Filosofia Platone e Moro
Miriam Maddalena
Created on November 4, 2024
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Transcript
Confronto tra le concezioni di Stato ideale
Platone vs Moro
Start
Filosofia,politica, ideali di società
Section I
Vita
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Platone (427-347 a.C.) E' uno dei filosofi più influenti della storia occidentale. Allievo di Socrate e maestro di Aristotele, ha fondato l'Accademia di Atene, una delle prime scuole filosofiche occidentali. La sua filosofia si concentra su temi come la giustizia, la conoscenza, la realtà e l'anima. Egli è noto per aver sviluppato la teoria delle Idee o Forme, secondo cui il mondo sensibile è solo un riflesso imperfetto delle realtà eterne e perfette che esistono nel mondo delle Idee..
La presentazione di Platone ...
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Tommaso Moro (1478-1535) Filosofo, umanista, politico e martire cristiano inglese. Nato in una famiglia benestante a Londra, Studiò a Oxford e a Lovanio, diventando un brillante avvocato. Moro è conosciuto soprattutto per la sua fermezza nella fede cattolica e la sua opposizione alla separazione della Chiesa d'Inghilterra dalla Chiesa di Roma. Nel 1535, a causa della sua opposizione, Moro fu accusato di tradimento e condannato a morte. Nonostante le torture e le pressioni, rimase fermo nella sua fede. Morì decapitato, diventando un martire per la Chiesa cattolica.
La presentazione di Tommaso ...
Differenze
-Moro Visse durante il Rinascimento, in un'Inghilterra sconvolta dalla Riforma protestante. Moro fu un importante uomo di stato, scrittore e giurista, e la sua opera più famosa è "Utopia". Moro fu anche un devoto cattolico e, a differenza di Platone, visse in un periodo di forte conflitto religioso, in cui si scontrò con il re Enrico VIII per difendere l'autorità papale.
-Platone Visse nell'antica Grecia, durante un periodo di turbolenze politiche ad Atene. Scrisse opere che esplorano la giustizia, la politica, la conoscenza e la realtà, come nella sua celebre opera "La Repubblica". Platone fu anche un critico della democrazia ateniese, che considerava una forma di governo facilmente degenerabile in tirannia.
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La società ideale tra Repubblica e Utopia
Section II
Le opere
La giustizia, secondo Platone, consiste nel fatto che ogni classe svolga il proprio compito senza interferire con le altre. Nel corso del dialogo, Socrate esplora anche la natura dell'anima umana, identificando tre parti (ragione, spirito e desiderio) che corrispondono alle tre classi della città. La giustizia dell'individuo, quindi, è raggiunta quando ogni parte dell'anima è in equilibrio, con la ragione che governa sugli altri desideri. La discussione si conclude con la presentazione della teoria delle idee e dell'anima immortale, che suggerisce che solo i filosofi sono in grado di conoscere la verità e governare giustamente.
La Repubblica di Platone è stata scritta intorno al 380 a.C. È uno dei dialoghi più maturi di Platone e riflette la sua visione filosofica sulla giustizia, politica e educazione, sviluppata nel contesto della sua esperienza ad Atene. Il dialogo, che si basa su conversazioni tra Socrate e vari interlocutori, è stato probabilmente scritto in un periodo in cui Platone stava cercando di rispondere alle difficoltà politiche e sociali che affliggevano la sua città natale. Il dialogo si apre con una discussione sulla giustizia, che diventa il tema centrale. Socrate interroga gli interlocutori per chiarire cosa si intenda per giustizia e, attraverso vari ragionamenti. Platone descrive una città divisa in tre parti: governanti,guerrieri e produttori, ciascuno con il proprio ruolo e funzione.
REPUBBLICA
In Utopia, non ci sono veri e propri "personaggi" nel senso tradizionale del termine, poiché l'opera è una sorta di dialogo filosofico in forma di narrazione, con la figura principale che è il narratore. La trama si sviluppa attraverso il racconto di *Rafael Hythloday, un navigatore portoghese che racconta al protagonista del libro, **Tommaso Moro (il personaggio), e ad un altro interlocutore, **Peter Giles*, la sua visita a un'isola immaginaria chiamata Utopia.
