PROBLEMATICHE OCULARI NEI PAESI DEL TERZO MONDO
DELIA BONELLI,SOFIA LETIZIA,DANIELE SULCE
Nel mondo si stima che ci siano 285 milioni fra ciechi e ipovedenti di tutte le età. Le cause di questo fenomeno sono tuttavia molto diverse a seconda che ci si riferisca ai paesi maggiormente industrializzati piuttosto che ai paesi poveri. È interessante osservare come l’alimentazione rappresenti un costante fattore di rischio. Ancora oggi, seppur meno che in passato, la carenza di vitamina A è causa di perdita della vista nei bambini che soffrono di malnutrizione.
Per comprendere meglio la realtà nel mondo d’oggi, abbiamo intervistato il Dott. Angi oculista e presidente di CBM italia, ONG che da sempre opera nelle aree più disagiate.
“La prima causa di cecità nel mondo” - ci spiega il Dott.Angi - “è ancora la cataratta, e questo accade per la mancanza sia di strutture sanitarie adeguate che di personale sanitario formato. Sorprende anche sapere che la prima causa di ipovisione è la mancanza di correzione dei vizi refrattivi quali ipermetropia, miopia e astigmatismo. Questo accade per le difficoltà oggettive nel fare diagnosi e per la difficoltà nel reperire gli occhiali che sarebbero necessari per la correzione dei difetti”.
tracoma
(La malattia si sviluppa dove c’è mancanza di acqua, scarsa igiene e invasioni di mosche)
Il tracoma è un’infezione batterica altamente contagiosa simile alla congiuntivite e si può facilmente curare.
Ma se non si interviene in tempo, le ripetute infezioni creano cicatrici all’interno della palpebra. A questo punto le ciglia si rivoltano all’interno dell’occhio graffiandone la superficie.
L’infezione da tracoma si trasmette attraverso il contatto con le mosche e il contatto diretto con le mani, i vestiti o la biancheria; per questo motivo, le donne e i bambini sono maggiormente colpiti dalla malattia.
COME SI CURA?
Antibiotici Le compresse di Zithromax, donate dalla compagnia farmaceutica Pfizer, vengono utilizzate per curare l'infezione del tracoma. La cura viene di solito ripetuta ogni anno per tre o più anni. Chirurgia Nei casi più gravi, è necessario l’intervento chirurgico per impedire che queste graffino la superficie dell’occhio, e fermare il ciclo di ripetute infezioni. Pulizia e igiene Le comunità sono incoraggiate a cambiare i comportamenti che possano metterle a rischio di contrarre il tracoma e vengono educate all’importanza della pulizia del viso, dell’igiene e dei servizi igienici.
CASO CLINiCO
Diagnosi: concludiamo un caso di cicatricialtracoma in presenza di reperti clinici tipici con una malattia dell'occhio secco dovuta principalmente a tracoma e disfunzione della ghiandola di meibomio complicata da ulcera corneale.Interventi terapeutici: il paziente è stato gestito con impacchi caldi, igiene delle palpebre e massaggio con applicazione di sostituti lacrimali topici privi di conservanti. Abbiamo anche insistito sulla pulizia del viso e sul controllo ambientale per evitare reinfezioni. Dopo quattro mesi, il paziente è stato programmato per una cheratoplastica combinata con un intervento di cataratta, ma si è rifiutato di sottoporsi a qualsiasi procedura chirurgica.Follow-up ed esito degli interventi: dopo quattro mesi, abbiamo notato un significativo sollievo dei sintomi con miglioramento del tempo di rottura lacrimale (TBUT) e disparizione della colorazione corneale con ulcera corneale persistente. In questo caso, il paziente è stato programmato per una cheratoplastica combinata con un intervento di cataratta, ma ha rifiutato di sottoporsi a qualsiasi procedura chirurgica. Il Marocco è riuscito a raggiungere gli obiettivi di eliminazione ed è passato alla fase di sorveglianza, ma i medici devono ancora affrontare diversi aspetti di questa malattia infettiva. Il nostro paziente aveva uno stadio cronico di tracoma secondario a episodi ricorrenti di infezione attiva. Abbiamo scoperto che la chirurgia delle palpebre era di fondamentale importanza per prevenire
infezione oculare trasmissibile da mosche tabanidi comunemente trovate nella zona dell'africa centrale questa infezione colpsice l'occhio con parassiti(vermicelli) lunghi circa 35-40mm sottocutanei nella zona congiuntivale inferiore
LOIASI
I parassiti agiscono in maniera asintomatica poichè non presentandosi sintomi come infriammazioni o irritazioni fino ad una totale crescita del parassita la rimozione di questo viene sempre fatta molto tardi rispetto alla sua reale apparizione aumentando di molto il rischio di un'infezione alla fine della crescita del parassita il dolore può essere una semplice infiammazione fino ad arrivare a forte dolore e febbre con offuscazione della vista,congiuntivite e abbondante lacrimazione.
