stati spiegati in passato come espressione di uno spirito romantico, invece Mimnermo è stato letto in chiave moderna come il poeta del pessimismo e della malinconia, elementi sempre da ricondurre nel contesto dei temi canonizzanti della cultura greca.

IL BREVE SOGNO DELLA

GIOVINEZZA

La critica moderna ha riscontrato diversi pareri rispetto all’edizione della forma di questo frammento, nel quale talora vi ha individuato due testi distinti, ma le fonti sono concordi nell’attribuire questi versi alla “Nannò”

In apertura si colloca il nome di Titono in posizione enfatica, il cui mito è strettamente connesso con il tema del primo distico: il rapporto tra vecchiaia e morte

impietositi dalla sua condizione, gli dei lo trasformarono in una cicala

dimenticò di chiedere anche l’eterna giovinezza, condannandolo a invecchiare senza fine

l’Aurora, innamoratasi della bellezza di Titono, volle sposarlo e ottenne per lui da Zeus il dono dell’immortalità

MORTE O VECCHIAIA

INNOVAZIONE

IL DONO DIVENTA SCIAGURA

UN'AGGETIVAZIONE RICERCATA

La decadenza fisica viene delineata principalmente dalla corrispondenza degli aggettivi

Questa varietà e ampiezza dell’aggettivazione costituisce un tratto caratteristico del frammento, dove la ricerca lessicale diventa prezioso strumento di innovazione

UNA VITA SENZA

AFRODITE

E’ uno dei testi più noti di Mimnermo. si tratta probabilmente di un componimento integro, che rappresenta il vero compendio della sua poetica dal punto di vista contenutistico e formale.

La tematica affrontata riguarda sempre la fine della giovinezza e l’incombere della vecchiaia, e viene articolata in tre sezioni

"vecchiaia dolorosa"

"I fiori della giovinezza"

"E' possibile vivere senza le gioie d’amore?"

III SEZIONE

II SEZIONE

I SEZIONE

"PENOSA VECCHIAIA"

La visione positiva della vecchiaia, accolta da Solone, poeta di elegia politica, è rinnegata da Mimnermo, che invece la ritiene una fase di decadenza fisica che impedisce all'uomo di godere di tutti i piaceri della vita in quanto, anche alla vista del sole, è tormentato da tristi pensieri.

COME LE

FOGLIE

Un’altra riflessione che Mimnermo porta in relazione al tema della giovinezza e della vecchiaia, è quella sulla caducità della giovinezza, a partire dallo spunto della citazione omerica del VI libro dell’Iliade

Mimnermo quindi si confronta con questo patrimonio tradizionale e ne reinterpreta i toni, rendendoli più vicini alla sua poetica

Mali inviati da Zeus

Apporto originale del poeta

“Le generazioni di uomini sono come le foglie: il vento le fa cadere a terra ma altre ne spuntano sugli alberi in fiore quando viene la primavera

PESSIMISMO

CHERE

SIMILITUDINE

UN'AGGETIVAZIONE RICERCATA

A partire da reminiscenze omeriche il poeta affronta le tematiche che più gli stanno a cuore: la fugacità della giovinezza e l'incombere della vecchiaia. Dal punto di vista formale si nota che le parole-chiave sono poste in rilievo grazie alla loro collocazione nel testo

I termini scelti, attinti dal mondo naturale, suggeriscono un'identificazione tra la vita umana e il ciclo della natura, che contribuisce nell'evidenziare l'angoscia del poeta.

MIMNERMO

LIRICA GRECA

ATTRAVERSO IL TEMPO

"La morte non è un male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza."

Giacomo Leopardi, Pensieri

"La giovinezza è l'unica cosa che valga la pena di possedere. Quando mi accorgo che sto diventando vecchio, mi ucciderò."

Oscar Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray

“La giovinezza è tutto ciò che conta. La giovinezza è la cosa più importante!”

Walt Disney, Rapunzel

1845

1890

1856

2010

UN MODELLO SENZA TEMPO

Le sue opere hanno avuto un impatto duraturo non solo sulla letteratura greca ma anche su autori moderni e contemporanei, creando un legame inscindibile tra la lirica greca antica e il patrimonio culturale contemporaneo con le sue tematiche sull'amore e sulla fugacità della vita.

Fama

Mimnermo è noto principalmente per la sua fama quale poeta dell’amaro rimpianto della giovinezza, che però ha purtroppo messo in ombra le sue qualità di innovatore nel panorama della poesia greca arcaica

Vecchiaia sociale

La vecchiaia sociale, ovvero il ruolo dal punto di vista sociale dell’anziano, non viene condannata dal poeta, in quanto ha sempre detenuto una certa autorevolezza e prestigio nella società greca. Mimnermo appunto non si scaglia contro questo aspetto della senilità, ma soltanto contro gli effetti che si ripercuotono negativamente sulle relazioni amorose.

