La mia prima storia digitale

Il Segreto del Bosco di Ottavia

Il Segreto del Bosco di Ottavia

di Gabriella Tiranti

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ONCE UPON A TIME...

Nell'epoca dell'Impero Romano, alle porte di Roma, sorgeva una splendida villa di proprietà del nobile Ottavio Felice. Il Dominus era un uomo rispettato e saggio, che amava la sua terra e si prendeva cura dei suoi beni con grande dedizione. La villa si trovava al limite di un fitto bosco di querce, e nonostante fosse vicino alla città, la natura regnava sovrana. Gli schiamazzi degli uccelli, il fruscio delle foglie ei colori dei fiori riempivano l'aria di un'atmosfera Octavia Paolina, la giovane figlia di Octavius, aveva undici anni e adorava esplorare quei luoghi. Per lei, il bosco era un mondo incantato, popolato da misteriosi animali e piante che sembravano parlare.

ONCE UPON A TIME...

. Un giorno, mentre giocava vicino ai confini della villa, scoprì una piccola grotta nascosta tra le radici di una grande quercia. Spinta dalla curiosità, si avvicinò alla grotta e, con grande sorpresa, trovò dei frammenti di ceramica e dei piccoli oggetti metallici Tornata di corsa dal padre, gli mostrerà i reperti e raccontò della sua scoperta. Octavius, conoscendo l'importanza di quei ritrovamenti, chiamò uno storico amico, Marcus, un archeologo e studioso della storia di Roma, affinché esaminasse gli oggetti trovati da Paolina. Marcus arrivò la mattina seguente e, dopo aver osservato attentamente i reperti, si rivolse a Octavius ​​con occhi brillanti: “Questa è una scoperta straordinaria! Questi oggetti risalgono a secoli fa, probabilmente a un antico culto rurale.

ONCE UPON A TIME...

. Qui, nel bosco di querce, sorgeva un piccolo tempio dedicato agli spiriti della natura. I tuoi antenati veneravano gli dei in questo luogo sacro, ei loro spiriti sembrano ancora protegge Ottavia ascoltava con attenzione, rapita dalle parole dell'archeologo. “Papà,” disse con voce emozionata, “vuol dire che anche io posso proteggere questo bosco, come facevan Ottavio le posò una mano sulla spalla e rispose: “Sì, mia piccola Paolina. Proteggere la natura è il nostro compito, e noi siamo parte di questa storia antica. Queste querce, questi animali, fanno parte di ci Da quel giorno, Ottavia Paolina si impegnò a rispettare il bosco e insegnò agli altri bambini della villa l'importanza di preservare quel luogo speciale. Crebbe con l'amore per la natura e la consapevolezza che ogni albero e ogni fiore aveva una storia da raccontare. E così, grazie al ritrovamento di una piccola grotta e alla curiosità di una bambina, la villa di Octavius ​​Felix divenne un luogo di rispetto e di cura per la natura, in una simbiosi tra passato e presente che continuò a fiorire.

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Nuvole di parole

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