COME SI CURA
l'unica soluzione per la rimozione di questo batterio è tramite intervento chirurgico dove prima viene anestetizzato l'occhio poi viene catturato il batterio che verrà successivamente addormentato e poi rimosso e post intervento in base alla gravità dell'infiammazione verrà prescritto un collirio/pomata continuando con le visite post-intervento.
CASO CLINiCO
Individuata, per la prima volta in Abruzzo, una malattia rara dovuta a un parassita presente nell’Africa subsahariana. Il paziente è un ragazzo nigeriano di 27 anni, da alcuni mesi nel capoluogo regionale. Non correva pericoli particolari (la malattia non è contagiosa) ma viene tenuto sotto osservazione. Tuttavia, per evitare potenziali, gravi sviluppi della ‘patologia (tra cui l’encefalopatia) gli specialisti hanno predisposto un programma terapeutico da avviare con farmaci specifici. Il giovane è stato sottoposto a più visite oculistiche, senza alcun esito, e successivamente a una fitta serie di esami effettuati dal laboratorio analisi
GLAUCOMA
Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva che colpisce il nervo ottico e che può portare alla perdita della vista.
E' una malattia causata dall’aumento della pressione interna dell’occhio e dalla morte delle cellule ganglionari retiniche. La conseguente perdita delle fibre del nervo ottico impedisce il trasferimento delle immagini dalla retina al sistema visivo e porta progressivamente alla cecità.
SINTOMI
Il glaucoma non dà sintomi se non in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Se viene scoperto in tempo, la cecità può essere evitata.
Un danno al nervo ottico si manifesta con una perdita del campo visivo che inizia nelle zone periferiche coinvolgendo progressivamente le parti centrali del campo visivo, compromettendo notevolmente la vista.
COME SI CURA?
Il glaucoma si cura in prima battuta con l’uso di colliri che abbassano la pressione oculare. Chi è malato necessita di controlli periodici con esami approfonditi e completi. La malattia può peggiorare senza dare sintomi. Una volta che il glaucoma ha danneggiato il nervo ottico, il danno non è più reversibile. Quando la terapia medica con colliri si dimostra insufficiente per fermare il declino del campo visivo, è necessaria un’operazione chirurgica per controllare la pressione oculare e preservare il residuo visivo.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
PROBLEMATICHE OCULARI
Sofiaelena Letizia
Created on November 6, 2024
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PROBLEMATICHE OCULARI NEI PAESI DEL TERZO MONDO
DELIA BONELLI,SOFIA LETIZIA,DANIELE SULCE
Nel mondo si stima che ci siano 285 milioni fra ciechi e ipovedenti di tutte le età. Le cause di questo fenomeno sono tuttavia molto diverse a seconda che ci si riferisca ai paesi maggiormente industrializzati piuttosto che ai paesi poveri. È interessante osservare come l’alimentazione rappresenti un costante fattore di rischio. Ancora oggi, seppur meno che in passato, la carenza di vitamina A è causa di perdita della vista nei bambini che soffrono di malnutrizione.
Per comprendere meglio la realtà nel mondo d’oggi, abbiamo intervistato il Dott. Angi oculista e presidente di CBM italia, ONG che da sempre opera nelle aree più disagiate.
“La prima causa di cecità nel mondo” - ci spiega il Dott.Angi - “è ancora la cataratta, e questo accade per la mancanza sia di strutture sanitarie adeguate che di personale sanitario formato. Sorprende anche sapere che la prima causa di ipovisione è la mancanza di correzione dei vizi refrattivi quali ipermetropia, miopia e astigmatismo. Questo accade per le difficoltà oggettive nel fare diagnosi e per la difficoltà nel reperire gli occhiali che sarebbero necessari per la correzione dei difetti”.
tracoma
(La malattia si sviluppa dove c’è mancanza di acqua, scarsa igiene e invasioni di mosche)
Il tracoma è un’infezione batterica altamente contagiosa simile alla congiuntivite e si può facilmente curare. Ma se non si interviene in tempo, le ripetute infezioni creano cicatrici all’interno della palpebra. A questo punto le ciglia si rivoltano all’interno dell’occhio graffiandone la superficie.
L’infezione da tracoma si trasmette attraverso il contatto con le mosche e il contatto diretto con le mani, i vestiti o la biancheria; per questo motivo, le donne e i bambini sono maggiormente colpiti dalla malattia.
COME SI CURA?
Antibiotici Le compresse di Zithromax, donate dalla compagnia farmaceutica Pfizer, vengono utilizzate per curare l'infezione del tracoma. La cura viene di solito ripetuta ogni anno per tre o più anni. Chirurgia Nei casi più gravi, è necessario l’intervento chirurgico per impedire che queste graffino la superficie dell’occhio, e fermare il ciclo di ripetute infezioni. Pulizia e igiene Le comunità sono incoraggiate a cambiare i comportamenti che possano metterle a rischio di contrarre il tracoma e vengono educate all’importanza della pulizia del viso, dell’igiene e dei servizi igienici.
