Penisola iberica
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Transcript
by Michele Bonetti, 2g
LA PENISOLA IBERICA
La penisola iberica occupa l'estremo sud- ovest del continente europeo. Confina a nord-est con la Francia ed è circondata dall'Oceano Atlantico e dal Mar Mediterraneo. Lo Stretto di Gibilterra la separa a poca distanza dal Marocco. Politicamente è divisa in tre stati: Spagna, Portogallo e il piccolo Principato di Andorra. Geograficamente fa parte della penisola iberica anche Gibilterra, che dipende però dal Regno Unito.
TERRITORIO
Il territorio è occupato per la maggior parte da catene montuose (Monti Cantabrici, Pirenei, Cordigliera Bética e Sierra Nevada) e altipiani, di cui il più esteso è quello della Meseta. Le pianure più rilevanti sono la Valle dell'Ebro e la pianura del Guadalquivir, in Spagna, mentre il Portogallo possiede la fertile pianura dell'Alentejo.
MONTI
FIUMI E LAGHI
Il fiume principale è il Tago che attraversa Spagna e Portogallo, seguito dall'Ebro, il Guadalqivir e il Douro. I laghi si trovano principalmente nelle zone montuose e sono di origine glaciale. Nelle zone pianeggianti si trovano invece lagune.
Varia a seconda delle regioni: possiamo trovare zone con clima alpino, zone con clima umido e piovoso, altre con clima mediterraneo, oltre alla Steppa e a zone desertiche (il deserto di Tabernas è l'unico deserto europeo).
CLIMA
POPOLAZIONE
Sia in Spagna che in Portogallo la densità media della popolazione è piuttosto bassa, e si concentra principalmente lungo le coste e nella zona di Madrid.
La regione iberica prende il nome dai suoi primi abitanti in epoca preistorica, gli Iberi.Sulle sue coste vennero poi fondate colonie fenicie, greche e cartaginesi, finchè l'intero territorio non venne conquistato dai Romani. Fondamentale fù però, nell'ottavo secolo, l'occupazione degli Arabi, che ne influenzarono lo sviluppo culturale e artistico. La 'Reconquista' della regione, che partì dalle zone montuose non invase dagli Arabi, portò gradualmente alla ricostituzione di vari Stati cristiani, che vennero alla fine unificati nei due regni di Spagna e Portogallo.
STORIA
In geografia, il deserto è definito come un'area della superficie terrestre, quasi o del tutto disabitata, di alta pressione atmosferica, da cui le masse d'aria si allontanano sospinte dai venti, nella quale le precipitazioni difficilmente superano i 50 millimetri l'anno, dove il terreno è prevalentemente arido, con scarsa o nulla vegetazione, e non c'è acqua dolce in superficie. L'unica zona desertica di tutta l'Europa è il deserto di Tabernas.
ZONE DESERTICHE
La desertificazione è un processo climatico-ambientale, causato da eventi naturali o attività umane: dallo sfruttamento intensivo da parte della popolazione che si stabilisce nel territorio per coltivarlo oppure dalle necessità industriali e di utilizzo per il pascolo. Coinvolge la superficie terrestre portando alla degradazione dei suoli, alla scomparsa della biosfera (flora e fauna) ed alla trasformazione dell'ambiente naturale in deserto.
DESERTIFICAZIONE
Il territorio della Spagna, in particolare nella zona sudorientale e nella regione di Guadalajara, vicino a Madrid, è minacciato dal fenomeno di desertificazione.In Spagna le aree desertiche e semiaride sono molto avanzate negli ultimi 50 anni. Si pensa che il rischio di desertificazione interessi il 74% del territorio spagnolo. Attualmente le temperature sono salite di 1.3 gradi e oltrepassare la soglia di 1.5 gradi significherebbe una notevole espansione della desertificazione. Al momento, per contrastarne l'avanzata, ci sono vari progetti di riforestazione: si spera che le giovani foreste possano agire da barriera contro l'impoverimento del suolo.
DESERTIFICAZIONE PENISOLA IBERICA
Il deserto di Tabernas (in spagnolo Desierto de Tabernas) è l'unico deserto geograficamente considerato come tale in Europa. Si trova in Andalusia, in Spagna, a circa 30 km a nord della città di Almería. Ricopre una superficie di circa 280 km². È compreso principalmente nei comuni di Tabernas, Gádor, Santa Cruz de Marchena, Alboloduy e Gérgal, ed è protetto come riserva naturale. Le poche piogge che si verificano sono generalmente torrenziali. Ciò comporta la presenza di una scarsa vegetazione per l'incapacità del suolo di trattenere l'umidità. Al contempo si sviluppa una grande erosione, la quale è causa della formazione dei caratteristici solchi del terreno (i cosiddetti calanchi).
