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INQUINAMENTO MARINO

L’inquinamento marino è la contaminazione delle acque marine (oceani, mari e coste) con sostanze o materiali dannosi per l’ecosistema acquatico, la fauna e la flora marina, e anche per l’uomo. Questa contaminazione può essere causata da sostanze chimiche, scarichi fognari, fuoriuscite di petrolio e altre attività umane agenti inquinanti o disturbanti. Si stima che l’80% dell’inquinamento marino provenga dalla terraferma. Visto che il 70% della superficie terrestre è coperta da acqua, si tratta di un problema a scala globale che merita sempre più attenzione. L'inquinamento marino ha effetti negativi sulla biodiversità, altera gli equilibri naturali degli ecosistemi e può contaminare la catena alimentare, con conseguenze per la salute umana e per l’economia.

INTRODUZIONE

Cosa si intende per inquinamento delle acque?

Anche le acque degli oceani sono inquinate dai rumori, diversi studi hanno dimostrato come grandi navi, piattaforme petrolifere, turbine eoliche possono interrompere le comunicazioni tra animali, rendere più complessa la migrazione, la caccia e la riproduzione di specie marine.

Questo problema si verifica anche nei “bui” oceani. La luce penetra nella massa dell’acqua e può alterare il ritmo biologico delle creature marine compensando la riproduzione e il nutrimento. La luce artificiale può anche rendere più semplice ai predatori la cattura dei pesci.

Le perdite di petrolio possono avere dimensioni diverse. Durante il rifornimento di una nave possono verificarsi delle piccole perdite di petrolio in cui l’impatto è rilevante ma non eccessivo. Ma ci sono anche delle perdite maggiori ad esempio quando si rompono le tubature o si ribalta una petroliera o un’operazione di scavo finisce male. Il petrolio si può attaccare al piumaggio o alla pellicola delle creature che vivono in mare, oppure può contaminare le acque andando a danneggiare l’ecosistema marino nella zona.

La plastica è un materiale in grado di raggiungere i mari di tutto il mondo grazie ai suoi corsi, si stima che l’80% della plastica presente negli oceani venga trasportata fin lì da migliaia di fiumi sparsi in diverse aree di tutto il mondo, in modo particolare nel sud-est asiatico. Più abbondanti sono: sacchetti, cannucce e reti da pesca. Una volta che raggiungono il mare possono andare a danneggiare gli ecosistemi marini.

Riguarda l’inserimento di sostanze contaminanti nelle acque oceaniche, ognuna con un diverso impatto ambientale, come: pesticidi, fertilizzanti, detergenti, prodotti industriali ed erbicidi. I fertilizzanti, ad esempio, stimolano la crescita eccessiva di alghe portando all’eutrofizzazione (l’assenza di ossigeno in quella porzione di mare che elimina tutta la fauna e la flora marina presente).

INQUINAMENTO MARINO ACUSTICO

INQUINAMENTO MARINO LUMINOSO

INQUINAMENTO MARINO DA PLASTICHE

INQUINAMENTO MARINO DA PETROLIO

INQUINAMENTO MARINO CHIMICO

Le cause dell’inquinamento marino sono: 1)Plastica. La produzione di plastica è cresciuta negli ultimi anni di circa 20 tonnellate nel mondo, ma solo il 20% viene riciclata correttamente. Il resto finisce spesso in mare e si deposita nei fondali, danneggiando le specie marine. 2)Petrolio. Si tratta di una delle principali fonti di inquinamento idrico, che ha diverse volte causato dei disastri ambientali. Anche le imbarcazioni spesso contribuiscono ad inquinare le acque perché puliscono le loro cisterne in acqua e riversano, poi, tutto in mare. Le tecnologie, fortunatamente, permettono oggi di tenere sotto controllo la posizione delle navi e il loro eventuale scarico in mare di sostanze nocive. In questo modo si riduce il rischio di incidenti, e si sanziona anche chiunque riversi in mare sostanze tossiche.