CASO CLINiCO
Diagnosi: concludiamo un caso di cicatricialtracoma in presenza di reperti clinici tipici con una malattia dell'occhio secco dovuta principalmente a tracoma e disfunzione della ghiandola di meibomio complicata da ulcera corneale.Interventi terapeutici: il paziente è stato gestito con impacchi caldi, igiene delle palpebre e massaggio con applicazione di sostituti lacrimali topici privi di conservanti. Abbiamo anche insistito sulla pulizia del viso e sul controllo ambientale per evitare reinfezioni. Dopo quattro mesi, il paziente è stato programmato per una cheratoplastica combinata con un intervento di cataratta, ma si è rifiutato di sottoporsi a qualsiasi procedura chirurgica.Follow-up ed esito degli interventi: dopo quattro mesi, abbiamo notato un significativo sollievo dei sintomi con miglioramento del tempo di rottura lacrimale (TBUT) e disparizione della colorazione corneale con ulcera corneale persistente. In questo caso, il paziente è stato programmato per una cheratoplastica combinata con un intervento di cataratta, ma ha rifiutato di sottoporsi a qualsiasi procedura chirurgica. Il Marocco è riuscito a raggiungere gli obiettivi di eliminazione ed è passato alla fase di sorveglianza, ma i medici devono ancora affrontare diversi aspetti di questa malattia infettiva. Il nostro paziente aveva uno stadio cronico di tracoma secondario a episodi ricorrenti di infezione attiva. Abbiamo scoperto che la chirurgia delle palpebre era di fondamentale importanza per prevenire
infezione oculare trasmissibile da mosche tabanidi comunemente trovate nella zona dell'africa centrale questa infezione colpsice l'occhio con parassiti(vermicelli) lunghi circa 35-40mm sottocutanei nella zona congiuntivale inferiore
LOIASI
I parassiti agiscono in maniera asintomatica poichè non presentandosi sintomi come infriammazioni o irritazioni fino ad una totale crescita del parassita la rimozione di questo viene sempre fatta molto tardi rispetto alla sua reale apparizione aumentando di molto il rischio di un'infezione alla fine della crescita del parassita il dolore può essere una semplice infiammazione fino ad arrivare a forte dolore e febbre con offuscazione della vista,congiuntivite e abbondante lacrimazione.
COME SI CURA
l'unica soluzione per la rimozione di questo batterio è tramite intervento chirurgico dove prima viene anestetizzato l'occhio poi viene catturato il batterio che verrà successivamente addormentato e poi rimosso e post intervento in base alla gravità dell'infiammazione verrà prescritto un collirio/pomata continuando con le visite post-intervento.
CASO CLINiCO
Individuata, per la prima volta in Abruzzo, una malattia rara dovuta a un parassita presente nell’Africa subsahariana. Il paziente è un ragazzo nigeriano di 27 anni, da alcuni mesi nel capoluogo regionale. Non correva pericoli particolari (la malattia non è contagiosa) ma viene tenuto sotto osservazione. Tuttavia, per evitare potenziali, gravi sviluppi della ‘patologia (tra cui l’encefalopatia) gli specialisti hanno predisposto un programma terapeutico da avviare con farmaci specifici. Il giovane è stato sottoposto a più visite oculistiche, senza alcun esito, e successivamente a una fitta serie di esami effettuati dal laboratorio analisi
GLAUCOMA
Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva che colpisce il nervo ottico e che può portare alla perdita della vista.
E' una malattia causata dall’aumento della pressione interna dell’occhio e dalla morte delle cellule ganglionari retiniche. La conseguente perdita delle fibre del nervo ottico impedisce il trasferimento delle immagini dalla retina al sistema visivo e porta progressivamente alla cecità.
SINTOMI
Il glaucoma non dà sintomi se non in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Se viene scoperto in tempo, la cecità può essere evitata.
Un danno al nervo ottico si manifesta con una perdita del campo visivo che inizia nelle zone periferiche coinvolgendo progressivamente le parti centrali del campo visivo, compromettendo notevolmente la vista.
COME SI CURA?
Il glaucoma si cura in prima battuta con l’uso di colliri che abbassano la pressione oculare. Chi è malato necessita di controlli periodici con esami approfonditi e completi. La malattia può peggiorare senza dare sintomi. Una volta che il glaucoma ha danneggiato il nervo ottico, il danno non è più reversibile. Quando la terapia medica con colliri si dimostra insufficiente per fermare il declino del campo visivo, è necessaria un’operazione chirurgica per controllare la pressione oculare e preservare il residuo visivo.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE