Presentazione Giornale
Sofia Caringella
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Transcript
08/11/2024
Il PATRIARCATO
Lavoro di Caringella Sofia, Di Liello Benedetta, Di Stasi Francesca, Marinucci Samira, Rocco Carola, Russo Paola.
Cos'è il patriarcato?
La nascita
I suoi principi
L'evoluzione negli anni
Nella nostra società
Come si manifesta
01
02
03
04
05
06
Indice
Cos'è il patriarcato?
LA NASCITA
L'origine della società patriarcale si pensa che abbia avuto origine durante la rivoluzione agricola ovvero 4000 anni fa. Il patriarcato nelle diverse società si è manifestato nell'organizzazione politica, religiosa ed economica delle popolazioni e ha dato vita ancora oggi estremamente radicata nella nostra.
I PRINCIPI DEL PATRIARCATO
Questo sistema ha radici antiche ed è stato predominante in molte società nel corso della storia. I valori associati al patriarcato comprendono: 1. Dominio Maschile. 2. Ruoli di Genere Rigidi 3. Forza e Competizione. 4. Controllo sulla Sessualità Femminile 5. Emozioni e Vulnerabilità. 6.Obbedienza e Sottomissione 7. Conservatorismo Sociale I valori riportati non solo strutturano i rapporti di potere tra i generi ma influenzano anche l'intera organizzazione sociale.
L'evolUzione negli anni
Prove antropologiche e archeologiche suggeriscono che la maggior parte delle società preistoriche nomadi fossero relativamente egalitarie e che strutture sociali patriarcali si siano sviluppate solo molti secoli dopo la fine dell’era Pleistocene, in seguito ad avanzamenti sociali e tecnologici come l’agricoltura, l’addomesticazione di animali e la lavorazione dei metalli.Quando la società non era divisa in classi e la proprietà non esisteva, non esisteva nemmeno la differenza di valore tra vari lavori: gli uomini di solito si dedicavano alla caccia, mentre la coltivazione, l’artigianato, la cura e la responsabilità dell’accampamento erano compiti delle donne.
Epoca Medievale: L'imperatore bizantino Giustiniano I implementò il Codice Giustinianeo, che rifletteva un sistema che discriminava le donne e le posizionava in una condizione subordinata rispetto agli uomini. Il codice conteneva leggi che non permettevano alle donne di ribellarsi al marito. E’ importante ricordarlo perché fu modificata per la prima volta nella storia una legge a favore dell’attuale sistema patriarcale.
3500- 2000 a.CNella civiltà sumera, si osserva il primo esempio di patriarcato con l'affermarsi di strutture familiari patriarcali. Gli uomini detenevano il potere nelle famiglie e nella società in generale. Antica Grecia (800 a.C) Nell'Atene classica, le donne erano spesso escluse dalla partecipazione pubblica e politica. La concezione di una società patriarcale è ben riflessa nelle opere di filosofi come Aristotele, che sottolineava la "natura" inferiore delle donne rispetto agli uomini.
Primo femminismo (inizio XX secolo): All’inizio del 20esimo secolo le prime femministe iniziarono a lottare per il diritto di voto e l’uguaglianza di genere. Questa prima ondata di lotte viene chiamata femminismo dell’uguaglianza e si protrae fino al 1920 per poi entrare in crisi. Tra il 1950 e il 1960 le donne furono incoraggiate a tornare nel proprio ruolo domestico di madre e casalinga. (dopoguerra).
Rivoluzione industriale (1700-1800): Gli uomini erano impiegati nelle fabbriche e svolgevano lavori più specializzati e meglio retribuiti mentre le donne e i bambini erano sottopagati e lavoravano spesso in condizioni pericolose. La condizione delle donne durante la rivoluzione industriale contribuì alla nascita del movimento femminista.
Witch Hunts (XV-XVII secolo):Durante il periodo delle cacce alle streghe, migliaia di donne furono perseguitate e uccise in Europa. Bastava indicare al clero la pazzia o la presunta stregoneria per mandare qualsiasi donna al rogo senza provare i fatti.
Terzo femminismo: Dalla fine degli anni 90 fino ai primi anni del 2000 si sviluppa la terza fase del femminismo. Il tutto ha inizio nel 1991 quando l’avvocatessa e docente statunitense Anita Faye Hill accusa pubblicamente di molestie sessuali il giudice federale Clarence Thomas. Questo caso ha avuto grande risonanza e invoglió molte donne a mobilitarsi favorendo anche l’approvazione di una legge specifica sulle molestie sessuali. Nel frattempo anche in Italia vengono compiuti passi in avanti in campo legislativo: nel 1996 la violenza sessuale diventa reato contro la persona.
Secondo femminismo: Tra il 1960 e il 1970 si verifica una seconda ondata del femminismo poiché nonostante l’uguaglianza esistevano ancora problemi importanti: * la cura dei figli era esclusivamente a carico delle donne; * assenza di pari opportunità nei luoghi di lavoro e nella politica; * l’ inferiorità della donna era pubblicizzato in tutte le forme e con ogni mezzo;
Rimane pur sempre da considerare che le varie manifestazioni di patriarcato dipendono anche da fattori oggettivi che impregnano le società dove questo è sviluppato come ad esempio la religione e l’orientamento di pensiero comune
Nella nostra società
L’influenza del patriarcato varia nelle parti del mondo e all’interno delle diverse società, in alcune di queste sono in atto progressi verso una più forte uguaglianza di genere sostenuta ad esempio dalle pubblicazione di leggi e opportunità a favore delle donne.
Invece i paesi dove le forme di patriarcato sono ridotte al minimo o quasi inesistenti sono Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda paesi in continua evoluzione e miglioramento con punti di vista e ideali sempre più moderni.
L’India è invece il paese con più femminicidi e violenza domestica, qui nel 1961 è stata pubblicata la legge sull’illegalità della dote ovvero una tassa che la famiglia della futura moglie doveva al futuro sposo come “merce da vendere”, anche se negli anni successivi si sono verificati numerose vicende legate alla dote tra cui omicidi e suicidi di donne, ancora ad oggi si pensa che non sia un fenomeno del tutto morto.
Negli ultimi anni è stato constato che i paesi dove il patriarcato sta prendendo sempre di più il sopravvento sono Tunisia, Marocco e Turchia qui si sta assistendo ad un peggioramento dovuto soprattutto alla religione Musulmana, infatti questa vede la donna come inferiore all’uomo e di conseguenza con meno diritti i “ruoli” affidati alle donne sono solo quello di procreazione e di sottomissione.
Nei casi più gravi il patriarcato porta ai femminicidi, commessi nella maggior parte dei casi da mariti, compagni o conviventi e da ex partner.
Secondo un’indagine Ipsos condotta nel novembre del 2021, al 36% delle donne italiane è capitato di subire una qualche molestia.
Altri modi in cui si manifesta la società patriarcale sono ad esempio il catcalling, le molestie subite in strada, le battute sessiste, oppure il mancato riconoscimento del ruolo professionale della donna.
Il patriarcato si manifesta attraverso il gender gap, ovvero la differenza di condizioni e trattamento tra uomini e donne in vari campi della vita, possiamo pensare alle difficoltà delle donne a trovare lavoro per il semplice fatto che potrebbero rimanere incinte.