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EMANUELE SALERNO
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Faro di Alessandria
Le Sette Meraviglie del Mondo Antico
Il faro di Alessandria era un edificio costruito sull'isola del Faro, nel porto della città di Alessandria. È una delle sette meraviglie del mondo antico e rappresenta un esempio straordinario di ingegneria e architettura. È considerato una delle realizzazioni più avanzate ed efficaci della tecnologia ellenistica. Il faro fu costruito tra il 280 e il 247 a.C. Iniziato da Tolomeo I Sotere e concluso dal figlio Tolomeo II Filadelfo.”.
Il Faro di Alessandria
Le sue origini
Nella storia della costruzione era incerto il ruolo di Sostrato di Cnido, mercante greco, a cui era dedicata un'iscrizione sulle pareti esterne della struttura. Alcune fonti affermano che lui fu il finanziatore del faro anche se era un costo troppo elevato per essere finanziato da una sola persona, mentre altre fonti affermano che fu lui stesso l'architetto della struttura .
Lo scopo dell’imponente opera era aumentare la sicurezza del traffico marittimo in entrata e in uscita, reso pericoloso dai numerosi banchi di sabbia nei tratti di mare del porto di Alessandria. Esso consentiva di segnalare la posizione del porto alle navi, di giorno con degli speciali specchi di bronzo lucidato che riflettevano la luce del sole fino al largo, mentre di notte venivano accesi dei fuochi. Si stima che la torre fosse alta 134 metri, una delle più alte costruzioni esistenti all’epoca. Poteva essere visto a 48 chilometri di distanza che era il limite consentito visto la sua altezza e la sua curvatura.
il suo scopo
Una ricostruzione del faro di Alessandria d’Egitto
Ricostruzione tridimensionale basata su uno studio del 2013
Una ricostruzione del faro di Alessandria d’Egitto
Ricostruzione tridimensionale basata su un esteso studio del 2006
descrizione tecnica
Il Faro di Alessandria era una struttura imponente e complessa, progettata con una particolare attenzione all’ingegneria e all’estetica.La base del faro era quadrata, con lati di circa 30 metri di lunghezza. Era costruita in pietra calcarea, rendendola robusta e resistente. Sopra la base, si trovava una sezione di forma rettangolare o quadrata, caratterizzata da un tronco di piramide che si restringeva man mano che si saliva. Questa parte era decorata con colonne e nicchie, aggiungendo un elemento estetico. La parte superiore era una lanterna circolare, alta circa 7 metri, che ospitava il fuoco alimentato da legna o olio.
In cima alla struttura era posta la statua di Zeus o Poseidone e ai navigatori la fiamma del Faro vista dall’orizzonte come una stella sembrava l’apparizione della divinità protettrice.
Ad eccezione della piramide di Cheope, il Faro fu la più longeva delle sette meraviglie del mondo antico. Rimase in funzione per sedici secoli, fino a quando nel 1303 e nel 1323 due terremoti lo danneggiarono disastrosamente.
Tolomeo II
Tolomeo I
il faro simboleggiava il potere e la cultura ellenistica, rappresentando l’ambizione dei Tolomei di rendere Alessandria un centro di conoscenza e civiltà. Era un segno distintivo della città, contribuendo a definirne l’identità come faro di progresso e innovazione nel mondo antico.
Siti consultatihttps://itesoriallafinedellarcobaleno.com/2014/03/18/faro-di-alessandria/ https://it.wikipedia.org/wiki/Faro_di_Alessandria
REALIZZATO DA YELIENA MATTERA EMANUELE SALERNO