I moti liberali
sara.marandola
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Transcript
I moti del 1820, del 1830 e del 1848 sono periodi importanti della storia europea, per la conquista:
- di libertà civili
- indipendenza nazionale
- in alcuni casi la formazione di Stati unificati.
Anche se i monarchi volevano mantenere il controllo assoluto, molti popoli europei non erano contenti. Nascono movimenti nazionalisti, che volevano l’indipendenza per il loro popolo.
La Santa Alleanza (Russia, Prussia e Austria)
- per proteggersi e aiutarsi in caso di rivoluzioni nei loro Paesi
- per mantenere l'ordine e combattere ogni forma di liberalismo
Dopo il Congresso, molti monarchi che erano stati deposti da Napoleone sono tornati al potere, cercarono di riprendere il controllo, limitando le libertà individuali e il desiderio di democrazia.
Negli anni successivi, ci furono diverse rivolte in Europa, chiamate moti del 1820 e moti del 1830. Molte di queste rivolte furono schiacciate dalle forze monarchiche, ma segnarono l'inizio di una grande spinta verso i diritti civili e l'unità nazionale, specialmente in Italia e Germania.
II governi autoritari, dopo il Congresso di Vienna, proibirono:
- i movimenti di dissenso
- la stampa liberale
- le associazioni politiche
I moti liberali 1820/23
I moti del 1830-1831 furono ispirati dalla Rivoluzione di Luglio in Francia, dove il popolo francese aveva rovesciato il re Carlo X. Anche questa volta, società segrete come la Carboneria e altre organizzazioni liberali furono molto attive in Italia e in altri Paesi.
Moti del 1830-1831: carbonari e liberali in azione
Si ha il culmine delle rivolte europee. Scoppiarono rivolte contemporaneamente in molti Paesi europei, spinte dagli ideali di libertà, democrazia e indipendenza nazionale. La massoneria giocò un ruolo importante in questo periodo, sostenendo leader e intellettuali impegnati nei movimenti liberali.
Moti del 1848
Gli affiliati alla Carboneria si chiamavano carbonari e agivano in segreto per evitare la repressione dei governi assolutisti. Il loro obiettivo era ottenere costituzioni liberali e, nel caso dell’Italia, l’indipendenza dal dominio straniero. Regno delle Due Sicilie: Nel 1820, in Italia meridionale (Napoli e Sicilia), i carbonari organizzarono una rivolta per ottenere una costituzione dal re Ferdinando I. Il re, spaventato dalle insurrezioni, concesse una costituzione, ma poco dopo chiese l’intervento dell’Austria, che inviò l’esercito e restaurò l’assolutismo. Piemonte: Anche in Piemonte la Carboneria e altre società segrete spinsero per una costituzione. I carbonari convinsero alcuni militari a ribellarsi contro il re, ma anche qui l’Austria intervenne e sconfisse i ribelli.
In Italia si diffonde la Carboneria.In questa associazione segreta mancava un'organizzazione centrale e un programma unitario, per questo era difficile coinvolgere il popolo.
I borghesi dovevano giurare di non rilevare l'esistenza e gli obbiettivi della società.La riservatezza serviva per proteggere la società dalle spie della polizia.
In Francia, il re Luigi Filippo fu costretto a fuggire e fu proclamata la Seconda Repubblica. I francesi scrissero una nuova costituzione repubblicana e concessero il diritto di voto a molti cittadini.
Anche nell'Impero Austriaco ci furono rivolte, specialmente in Ungheria, dove i patrioti volevano l’indipendenza. L’Impero Austriaco, aiutato dalla Russia, riuscì però a reprimere la ribellione.
IL QUADRO RITRAE QUESTO EPISODIO:Il nuovo re Carlo X di Borbone, succeduto al padre Luigi XVIII, limita i diritti sanciti dalla Costituzione ed elimina la libertà di stampa, mandando così su tutte le furie la popolazione parigina. Non riuscendo a sedare la rivolta, Carlo X lascia la città e il suo posto viene dato a Luigi Filippo d’Orléans, giovane di famiglia nobile ma di idee filoborghesi. Il nuovo sovrano è il primo a farsi nominare non più «Re di Francia per grazia di Dio» ma «Re dei Francesi per volontà della Nazione».
In Italia, i moti del 1848 furono guidati da importanti figure come Giuseppe Mazzini e Carlo Alberto di Savoia, influenzati sia dalla Carboneria che dalla massoneria. A Milano, le Cinque Giornate di Milano videro il popolo ribellarsi e cacciare temporaneamente le truppe austriache. Il re Carlo Alberto di Savoia, che sperava di liberare il Nord Italia dagli austriaci, dichiarò guerra all'Austria, ma fu sconfitto.
I moti del 1820-1821 furono repressi, ma ebbero un ruolo importante nel diffondere gli ideali di libertà e di lotta contro le potenze assolutiste. Anche se fallirono, dimostrarono la volontà dei popoli europei di ottenere maggiori diritti.
I borghesi liberali sono costretti a organizzarsi in clandestinità, cioè in società segrete. Obiettivi:- raggiungere la libertà politica
- combattere i privilegi della nobiltà
I moti del 1830-1831 furono anch'essi repressi. Tuttavia, l’influenza delle società segrete e dei carbonari restava forte, continuando a trasmettere i valori di libertà e indipendenza.
Una delle società segrete è la Massoneria.Il termine deriva dal francese muratore, nel senso di colui che deve ricostruire una nuova società. Obbiettivo: lottare contro l'assolutismo in favore della libertà e del progresso.
CIRO MENOTTI Italia centrale (Modena, Bologna, Marche)I carbonari organizzarono ribellioni per ottenere libertà e indipendenza dal dominio austriaco. A Modena, un importante carbonaro, Ciro Menotti, cercò di convincere il duca di Modena a guidare un movimento di indipendenza, ma fu arrestato e giustiziato. Anche in Emilia-Romagna e nelle Marche scoppiarono insurrezioni, che però furono soffocate dagli austriaci.
I MOTI IN BELGIO In Belgio, invece, la rivoluzione del 1830 ebbe successo. I belgi si ribellarono contro il dominio olandese e riuscirono a ottenere l'indipendenza, formando un nuovo Stato.
In Germania, dove molti volevano unificare i vari Stati tedeschi, si riunì il Parlamento di Francoforte per creare una costituzione comune. Tuttavia, gli Stati tedeschi non trovarono un accordo, e il progetto di unificazione fallì.