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Gli effetti del fumo
Roberto Amodio
Created on November 7, 2024
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Transcript
il fumo e i suoi effetti
by Roberto amodio edoardo arpaia mattia del vecchio antonio moffa
indice
Introduzione Funzione dell'apparato respiratorio
Strutture principali
Presentazione del problema del fumoMalattie
Composizione della sigaretta
Composizione e danni di iqos e puff
Smettere di fumare e i suoi benefici
Interviste lungo il corso e grafici
Conclusioni finali
Il polmone destro è formato da tre lobi (superiore, medio e inferiore) separati da una fessura obliqua e da una orizzontale.
Il polmone sinistro è formato da due lobi (superiore e inferiore) separati da una fessura obliqua.
L'Apparato respiratorio
L’apparato respiratorio ha il compito principale di fornire ossigeno al corpo e rimuovere l’anidride carbonica prodotta come scarto del metabolismo cellulare. Il suo funzionamento si basa su una serie di strutture e processi che consentono lo scambio di gas tra l’ambiente esterno e il sangue.
STRUTTURE PRINCIPALI• Vie aeree superiori: comprendono il naso, la cavità nasale, la faringe e la laringe, e hanno il ruolo di filtrare, umidificare e riscaldare l’aria inalata. • Vie aeree inferiori: comprendono la trachea, i bronchi e i bronchioli, che conducono l’aria fino agli alveoli polmonari. • Polmoni: i due organi principali dell’apparato, all’interno dei quali si trovano gli alveoli, piccoli sacchi d’aria dove avviene lo scambio gassoso con il sangue. • Diaframma e muscoli intercostali: questi muscoli permettono la respirazione, ossia il movimento di ingresso e uscita dell’aria nei polmoni.
L'Apparato respiratorio
il problema del fumo
Il fumo rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello globale e ha effetti devastanti su vari organi e sistemi del corpo, in particolare sull’apparato respiratorio e cardiovascolare. Il fumo di tabacco, in particolare, è una causa nota o probabile di almeno 27 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive e altre patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie.
LE COMPONENTI DELLA SIGARETTA
Il fumo della sigaretta danneggia l’apparato respiratorio in vari modi, principalmente a causa delle numerose sostanze chimiche tossiche e cancerogene presenti nel fumo di tabacco, tra cui catrame, nicotina, monossido di carbonio, formaldeide, ammoniaca e metalli pesanti come il cadmio. Questi composti influiscono su diverse parti del sistema respiratorio, provocando danni a breve e lungo termine.
il problema del fumo
Irritazione e infiammazione delle vie aeree • Il fumo irrita le mucose delle vie respiratorie, causando infiammazione e gonfiore nella trachea, bronchi e bronchioli. Questo porta a una produzione eccessiva di muco, che può ostruire le vie aeree e causare sintomi come tosse cronica e difficoltà respiratorie. • Le sostanze chimiche del fumo stimolano una risposta infiammatoria continua che può diventare cronica, danneggiando i tessuti e indebolendo l’apparato respiratorio nel lungo periodo.
Cancro ai polmoni e ad altri organi dell’apparato respiratorio • Il fumo è la principale causa di cancro ai polmoni e contiene circa 70 sostanze cancerogene, che danneggiano il DNA delle cellule polmonari, favorendo lo sviluppo di cellule tumorali. • Oltre al cancro ai polmoni, il fumo aumenta il rischio di cancro alla laringe, alla faringe, alla trachea e alla bocca, con un impatto devastante sull’intero apparato respiratorio.
il problema del fumo
Danni agli alveoli polmonari • Il fumo di sigaretta causa la rottura delle pareti degli alveoli, distruggendo la struttura dei polmoni e riducendo la loro capacità di espandersi e contrarsi efficacemente. • Questo danno agli alveoli è irreversibile e porta alla perdita di elasticità polmonare, riducendo la capacità dei polmoni di trasferire ossigeno al sangue e di espellere l’anidride carbonica. La conseguenza è una ridotta capacità respiratoria che porta alla sensazione di “fiato corto” o dispnea. Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) • La BPCO è una malattia polmonare progressiva causata principalmente dal fumo e caratterizzata da una ridotta funzionalità respiratoria. Include la bronchite cronica e l’enfisema. • Bronchite cronica: il fumo provoca un’infiammazione cronica dei bronchi, con produzione eccessiva di muco che rende difficile respirare. • Enfisema: il fumo danneggia e distrugge gli alveoli (le piccole sacche d’aria nei polmoni dove avviene lo scambio di gas), riducendo la superficie disponibile per l’ossigenazione del sangue e causando difficoltà respiratorie permanenti.
Le puff e le iqos
come funzionano le puff
Le e-cig monouso generalmente hanno la forma compatta di una penna, dispongono di un serbatoio da 2ml di capacità e vengono pre-caricate con liquido fino a 20mg/ml ai sali di nicotina L’interno è costituito da una batteria, una resistenza, del cotone organico e un serbatoio con liquido pronto con o senza nicotina. La parte superiore è dotata di un’apertura dalla quale basta semplicemente aspirare poggiandovi le labbra per inalare il vapore, senza dover azionare alcun pulsante di accensione.
I DANNI CAUSATI DALLE PUFF
Il problema principale dei rischi correlati all'utilizzo delle puff è rappresentano dal contenuto del liquido delle sigarette elettroniche, anche senza nicotina. Esso può infatti contenere sostanze chimiche potenzialmente dannose come la glicerina, dal potere irritante, ma anche metalli pesanti come nichel, cadmio, cromo, argento, titanio, di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine, ma che certamente vengono prodotti dal surriscaldamento della batteria della puff. I rischi per la salute correlati all'uso delle e-cig, sigarette elettroniche monouso sono diversi, come l'infiammazione al cavo orale, la formazione di carie ai denti o la perdita degli stessi, e infiammazione gengivale. Possono comparire bronchiti, raucedini, mal di gola, e un peggioramento dei sintomi nei soggetti asmatici. L'uso delle e-cig, inoltre, non esclude il rischio di formazione di lesioni precancerose.
CAVO ORALE
POLMONI
PANCREAS
I DANNI CAUSATI DALLA IQOS... ...E IL SUO FUNZIONAMENTO
Secondo alcuni studi, il vapore generato dal riscaldamento dei prodotti a tabacco riscaldato, o iqos, contiene nicotina a entrazioni elevate e altre sostanze tossiche, ma a concentrazioni inferiori rispetto alle sigarette tradizionali. Tuttavia i risultati di altre ricerche sono giunti a conclusioni differenti. Possiamo affermare che il loro utilizzo crei dipendenza quanto la sigaretta comune, mentre il loro impatto potrebbe essere minore per quanto riguarda il fumo passivo. Non vi sono prove di una riduzione del rischio né per il cancro né per le malattie cardiovascolari con l’utilizzo dei prodotti a tabacco riscaldato rispetto alle sigarette tradizionali. invece i risultati di un recente studio, hanno mostrato che in esperimenti di laboratorio c’è un’associazione tra l’esposizione al fumo di questi prodotti e un aumento del rischio di trasformazione tumorale.
Dopo aver inserito il bastoncino nel dispositivo, il sistema si attiva automaticamente e una corrente elettrica passa attraverso la bobina del dispositivo. Questa corrente crea un campo magnetico che riscalda l'elemento riscaldante all'interno del bastoncino, che a sua volta riscalda il tabacco circostante. La tecnologia a induzione funziona a bassa temperatura, riscaldando il tabacco a poco meno di 350°C, senza combustione, senza fuoco, senza cenere e senza fumo. Il sistema produce un vapore contenente nicotina che rilascia il vero gusto del tabacco riscaldato.
SMETTERE DI FUMARE E I SUOI BENEFICI
Miglioramento della salute cardiovascolare: Smettere di fumare riduce il rischio di infarto, ictus e altre malattie cardiache. Dopo appena 24 ore senza fumare, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca iniziano a stabilizzarsi, mentre il rischio di infarto scende drasticamente nel giro di un anno.