IL DESERTO DI TABERNAS
Il clima nel deserto di Tabernas varia dal semi-arido al mediterraneo e anche al freddo temperato. Per via della sua posizione localizzata tra la Sierra de los Filabres a nord e la Sierra Alhamilla a sud-est, le correnti umide del vicino Mar Mediterraneo non riescono a raggiungere la regione, comportando una scarsità di precipitazioni. La temperatura media annua è di circa 17.9°C, mentre le medie mensili oscillano tra i 9°C di gennaio e i 24.5°C di agosto. Il termometro in inverno raramente scende sotto lo zero di notte, mentre durante l'estate le temperature massime assolute si spingono anche oltre i 45°C e si avvicinano ai 50°C all'ombra nelle giornate più estreme.
CLIMA
Il deserto di Tabernas è ben dotato di vegetazione. Piante come la lavanda di mare (Limonium insignis), che sono sull'orlo dell'estinzione, riescono a prosperare nell'ambiente arido del deserto. In inverno, il paesaggio del deserto si colora di bianco con la fioritura della linaria toadflax (Nigricans lange). L'Euzomodendron bourgeanum, un arbusto legnoso e perenne della famiglia delle crucifere, è una specie caratteristica del deserto di Tabernas. Si tratta di una pianta risalente al Giurassico.
FLORA
Taccola
Potrebbe sembrare che questo paesaggio aspro non sia in grado di ospitare molta fauna, ma lungo i bordi dei fiumi stagionali c'è ricchezza di vertebrati, soprattutto rettili e uccelli. I rettili più comuni sono i serpenti, le lucertole dalle zampe spinose e le lucertole ocellate. Nelle zone più umide dei letti dei fiumi secchi si possono osservare anfibi come rane di palude, rospi di mare e tartarughe. Tra i rapaci si annoverano l'aquila del Bonelli, il falco pellegrino, il gheppio, la taccola e il gufo reale. Tra gli uccelli troviamo tordi sasselli blu, passeri sasselli, culbianchi, il gheppio comune, la civetta e la martora.
FAUNA
FAUNA
Riccio algerino
Date le condizioni di aridità, i mammiferi sono meno comuni: circa 20 specie abitano il parco, la più importante delle quali è il riccio algerino. Essendo una specie nordafricana, questo è uno dei pochi luoghi, concentrati nella Spagna orientale, in cui si trova nella penisola iberica. Troviamo anche conigli, lepri e ghiri che forniscono abbondanti prede ai carnivori e ai rapaci della zona. Sono inoltre presenti esemplari di scorpioni gialli, tarantole e ragni vedova nera.
Giordania
“Indiana Jones e l’Ultima Crociata” (1989)
“C’era una Volta il West” (1968)
“Il Buono, il Brutto, il Cattivo” (1966)
“Per un Pugno di Dollari” (1964)
''I Quattro dell’apocalisse (1975)
Tabernas Film
Grazie per l'attenzione
Indiana Jones e l'ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade) è un film del 1989 diretto da Steven Spielberg, da una storia co-scritta dal produttore esecutivo George Lucas. È il terzo capitolo della serie di Indiana Jones, nonché sequel del film I predatori dell'arca perduta del 1981. Harrison Ford riprende il ruolo del protagonista, mentre Sean Connery interpreta suo padre.
Si tratta del primo film della cosiddetta trilogia del dollaro, interpretata da Clint Eastwood, che comprende anche Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966). Caposaldo del genere spaghetti western, viene erroneamente considerato il primo film del genere; in Europa, prima del 1964 erano già usciti diversi western di questo tipo, senza però riscontrare lo stesso successo. Remake non dichiarato di La sfida del samurai (Yojimbo) di Akira Kurosawa, per un pugno di dollari reinventò il genere western, ormai in declino, ridefinendone gli archetipi. La colonna sonora, che ebbe un grande successo anche sul mercato discografico, è celebre per il brano fischiato eseguito dal maestro Alessandro Alessandroni.
Il buono, il brutto e il cattivo è considerato uno dei migliori film western della storia del cinema. Il film racconta la storia di tre uomini privi di scrupoli e di ideali, Joe - il buono, Tuco - il brutto e Sentenza - il cattivo, che si ritrovano uniti da una difficile alleanza, alla ricerca di una fortuna in oro sepolta da un certo Bill Carson in un cimitero remoto.
Il film segue le avventure e i viaggi di quattro piccoli criminali nello Utah del 1873, tra cui il giocatore d'azzardo e truffatore Stubby Preston, la prostituta Bunny O'Neal, l'ubriacone Clem e un uomo disturbato mentalmente, di nome Bud, ossessionato dai morti. Il quartetto viaggia senza meta attraverso le Badlands dello Utah alla ricerca di cibo, acqua e persone da truffare, mentre sono perseguitati da un bandito messicano malvagio, di nome Chaco, che Stubby giura di vendicare dopo che il bandito ha aggredito Bunny.
C'era una volta il West è un film del 1968 diretto da Sergio Leone. È un western all'italiana prodotto dalla Paramount Pictures e interpretato da Charles Bronson, Claudia Cardinale, Henry Fonda e Jason Robards. La sceneggiatura venne scritta da Leone e Sergio Donati, da un soggetto ideato da Leone, Bernardo Bertolucci e Dario Argento. Il film è oggi considerato tra i migliori western mai realizzati.