CAUSE

3)Scarichi industriali. Gli scarti liquidi delle industrie dovrebbero essere sempre depurati, tuttavia questo non sempre accade. Nei paesi in via di sviluppo e privi di controllo, vengono scaricate illegalmente diverse sostanze in mare, quali solfati, metalli pesanti e solventi, con gravi rischi per la salute umana e per le specie marine. 4)Liquami fognari. Anche le sostanze biologiche contaminano i nostri mari. Gli scarichi riversati da corsi d’acqua interni del nostro territorio portano non solo al riversamento di liquami, ma anche di sostanze chimiche come detersivi e carta. 5)L’agricoltura. Un’altra causa dell’inquinamento marino sono i pesticidi e i fertilizzanti usati sulle piante, che attraverso l’irrigazione o la semplice pioggia, finiscono nelle falde e da lì nei corsi d’acqua. 6)La pesca. Anche i pescatori contribuiscono talvolta ad inquinare le acque perché perdono le reti in mare aperto o semplicemente gettano dalle barche quelle rotte. In esse restano intrappolati balene, delfini e altri mammiferi marini che soffocano fra atroci sofferenze. Pensate che solamente nel Mar Baltico finiscono ogni anno fino a 10 mila pezzi di reti di origine sconosciuta.

CAUSE

L’inquinamento del mare può essere ricondotto a due tipologie di fonti: - non puntuali - puntuali Le FONTI NON PUNTUALI sono quegli inquinanti che vengono prodotti da più sorgenti distribuite sul territorio: veicoli, allevamenti e industrie possono produrre sostanze inquinanti che possono essere accumulate in un corso d’acqua e trasportate in mare. Quindi si tratta dell’unione di tante piccole sorgenti. Le FONTI PUNTUALI, invece, provengono da una singola area, come accade per le fuoriuscite indesiderate di petrolio o di sostanze chimiche. Questo tipo di inquinamento può avere un impatto ambientale più grande di quello non puntuale anche se si tratta di eventi molto meno frequenti.

FONTI

CONSEGUENZE

EUTROFIZZAZIONE L'accumulo di nutrienti, porta alla proliferazione di alghe tossiche, creando zone morte dove l'ossigeno è insufficiente per sostenere la vita marina.

ECOSISTEMI COMPROMESSIL'inquinamento può alterare gli habitat marini, come barriere coralline, compromettendo la biodiversità.

DANNO ALLA FAUNA MARINAGli organismi marini, possono ingerire plastica o essere avvelenati da sostanze chimiche,portando alla morte o alla diminuzione delle popolazioni.

CONSEGUENZE

IMPATTO SULLA DIVERSITA' La perdita di habitat e l'estinzione di specie marine riducono la biodiversità, compromettendo la resilienza degli ecosistemi marini

IMPATTO SULLA SALUTE UMANA L'inquinamento marino può influenzare la catena alimentare, portando rischi per la salute umana, soprattutto attraverso il consumo di pesce contaminato.

CAMBIAMENTO CLIMATICOL'inquinamento degli oceani contribuisce al cambiamento climatico, poichè gli oceani assorbono CO2 e l'acidificazione marina influisce sugli ecosistemi

PERDITA ECONOMICASettori come la pesca e il turismo possono subire gravi perdite a causa dell'inquinamento, con impatti economici sulle comunità costiere.

L’inquinamento marino da materie plastiche danneggia ogni anno circa 100.000 tartarughe marine e 1.000.000 creature marine. CATTURE ACCIDENTALI Animali come: tartarughe, foche e uccelli rimangono intrappolati e finiscono per soffocare o annegare. È stato stimato che almeno 267 diverse specie animali abbiano subito la cattura accidentale da parte di rifiuti in plastica e oltre 400.000 mammiferi marini muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento da plastica negli oceani. Gli organismi marini rimangono intrappolati in attrezzature da pesca, reti, corde o materiali di imballaggio. Ad esempio, gli attrezzi da pesca sono costituiti da plastica non biodegradabile in cui molte diverse specie di coralli si aggrovigliano INGESTIONE Molti animali che vivono in mare ingeriscono rifiuti in plastica per errore perché spesso possono assomigliare alle loro prede. I rifiuti di plastica possono depositarsi permanentemente nel tratto digestivo di questi animali bloccando così il passaggio del cibo e provocando la morte per fame, infezione o per compressione gastrica. Nel 2008 è stato condotto uno studio nel quale è venuto fuori che dei 672 pesci catturati, il 35% aveva ingerito pezzi di plastica.