Riduzione del rischio di malattie respiratorie: Il fumo causa infiammazione e danneggia i polmoni, portando a problemi come bronchite cronica e polmonite. Smettendo, si permette al sistema respiratorio di rigenerarsi, migliorando la capacità polmonare e riducendo il rischio di malattie come il cancro ai polmoni.
Miglioramento dell’aspetto fisico: Il fumo accelera l'invecchiamento della pelle e contribuisce a macchiare i denti. Smettendo, si può notare una pelle più luminosa, denti più bianchi e capelli più forti. Anche l’alito e l’odore dei vestiti miglioreranno sensibilmente.
Maggiore energia e resistenza: Senza la costante presenza di monossido di carbonio e altre tossine, l'ossigenazione del sangue migliora, portando più ossigeno ai muscoli e agli organi. Questo si traduce in più energia per svolgere attività quotidiane e sportive, riducendo la stanchezza.
Risparmio economico: Il costo delle sigarette può essere molto elevato. Smettere di fumare permette di risparmiare notevolmente nel tempo, con un impatto positivo sul budget personale e la possibilità di investire in altre attività o esperienze.
INTERVISTE LUNGO IL CORSO
Prendendo spunto dalle ricerche fin qui eseguite, abbiamo effettuato delle interviste lungo il corso di Salerno proponendo un questionario di 11 domande a delle persone alle quali avevamo chiesto preventivamente se fumassero sigarette o meno. Nel proporre il questionario, abbiamo scelto 5 persone tra uomini e donne, cercando, per quanto possibile, di selezionarle delle medesime fascie di età, ovvero:
- Ragazzi tra i 15 e i 20 anni;
- Giovani tra i 21 e i 35 anni;
- Adulti tra i 36 e oltre.
7 - Perché le piace fumare ? 8 - Lei è consapevole dei danni provocati dal fumo? 9 - Ha mai provato a smettere? 10 - Pensa di avere dei disturbi che potrebbero essere ricondotti al fumo? 11 - Sconsiglierebbe di fumare?
CONCLUSIONI INTERVISTE
Delle persone intervistate, in 4 hanno dichiarato di fumare da più di 15 anni e, ovviamente, sono le persone più anziane. Tutte le altre persone hanno dichiarato in modo etereogeneo di aver cominciato a fumare da più di 3 e 15 anni. Alla domanda a che età avevano cominciato a fumare, buona parte di loro (5) di loro hanno dichiarato di aver cominciato in età scolastica (14 - 18 anni), la persona più anziana (over 60) ha dichiarato di aver cominciato a fumare a meno di 14 anni, mentre nessuno degli intervistati ha dichiarato di aver cominciato dopo i 26 anni. La domanda successiva relativa al perchè avesse cominciato a fumare, larga parte degli intervistati hanno dichiarato di aver cominciato per curiosità o senza un motivo preciso (4 + 3). Nessuno ha dichiarato per averlo fatto per noia o momenti di depressione. A questo punto abbiamo chiesto dove avessero preso la prima sigaretta. La persona più anziana ha dichiarato di aver comprato il primo pacchetto di sigaretta da solo, visto che aveva cominciato a lavorare da giovanissimo: avere il pacchetto di sigaretta in tasca lo faceva sentire più grande! I restanti hanno dichiarato di averla chiesta ad un amico oppure l'ha presa dal pacchetto di sigarette dei genitori (4 + 4). Una sola persona ha dichiarato di averla chiesta direttamente ai genitori (una donna giovane). Quando è stato chiesto loro se fossero stati influenzati da altri nella decisione di fumare, 5 hanno ammesso di essere stati in qualche modo "influenzato" nella scelta, mentre 4 di loro non hanno saputo dare una risposta precisa. Quindi abbiamo chiesto cosa provassero nel fumare. 4 di loro hanno detto che fumare rilassa (effetto dell'ossido di carbonio, che diminuisce l'apporto di ossigeno al cervello generando uno stato di torpore), Altre risposte sono state trovare la concentrazione e, più semplicemente, per abitudine.
