mafia
Alessia Ioana Ichim
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ICHIM ALESSIA3UB
PEppino impastato
peppino impastato
Giuseppe Impastato, noto come Peppino, nacque a Cinisi il 5 gennaio 1948, in una famiglia legata alla mafia. Suo padre, Luigi, aveva legami con Cosa nostra, e lo zio Cesare Manzella era il capomafia del paese, ucciso nel 1963. Peppino, dopo un conflitto con il padre, intraprese un impegno politico di sinistra e antimafia. Fondò nel 1965 il giornalino "L'idea socialista" e aderì a movimenti comunisti, tra cui "Lotta Continua". Nel 1977 creò Radio Aut, con la quale denunciò i crimini dei mafiosi locali, in particolare Gaetano Badalamenti, boss di Cinisi. Nel 1978, durante la campagna elettorale per le comunali con Democrazia Proletaria, Peppino fu assassinato dalla mafia, su ordine di Badalamenti. La sua morte venne inizialmente presentata come un suicidio o un attentato fallito, ma la verità emerse successivamente. Nonostante l'omicidio, la lista di Democrazia Proletaria ottenne 260 voti, e Peppino risultò il più votato simbolicamente, con 199 preferenze.
LA VITA
Il delitto di Giuseppe Impastato fu inizialmente avvolto da un depistaggio, ma la verità sulla matrice mafiosa venne alla luce grazie all'impegno della madre Felicia, del fratello Giovanni e di altri attivisti, tra cui Umberto Santino e Anna Puglisi. Fin da subito, la famiglia ruppe con la mafia e si adoperò per far luce sull'omicidio. Nel 1979, il Centro Siciliano di Documentazione organizzò la prima manifestazione nazionale contro la mafia, a cui parteciparono 2.000 persone. L'inchiesta giudiziaria, riaperta nel 1984 grazie al lavoro del pool antimafia, riconobbe finalmente la matrice mafiosa del delitto, ma i colpevoli rimasero ignoti. Negli anni successivi, furono condotte varie indagini e presentate richieste per riaprire il caso. Nel 1996, grazie alle dichiarazioni di Salvatore Palazzolo, collaboratore di giustizia, l'inchiesta fu riaperta ufficialmente e nel 1997 venne emesso un ordine di cattura per Gaetano Badalamenti, il mandante dell'omicidio, e Vito Palazzolo, suo vice. Il processo portò alla condanna di Palazzolo a trent'anni di reclusione nel 2001 e di Badalamenti all'ergastolo nel 2002. L'inchiesta mise in luce anche un possibile depistaggio iniziale da parte delle forze dell'ordine, che avevano ipotizzato che Peppino stesse preparando un attentato terroristico. Nel 1998, la Commissione Parlamentare Antimafia indagò sul coinvolgimento di alcuni carabinieri, tra cui Antonio Subranni, nel depistaggio. Tuttavia, nel 2018, l'indagine sul depistaggio venne archiviata per prescrizione dei reati, nonostante le evidenti anomalie investigative. Un altro aspetto poco noto dell'attività di Peppino Impastato fu la sua inchiesta sulla strage di Alcamo Marina, in cui due carabinieri furono uccisi e cinque giovani accusati ingiustamente. La cartella con i suoi documenti sulla strage venne sequestrata dai carabinieri dopo la sua morte e non restituita mai più. Il caso di Peppino Impastato rimane simbolo della lotta contro la mafia e dell'impegno per la verità, nonostante le difficoltà e le resistenze incontrate nel corso degli anni.
LOTTA CONTRO LA MAFIA E ACCUSE
Alcune di queste sono:
- Nella città di Torino un giardino pubblico è stato dedicato a Peppino.
- A Pieve Emanuele (MI) è stata intitolata una piazza a Peppino Impastato. A Casorate Sempione (VA) è stata intitolata a Impastato la sala civica.
- L'8 maggio 1998, nel ventennale della sua scomparsa, l'Università degli Studi di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Filosofia alla memoria.
- Nella città di Quartu Sant'Elena (CA) è stata intitolata una via a Giuseppe Impastato.
- Dal maggio 2002 si svolge a Cinisi il Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato; il forum è diventato negli anni un luogo di incontro e di confronto legato alle tematiche dell'antimafia sociale, dell'antifascismo, dei movimenti di lotta territoriali e internazionali. Il forum del 2002 ha visto l'incontro storico tra la mamma di Carlo Giuliani (Heidi) e Felicia Impastato (madre di Peppino), definita dall'A.N.P.I. partigiana antimafia. A dare vita al Forum Sociale furono la famiglia Impastato, l'Associazione Peppino Impastato, il Centro di Documentazione Antimafia Giuseppe Impastato e l'Associazione Radio Aut.
- Costruzione del Parco "Collina della Pace Peppino Impastato" a Roma (quartiere Finocchio). Inaugurato dal sindaco Veltroni, sorge su un'area di 13 mila metri quadri confiscata nel 2001 a Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana.
- Nel settembre del 2009 l'aula consiliare del Comune di Quarto, in provincia di Napoli, viene dedicata a Peppino Impastato.