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Marisa Bellisario

Elena Mangafà

Created on November 9, 2024

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Transcript

Marisa Bellisario, SIMBOLO DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE

DALLA OLIVETTI ALLA RIVOLUZIONE DELL'ITALTEL

Prima la presidenza della Olivetti Corporation of America, poi le redini dell’Italtel dove, da Amministratore Delegato, nonché prima donna alla guida di un’azienda pubblica, Marisa Bellisario compie scelte coraggiose e lungimiranti, avvia progetti innovativi. Un successo indiscusso che la consegna ai manuali di economia come esempio di ristrutturazione di un’azienda pubblica e le fa guadagnare, nell’86, il Premio di manager dell’anno.

"Occorre dimostrare che a uguali opportunità corrispondono uguali meriti"

LE NOSTRE RIFLESSIONI

Il ruolo della donna nella società e nel lavoro ha subito grandi trasformazioni nel corso del tempo. Se pensiamo agli inizi del XX secolo, la maggior parte delle donne si occupava esclusivamente della casa e della famiglia o svolgeva lavori poco retribuiti. Era raro vedere una donna in posizioni di rilievo, e molti ambiti professionali erano considerati riservati agli uomini. Con le guerre mondiali, però, molte donne presero il posto degli uomini al fronte in fabbriche, uffici e campi agricoli, dimostrando abilità e dedizione e suscitando una nuova consapevolezza sociale sul loro potenziale. Negli anni ‘60 e ‘70, movimenti femministi e nuove leggi per i diritti civili portarono avanti battaglie importanti per le pari opportunità. Le donne iniziarono a conquistare sempre più spazio e a occupare posizioni manageriali. Tuttavia, il cammino verso una reale parità si è rivelato lungo e complesso, e ancora oggi persiste una disparità nei salari e nella rappresentanza ai vertici delle aziende. In molti contesti, le donne devono affrontare il cosiddetto "soffitto di cristallo", che limita la loro ascesa ai ruoli di potere.Ildivario di genere è evidente anche in altri ambiti: statistiche recenti mostrano che, pur con un buon livello di istruzione, le donne in Italia continuano a guadagnare meno degli uomini. Per di più, le donne che diventano madri spesso incontrano ostacoli o discriminazioni, e non sono pochi i casi in cui i datori di lavoro chiedono loro di firmare lettere di dimissioni preventive in caso di gravidanza. Questo tipo di discriminazione rivela quanto sia ancora radicata l’idea che una donna, una volta madre, debba dedicarsi unicamente alla famiglia. Se guardiamo alle radici culturali, possiamo trovare tracce profonde di una mentalità patriarcale. Nelle società antiche, le donne erano spesso considerate inferiori e soggette al controllo degli uomini. La cultura e la letteratura, fino a tempi recenti, hanno quasi sempre rappresentato la donna come oggetto di desiderio o cura domestica, non come un soggetto autonomo. Questa visione stereotipata ha limitato le opportunità femminili e ha lasciato una traccia che ancora oggi influenza la società. Per costruire una vera parità, non basta legiferare: occorre partire dall'educazione. I genitori hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere ai figli valori di rispetto e uguaglianza. Frasi come “non piangere, non sei una femminuccia” perpetuano stereotipi secondo cui la forza è un tratto maschile e la fragilità uno femminile, inculcando fin dall'infanzia l'idea che i ruoli di genere siano fissi e limitanti. La parità di genere è una conquista che deve essere sostenuta in ogni ambito, dalla famiglia alla società, per garantire a tutti le stesse opportunità. Essere consapevoli del valore e delle competenze di ogni persona, indipendentemente dal genere, è essenziale per creare una società più equa e rispettosa.

Nel 1981 Italtel diventa una S.p.A. All'inizio degli anni '80, sotto la direzione di Marisa Bellisario, l'azienda sviluppa i primi sistemi di commutazione elettronica digitale con tecnologia TDM (Time Division Multiplex), come le linee di prodotti CT, TN e UT. Grazie alla stretta collaborazione con il centro di ricerca CSELT, che aveva creato la prima centrale telefonica digitale in Italia (i "Gruppi Speciali") già negli anni '70, queste tecnologie vengono industrializzate e, in vent'anni, l’intera rete telefonica italiana passa al digitale. Circa diecimila vecchie centraline a relè vengono sostituite con centraline elettroniche a circuiti integrati. Nel 1985 Italtel produce anche il famoso telefono fisso Pulsar, distribuito dalla SIP.

L'OLIVETTI

L'Olivetti era un'azienda italiana di tecnologia, fondata nel 1908, famosa per aver prodotto le prime macchine da scrivere e poi computer. Era innovativa sia per i prodotti che per la gestione dei lavoratori. Marisa Bellisario lavorò per Olivetti e poi divenne un'importante figura nell'industria, specialmente in ambito tecnologico e manageriale, promuovendo l'emancipazione delle donne sul lavoro.

Muore il 4 agosto del 1988 per un tumore alle ossa, lasciando il marito Lionello Cantoni, conosciuto nei primi anni della carriera in Olivetti. "Per una donna avere successo è più difficile ma molto più divertente", scrisse Marisa Bellisario. Il pubblico degli anni Ottanta vide in lei la battistrada di una nuova generazione di donne manager, ma nei decenni che seguirono la sua morte nessuna italiana è più riuscita ad arrivare alla guida di una grande azienda nazionale con le sue forze.

FONDAZIONE MARISA BELLISARIO

Il Premio Marisa Bellisario è un riconoscimento prestigioso assegnato ogni anno a donne che si sono distinte in vari ambiti, dalla scienza all'imprenditoria. Il simbolo di questo premio è la mela d'oro, un oggetto prezioso che rappresenta la forza, l'eleganza e l'unicità delle donne premiate. La mela cotogna, da cui è ispirata la mela d'oro, è un frutto che non è stato modificato dall'uomo e che viene utilizzato per creare prodotti raffinati. Questo simbolo è stato scelto per rappresentare le donne che hanno raggiunto il successo grazie al loro talento e alla loro determinazione.