A questo punto abbiamo chiesto loro se fossero consapevoli dei danni alla salute che può provocare il fumo. In questo caso le risposte sono state più eterogenee. Dalla consapevolezza dei danni al non credere ai medici. 3 di loro si sono giustificati con il fatto che fumano poco. Alla domanda se avessero mai considerato di smettere di fumare, ben 4 di loro hanno affermato di non averlo ancora considerato. Inoltre, 2 di loro hanno ammesso di aver smesso, per poi ricominciare. Quando poi abbiamo chiesto se, secondo loro, soffrissero di qualche disturbo riconducibile al fumo, nessuno di loro ha dichiarato di direttamente di averne ma in 3 hanno affermato che potrebbero averne, mentre in due hanno risposto di non averne (i soggetti più giovani). Infine abbiamo chiesto se sconsigliassero di fumare ai giovani, ben 5 di loro hanno espresso dubbi in merito, mentre gli altri sarebbero propensi al farlo. Nessuno di loro ha detto di non sconsigliarlo. Concludendo, anche se l'esiguo campione non può essere considerato significativo, le interviste hanno evidenziato che si comincia a fumare durante l'età scolastica, tra i 14 e i 21 anni, e che difficilmente si comincia a fumare da adulti. Il campione intervistato ha dichiarato che ha cominciato senza un motivo preciso, per curiosità, per emulazione e per essere accettato in una comitiva. Quando poi è stato chiesto loro dove avessero preso la loro prima sigaretta, la quasi totalità hanno risposto che era stata chiesta ad un amico o presa di nascosto dal pacchetto dei genitori (quindi figli di fumatori o frequentanti amici e/o comitive con fumatori). Infatti, alla domanda se fossero stati influenzati da altri fumatori, in 5 hanno risposto "forse si", mentre in 4 hanno risposto di non esserne sicuri.
Infatti, recenti studi dell'OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) hanno evidenziato che i motivi principli che inducono a fumare negli adolescenti sono i seguenti:
- imitazione dei membri del gruppo di appartenenza e di modelli (genitori, opinion leader, insegnanti ecc.): i figli di fumatori e gli studenti di insegnanti fumatori hanno maggiore probabilità di diventare fumatori
- desiderio di diventare adulti: rito d'iniziazione all’adultità
- bisogno d’essere accettati e di non isolarsi: dire "No" al compagno o all'adulto può essere difficile per un adolescente
- curiosità, spesso alimentata da opinioni positive sul fumo che può creare aspettative (la sigaretta è rilassante, è stimolante, aiuta a ragionare meglio, non è sicuro che fa male, ecc.)
- bisogno di trasgredire: più frequente in figli di genitori autoritari
- Presenza di familiari fumatori
- Stile educativo familiare e atteggiamento dei genitori rispetto al fumo
- Coetanei, compagni e/o amici fumatori
- Insegnanti fumatori
- Coetanei con comportamenti a “rischio”
- Presenza di situazioni stressanti
RUOLO DELLA SCUOLA
Da quello che si evince dal campione di persone intervistate e da quanto è stato evidenziato in queste slide, il problema del tabagismo si manifesta molto frequentemente durante l'adolescenza, quando maggiormente si fa sentire l'esigenza di farsi accettare dagli altri, di far parte di un gruppo, di diventare "grande"! Ma questa è anche l'età durante la quale si è ancora a scuola e la propria personalità non è ancora ben definita e si può essere condizionati dal pensiero e dal comportamento altrui (sia adulti che coetanei). Pertanto, la scuola e gli insegnanti possono avere un ruolo importante nell'indirizzare il pensiero e l'opinione dei ragazzi, attuando interventi preventivi e di sensibilizzazione come:
- informare con maggiore frequenza sui danni del fumo (possibilmente tramite esperienze)
- rendere consapevoli che solo una minoranza di adulti fuma
- enfatizzare l’immagine positiva del non-fumatore rispetto a quella negativa del fumatore
- focalizzare il ruolo persuasivo di certe multinazionali, dei mass-media e della delinquenza organizzata (“non farti giocare”)
- Aumentare l’autostima, la resistenza ai condizionamenti e sviluppare le competenze di vita
- Fare esperienze di "educazione tra pari (peer-to-peer education)"
Grazie per la visione