Rispetto alla prospettiva desolante del decadimento, morire è meglio che vivere; è il tipico atteggiamento mentale ionico che si pone al disopra della vita e, a partire da un orientamento soggettivo, è in grado di osservarla nella sua totalità, auspicandone addirittura la fine se essa dovesse perdere il suo valore

Mimnermo celebra le gesta eroiche degli abitanti di Smyrna, la sua città natale, contro i Lidi, una popolazione potente e vicina. In particolare, il poeta ricorda un suo antenato che partecipò a questa guerra contro il re Gige di Lidia. L’antenato, come gli altri guerrieri, si distingue per il coraggio e la determinazione con cui difende la città, mettendo in luce il valore e l’orgoglio dell’identità greca di fronte alla minaccia straniera.

Questi versi sono stati interpretati in chiave parzialmente autobiografica. In base a questa lettura si può infatti ritenere che “Mimnermo” sia un nome familiare, tramandato dall’antenato, ottenuto in seguito alle gesta compiute. “Μιμνερμος” significa “colui che resiste presso l’Ermo” ( μιμνω «resistere” , Ερμος ).

Il primo verso si apre con un’interrogativa: è possibile vivere senza le gioie d’amore? Mimnermo ci sa dare una risposta nei versi 2-5

Vecchiaia Fisica

L’avversione di Mimnermo per la vecchiaia scaturisce da un dato di fatto fisiologico, cioè che la decadenza fisica porta con sé l’impossibilità di godere di un desiderio primario dell’uomo, quello amoroso.

Scarsità di Informazioni Biografiche

La scarsità di notizie sulla sua vita, non ci permette di ricostruire in maniera attendibile la sua biografia, compresa la sua origine, le cui fonti sono scarne e contraddittorie

Il dono dell’immortalità che Zeus ha concesso a Titano si trasforma in una sciagura, nel momento in cui non viene accompagnato da quello dell’eterna giovinezza. In questo modo la vita eterna diventa una vecchiaia eterna, quindi una sofferenza senza fine

Nel v. 3 viene introdotto il tema della brevità della giovinezza, deviando così dalla similitudine omerica, mantenendo però la similitudine botanica

Questa elegia ha anche un valore patriottico, perché non solo celebra un singolo eroe, ma l’intera comunità greca di Smirne, vista come un baluardo di resistenza. Questo tema della difesa eroica è insolito rispetto alla maggior parte delle sue opere, che si concentrano sulla bellezza effimera della giovinezza e sulla malinconia dell’invecchiamento. Qui, invece, la memoria storica e l’orgoglio familiare diventano centrali.

Origini e Status Sociale

Si può supporre che il poeta sia un personaggio di rango abbastanza elevato sia per la sua attività di poeta simposiale sia per il suo stesso nome, che significa “ colui che resiste sull’Ermo”. Entrambi quindi sono elementi che rimandano a un contesto sociale aristocratico.

Infine viene proposto come accostamento alla sciagura della vecchiaia un ampio quadro dei mali inviati da Zeus con tono pessimistico, come la distruzione della casa “αλλοτε οίκος τρυχουται”, la mancanza di prole “αλλος δ’αυ παιδων επιδέυεται", la malattia incurabile “αλλος νουσον εχει θυμοφθορον ”

Al v.5 vengono introdotte le due figure mitologiche che nei poemi indicano il destino di morte dell’uomo, le Κηρες, ma di cui secondo una rielaborazione del poeta, una dea è portatrice di morte, l’altra di vecchiaia, l’accostamento delle due sfocia nell’affermazione dei vv 9-10: “morire è meglio che invecchiare”.

Il componimento si conclude con la descrizione degli effetti rovinosi della vecchiaia sul piano psicofisico (v. 6-8) e su quello sociale (v.9). L’ultimo verso presenta quasi una risposta obliqua alla domanda retorica formulata nel primo verso, definendo la vecchiaia “dolorosa”

Il poeta quindi nella seconda sezione ricorda “i fiori della giovinezza”, ovvero i beni che questa fase dell’esperienza umana porta con se, i cui primi tra tutti sono i piaceri dell’amore, tanto preziosi che alla loro mancanza è preferibile la morte

Mimnermo porta una profonda innovazione soprattutto rispetto ai materiali epici tradizionali, ponendo al centro del componimento non tanto il racconto mitico quanto il tema da lui affrontato