Effetti sugli animali

Ognuno può contribuire alla lotta contro l'inquinamento marino adottando comportamenti sostenibili

  • Convenzioni internazionali
  • Politiche locali
  • Collaborazioni regionali
  • Progetti di recupero su larga scala
  • Pulizia di coste e spiagge
  • Uso di tecnologie innovative

SOLUZIONI

Riduzione dell'inquinamento
  • Riduzione della plastica monouso
  • Riciclo e riuso dei materiali
  • Gestione dei rifiuti urbani e industriali
  • Controllo delle acque di scarico
Pulizia degli oceani
Leggi e accordi internazionali
Cambiamenti individuali

La composizione globale dei rifiuti marini varia a seconda della regione geografica e delle attività umane prevalenti, ma in generale si osservano alcune tendenze comuni

Composizione globale dei rifiuti marini

2)
1)

Domande interattive

5)
4)
3)
Maria Montessori

Grazie per l'attenzione!

"Rispettare il mare e il suo equilibrio ecologico è un passo fondamentale per creare cittadini consapevoli." "Il rispetto per tutte le forme di vita è il primo insegnamento che deve essere impartito ai bambini."

Installare impianti di trattamento per eliminare sostanze chimiche nocive prima che vengono riverstate nei mari.

  • Controllo delle acque di scarico

Migliorare le infrastrutture di smaltimento dei rifiuti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove gran parte dei rifiuti finisce direttamente nei fiumi e oceani.

  • Gestione dei rifiuti urbani e industriali

Implementare sistemi efficienti di raccolta differenziata e incentivare la produzione di materiali riciclati per ridurre il consumo di plastica.

  • Riciclo e riuso dei materiali
  • Riduzione della plastica monuso

Promuovere l'uso di alternative sostenibili alla plastica usa e getta, come carta, vetro o materiali biodegradabili. Alcuni paesi hanno già bandito oggetti come cannucce, sacchetti di plastica e posate monouso.

  • Ridurre il consumo di plastica:
Utilizzare borracce, borse riutilizzabili e contenitori in vetro o metallo al posto della plastica monouso.
  • Partecipare a eventi di pulizia:
Unirsi a iniziative locali o organizzare eventi di pulizia delle spiagge con amici e familiari.
  • Sostenere aziende sostenibili:
Fare acquisti consapevoli da aziende che utilizzano materiali riciclati o che hanno politiche a basso impatto ambientale.
  • Diffondere consapevolezza:
Parlare del problema e condividere informazioni attraverso i social media può ispirare altre persone ad agire.

Ognuno può contribuire alla lotta contro l'inquinamento marino adottando comportamenti sostenibili

Droni subacquei e barche autonome stanno rivoluziando la pulizia dei mari. Questi dispositivi possono raccogliere i rifiuti galleggianti o individuare aree ad alta densità di plastica.

  • Tecnologie innovative per la raccolta dei rifuti

Le campagne di pulizia organizzate da volonatri , ONG e governi locali sono fondamentali per prevenire che i rifuti nelle spiagge vengano trasportati dalle correnti marine.

  • Pulizia delle coste e spiaggie
  • Progetti di recupero su larga scelta

Iniziative come The Ocean Cleanup stanno svillupando tecnologie innovative per rimuovere i rifiuti delle acque, utilizzando barriere galleggianti che catturano la plastica.

Nell'Unione Europea il programma "Marine Strategy Framework Directive", adottato nel 2008, stabilisce un quadro per aiutare gli Stati membri a mantenere un buono stato ambientale delle acque marine.

Molti paesi stanno adottando leggi che limitano la produzione di plastica, incentivano riciclo e puniscono lo smaltimento illecito di rifiuti.

  • Collaborazione regionali
  • Politiche sociali
  • Convezioni internazionali

Accordi come la Convenzione di Londra sullo scarico dei rifiuti in mare o il Trattato delle Nazioni Unite per la protezione degli oceani sono importanti per regolamentare le attività che danneggiano l'ambiente marino.