leopardi/shopenhauer
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Transcript
Michela Maggetti 5°O
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schopenhauer e leopardi
Il pessimismo tra ascesi e impegno
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Analizziamo più nello specifico...
Francesco de Sanctis 1817-1883
Lo storico della letteratura italiana Francesco de Sanctis scrive nel 1858 un saggio intitolato "Shopenhauer e Leopardi"
In questo saggio mise in evidenza analogie e differenze tra i sue personaggi.
Egli sottolinea come mentre Leopardi non lesse le teorie del filosofo Shopenhauer, quest'ultimo invece conosceva molto bene il poeta e ne ammirò il tentativo di dare una voce al dolore.Un tema in comune fu la teoria del piacere come cessazione del dolore.
Di conseguenza, i temi in comune e non tra i due autori...
- la natura;
- la vita;
- il pessimismo cosmico.
Sul pessimismo cosmico
Sulla vita
leopardi
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Poeta, 1798 (Recanati) 1837 (Napoli)
giacomo
#0120
Canalogie e differenze con Scopenhauer
Sulla natura
Giacomo Leopardi
Sul pessimismo cosmico
Sulla vita
Sulla natura
Filosofo, Danzica (1788), Francoforte (1860)
Arthur Schopenhauer
shopenhauer
arthur
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Grazie per l'attenzione!
La Natura assume una valenza simile a quella che per Schopenhauer è la volontà ("wille"), la forza insita in tutti i viventi, che perpetua la specie ma anche la sofferenza.
"La natura non si cura del destino del singolo uomo"
-Dialogo della Natura e di un Islandese
Prima fase: in un primo momento della sua vita, Leopardi definisce (nel suo pessimismo storico) la Natura come benigna, che ha creato l'uomo felice. La ragione è invece la causa dei mali dell'uomo, perchè distrugge i sogni e le belle illusioni della vita. Cambierà poi prospettiva nel suo pessimismo cosmico, nel quale dà alla Natura un'immagine più distorta, definendola matrigna e crudele.
A differenza del filosofo Shopenhauer, Leopardi ritiene che il cammino verso la salvezza sia raggiungibile attraverso la solidarietà tra tutti gli uomini. Questo "impegno appassionato" è caratteristico del suo periodo che vedeva il contrapporsi tra la tradizione liberale e democrtica dell'europa e la rassegnazione orientale.
"La vita è un pendolo tra noia e dolore"
Per Leopardi la vita umana è un pendolo che oscilla tra noia e dolore: ciò che viene desiderato ma non raggiunto, crea frustrazione e dolore, invece quando viene realizzato esso annoia ed è necessario desiderare qualcos'altro.
La Natura segue solo il suo scopo conservativo, un meccanismo utile solo per creare l'uomo con lo scopo di farlo soffrire e di illuderlo della ricerca di una felicità che non potrà mai raggiungere.
L'infelicità risiede nella vita stessa dell'uomo
Teoria in opposizione al pessimismo storico.
L'uomo è destinato a soffrire per l'intera durata della sua esistenza, esistenza in cui la natura non è più benigna ma fredda e indifferente dinanzi ai mali dgli uomini.
Mentre per Leopardi la salvezza si raggiunge con la collaborazione tra tutti gli uomini, per Schopenhauer questo cammino è elitario e assolutamente individuale. Inoltre per il filofofo, la felicità è raggiungibile tramite l'arte, che porta alla libertà e dunque ad un'"ascesi", ovvero l'annullamento della volontà e la rinuncia all'impegno.
"La vita è un pendolo tra noia e dolore"
Come Leopardi, il filosofo definisce la vita come un'oscillare continuo tra la sofferenza e la noia, ma c'è una differenza notevole per quanto riguarda il cammino verso la salvezza.
-Il mondo come volontà e rappresentazione
"La natura è ottenuta dall'individuo quando desiderava, rimane glacialmente indifferente difronte alla distruzione dell'individuo"
Schopenhauer e Leopardi sembrano pensare della natura la stessa cosa, ovvero una matrigna crudele che crea l'uomo solo per farlo soffrire e rimane indifferente a questa sua sofferenza.
La volontà
L'analisi pessimistica di Shopenhauer lo porta alla conclusione che i desideri emotivi, fisici e sessuali, che presto perdono ogni piacere dopo essere stati assecondati, e infine divengono insufficienti per una piena felicità, non potranno mai essere pienamente soddisfatti e quindi andrebbero limitati, se si vuole vivere sereni. La condizione umana è completamente insoddisfacente, in ultima analisi, e quindi estremamente dolorosa.