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SHOAH

Lavoro di Ludovico D'orsi

INDICE

INTRODUZIONE

PROCESSO DELLA SHOAH

I VARI CAMPI

LE LEGGI RAZZIALI
  1. IN GERMANIA
  2. IN ITALIA

La Shoah è uno degli eventi più tragici e sconvolgenti della storia moderna. Il termine "Shoah", di origine ebraica, significa "catastrofe" o "distruzione" e si riferisce allo sterminio sistematico di circa sei milioni di ebrei da parte del regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo genocidio fu il risultato di un piano deliberato e organizzato, ideato da Adolf Hitler e dai suoi collaboratori, che mirava a cancellare la popolazione ebraica d'Europa.L'Olocausto non colpì soltanto gli ebrei: milioni di altre persone furono perseguitate e uccise a causa della loro etnia, disabilità, orientamento sessuale o idee politiche. Tuttavia, la Shoah rappresenta un caso unico per la sua crudeltà organizzata, l'ideologia razzista alla base e la ferocia con cui i nazisti cercarono di annientare un intero popolo. Le atrocità avvennero nei campi di concentramento e di sterminio, nei ghetti e in numerosi luoghi di esecuzione di massa.

INTRODUZIONE

1. Ascesa al potere di Hitler e leggi discriminatorie Adolf Hitler diventa Cancelliere della Germania. Sin dai primi giorni, il regime nazista inizia a promuovere la visione razzista che considera gli ebrei come "nemici del popolo tedesco". Leggi di Norimberga : Queste leggi sanciscono la discriminazione formale e legale degli ebrei, privandoli della cittadinanza tedesca e proibendo i matrimoni misti tra ebrei e "ariani". Esclusione dalla vita pubblica e professionale : Gli ebrei vengono progressivamente esclusi da professioni come l'insegnamento, la medicina, il diritto e le arti. 2. Ghettizzazione Ghettizzazione degli ebrei : il regime nazista inizia a creare ghetti in diverse città polacche e dell'Europa orientale, dove gli ebrei sono costretti a vivere in condizioni di estrema povertà. Privazione dei diritti civili e dei beni : Gli ebrei vengono privati ​​di ogni proprietà e diritti civili, con lo scopo di isolarli e privarli di qualsiasi sostegno economico. 3. Inizio delle deportazioni Deportazioni dai ghetti : gli ebrei vengono deportati dai ghetti verso campi di concentramento e di sterminio. 4. Sterminio di massa nei campi Campi di sterminio : Vengono costruiti campi di sterminio appositamente progettati per l'annientamento degli ebrei, come Auschwitz-Birkenau.I prigionieri vengono uccisi in diversi modi ma soprattutto tramite camere a gas. Condizioni disumane nei campi di concentrazione : Nei campi di concentrazione e nei campi di lavoro, i prigionieri sono costretti a vivere in condizioni terribili, esposti a fame, malattie, lavoro forzato e violenze continue.

PROCESSO DELLA SHOAH

Le prime leggi razziali furono promulgate nel 1935 da Hitler con l’obiettivo di preservare la "purezza" della popolazione tedesca. La prima di queste norme colpiva le persone con malattie genetiche, impedendo loro di avere figli, mentre la seconda legge, conosciuta anche come Legge di Norimberga, proibiva i matrimoni tra ebrei e ariani e vietava ai cittadini ariani di avere domestici ebrei. A queste forme di discriminazione "legale" si aggiunse una crescente emarginazione sociale. Nel 1938 Hitler ordinò alle SS di scatenare una violenta azione di vendetta contro la comunità ebraica. Questa notte passò alla storia come la "Notte dei Cristalli": migliaia di negozi, abitazioni e luoghi di culto ebraici furono distrutti. Oltre al danno subito dalle devastazioni, gli ebrei furono costretti a pagare personalmente per la riparazione dei beni danneggiati e a svendere le loro attività a prezzi inadeguati. Dopo questi eventi tragici, molti ebrei tentarono di fuggire dalla Germania, ma il governo del Reich impose una tassa di trasferimento così elevata che solo pochi potevano permetterselo. In questi campi, insieme agli ebrei, vennero deportati comunisti, rom, omosessuali, disabili e persone con disturbi mentali, tutti sottoposti agli esperimenti e alle atrocità del regime nazista.

LEGGI RAZIALI: IN GERMANIA

Il Regio Decreto Legge n. 1390 del 5 settembre 1938 impose il divieto di ingresso di bambini e insegnanti ebrei nelle scuole d'Italia. Lo stesso giorno, tutti gli ebrei stranieri entrati in Italia dopo il 1° gennaio 1919 avrebbero dovuto lasciare il territorio nazionale. Più di tremila ebrei in Italia furono privati ​​dei loro diritti di cittadini con l'introduzione del Regio Decreto Legge n. 1728 del 17 novembre 1938. Gli ebrei furono obbligati a iscriversi in appositi registri e furono esclusi dal servizio militare. Inoltre, furono privati ​​della possibilità di sposare cittadini "di razza ariana". Gli ebrei non potevano più fungere da tutori o curatori per minori non ebrei o anche come collaboratori domestici per persone di origine ariana. Il regime fascista introdusse anche misure di saccheggio dei beni appartenenti alle famiglie ebraiche. Dopo le leggi razziali, fu proibito agli ebrei di: - possedere o dirigere aziende legate alla difesa dello Stato; - ricoprire la carica di imprenditore, dirigente o qualsiasi carica amministrativa in aziende con più di 100 dipendenti; - possedere terreni con un valore catastale superiore alle 5.000 lire o fabbricati il ​​cui valore superasse le 20.000 lire. Anche nel mondo del lavoro, la discriminazione era molto pesante. Gli ebrei non erano ammessi alla carriera né nei servizi pubblici civili o militari, né nei servizi pubblici a livello comunale, né nelle professioni comunali, né nelle banche di importanza nazionale, né nelle assicurazioni. Alcune persone appartenenti alla "razza ebraica" riuscirono a eludere queste sbarre, tra cui alcuni veterani decorati per atti di valore militare durante le guerre del XX secolo, nonché le loro famiglie e alcune vittime del nazismo.

LEGGI RAZIALI IN ITALIA

I VARI CAMPI