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TEORIA DEL RESTAURO
Manuela Venditti
Created on November 8, 2024
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Transcript
TEORIA DEL RESTAURO
manuela venditti
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Principi della teoria del restauro di Brandi
Cesare Brandi, uno dei più importanti teorici del restauro, ha fondato una visione dell'intervento sulle opere d'arte che si fonda sull'idea di preservare l'autenticità e l'integrità storica dell'opera. Per Brandi, il restauro non deve essere un "atto creativo", ma un intervento che rispetta la storia, i materiali e l'aspetto originale dell'opera. Il restauro dovrebbe puntare a restituire all'opera la condizione in cui la bellezza e il valore storico sono completi, senza aggiungere o modificare elementi che non siano nell'originale. Un esempio di questo approccio è il restauro degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova, dove hanno cercato di preservare i colori e la composizione originaria, ma senza "riportare indietro" l'opera come se fosse nuova (altrimenti è falso storico).
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Differenza tra aspetto e materia
Brandi distingue chiaramente "aspetto" e "materia" in un'opera d'arte. L'aspetto è ciò che vediamo, ovvero la sua forma esteriore, che può cambiare nel tempo a causa dell'usura, dei danni o dei restauri. La materia invece, è il materiale originale con cui l'opera è stata realizzata (marmo, legno, pietra, ecc.). Quando si interviene su un'opera, il restauro deve agire sull'aspetto senza alterare la materia originale, che è il cuore dell'autenticità dell'opera. Un esempio di questo concetto è il restauro della Pietà di Michelangelo. In questo caso, i restauratori hanno cercato di eliminare le tracce di danneggiamento e le ingialliture causate dal tempo, ma senza intaccare il marmo originale con cui Michelangelo ha scolpito la statua.
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Differenza tra restauro storico ed estetico
Il restauro storico e il restauro estetico sono due approcci distinti, che rispondono a esigenze diverse. Il restauro storico si concentra sul rispetto della storia dell'opera, cercando di mantenere o riportare l'opera al suo stato originario, considerando le modifiche apportate nel tempo, ma senza alterare il passato. L'obiettivo è preservare l'autenticità storica e materiale dell'opera. Il restauro estetico, al contrario, mira a ripristinare l'aspetto visivo dell'opera, migliorandone la bellezza e la visibilità, a volte senza considerare il valore storico dei cambiamenti avvenuti nel tempo. Un esempio di restauro storico può essere i mosaici di Ravenna, dove ogni tessera è stata restaurata con grande cura, mantenendo intatta la struttura originale. Un esempio di restauro estetico potrebbe essere il tentativo di "ripulire" in modo aggressivo una superficie pittorica, che potrebbe alterare l'originale stratificazione storica dell'opera.
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Principi fondamentali per un corretto restauro
Minimo Intervento!
Riconoscibilità!
Reversibilità
Interdisciplinarità
Compatibilità!
1 principio
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ogni modifica o parte aggiunta, deve essere riconoscibile ma non in modo eccessivo, perché può disturbare la visione dell’opera.
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2 principio
ogni intervento di restauro deve poter essere rimosso (col tempo potrebbe rivelarsi danneggiativo, o magari per altri motivi dovrà essere tolto).
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3 principio
i materiali non devono recare danni a quelli già utilizzati, quindi devono essere compatibili (stesse propietà chimico-fisiche-meccaniche).
4 principio
l’intervento attuato deve essere il minimo indispensabile, in modo tale da non alterare l’opera e trasformare il ritocco del restauro in un ritocco personale.
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5 principio
prima di toccare un’opera, un team di professori vari (chimico, fisico, restauratore, storico ecc.), deve studiarne ogni cosa, in modo da fare un effettivo restauro e non una modifica basata sui nostri gusti e pensieri. L'opera non deve essere modificata nella sua originalità, né tanto meno danneggiata, quindi c’è bisogno di uno studio approfondito prima di passare all’atto vero e proprio.
esempio
Un esempio pratico di questi principi è il restauro del "Laocoonte", dove l'intervento si limita a stabilizzare la statua senza aggiustarne il braccio destro spezzato, per evitare di falsificare la sua autenticità, dato che non sono riusciti a capire in che modo fosse stato posizionato originariamente quel braccio.
⚜️LAOCOONTE QUI⚜️
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Restauro del Giudizio Universale di Michelangelo
Il restauro del Giudizio Universale di Michelangelo (1980-1994), è uno degli interventi più discussi della storia attuale del restauro. L'opera, che decora la parete dell'altare della Cappella Sistina, era oscurata da secoli di fumo di candele, polvere e smog. L'intervento ha cercato di ripristinare la luminosità dei colori originali, eliminando strati di vernici e sporco accumulato nel tempo. Sebbene il restauro abbia restituito un aspetto più brillante, esso ha sollevato diverse critiche, poiché alcuni esperti credono che l'intervento abbia rimosso modifiche fatte dallo stesso Michelangelo nel corso degli anni e che queste modifiche facessero parte della storia dell'opera. Il restauro eseguito può essere definito un restauro estetico, volto a restituire all'opera la sua forma visiva più "perfetta", ma non sempre rispettoso dell'autenticità storica. In altre parole, si è cercato di restituire un'immagine più vicina a quella originale, ma senza considerare completamente i segni del tempo che fanno parte della sua storia. Sebbene l'opera sia tornata a essere visibilmente affascinante, la discussione rimane aperta sul fatto che il restauro non abbia rispettato appieno il principio di minimo intervento e l'idea di non alterare le tracce storiche.
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the end-
Grazie per l'attenzione