Utopia è un'opera di Tommaso Moro, scritta nel 1516. Si tratta di un celebre trattato filosofico e politico in cui Moro descrive una società ideale, chiamata "Utopia", un'isola immaginaria dove regnano la giustizia, l'uguaglianza e l'armonia sociale. Il termine "utopia", coniato dallo stesso Moro, è una fusione di "ou" (non) e "topos" (luogo), suggerendo l'idea di un luogo che non esiste. Moro esplora temi come la proprietà privata, la giustizia, l'educazione e il ruolo della religione, facendo del libro una riflessione critica sul mondo contemporaneo, ma anche una speculazione sulle possibilità di un ordine sociale migliore.
UTOPIA
-Repubblica
-Utopia
RELIGIONE E TOLLERANZA
RAZIONALITA'
ISOLA IDEALE
UGUAGLIANZA
LE CARATTERISTICHE
LE 3 CLASSI
GIUSTIZIA
ANIMA TRIPARTITA
TEORIA DELLE IDEE.
Ambedue le opere trattano della creazione di una società ideale, ma con visioni diverse: Platone privilegia la filosofia e la giustizia, mentre Moro si concentra sull'uguaglianza sociale e la razionalità.
Governare con saggezza VS Vivere in uguaglianza
Section III
Pensieri
A confronto
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Il Governo Filosofico di Platone e l'Egualitarismo di Moro
Section IV
Stato Ideale
Infine, Platone considera l’educazione come uno degli strumenti principali per realizzare questo stato ideale. Ogni cittadino deve essere educato in modo tale da sviluppare le proprie virtù e riconoscere il proprio ruolo nella società. L'educazione mira a formare l'anima, così che ognuno raggiunga la sua perfezione e contribuisca al bene comune. In questo modo, Platone crede che sia possibile superare l'ingiustizia e ottenere una società in cui la razionalità e la giustizia prevalgano su ogni altro interesse
Nel modello platonico, i governanti sono scelti non per nascita o ricchezza, ma per le loro doti intellettuali e morali. Platone introduce la teoria delle "idee", secondo la quale solo i filosofi, grazie alla loro capacità di comprendere le idee pure e universali, possono governare giustamente. La filosofia diventa quindi la chiave per la realizzazione di un ordine giusto nella società. La formazione dei governanti è lunga e complessa, perché devono essere in grado di discernere ciò che è veramente giusto da ciò che è apparente.
La concezione dello Stato ideale di Platone, espressa principalmente nella sua opera La Repubblica, è centrata sull'idea di giustizia come armonia. Platone immagina una città organizzata in tre classi sociali: i governanti, i soldati e i produttori. Ogni classe ha un ruolo preciso e la giustizia si realizza quando ciascun individuo si dedica al proprio compito senza interferire con gli altri. I governanti, che sono i filosofi, devono avere la conoscenza della verità per guidare la città con saggezza e giustizia.
Il regno della giustizia: la città ideale di Platone
Infine, Moro immagina una società in cui la religione e la filosofia cooperano per migliorare la vita sociale e personale. Sebbene la religione sia presente e praticata, la libertà di pensiero è rispettata, e ogni cittadino è libero di scegliere la propria fede. L'utopia di Moro, pur essendo un ideale, vuole stimolare una riflessione critica sul presente e sull'injustizia delle istituzioni del suo tempo. L'autore suggerisce che una società giusta può essere raggiunta solo attraverso la razionalità, l'educazione e il rispetto reciproco, un'utopia che sfida la realtà ma che porta con sé importanti spunti di riflessione.
In Utopia, l’organizzazione politica e sociale è caratterizzata da una forma di governo che mira al bene comune e alla felicità di tutti. I governanti sono scelti per le loro qualità morali e intellettuali e agiscono per il bene della collettività, evitando corruzione e favoritismi. La vita comunitaria è regolata dalla ragione e dalla giustizia, e tutti sono chiamati a rispettare leggi che promuovono l'armonia e il rispetto reciproco. L'educazione e il lavoro sono centrali in questa società, dove ogni individuo contribuisce alla comunità in base alle proprie capacità..
L'utopia descritta da Tommaso Moro nel suo celebre scritto Utopia si presenta come una società ideale basata sull'uguaglianza, la giustizia e la razionalità. In questa isola immaginaria, la proprietà privata non esiste, e le risorse sono condivise per garantire il benessere di tutti. Ogni cittadino ha accesso a ciò di cui ha bisogno, eliminando così le disuguaglianze sociali ed economiche. L'abolizione della proprietà privata è vista da Moro come la chiave per superare i conflitti e le ingiustizie che caratterizzano le società del suo tempo.
Una società perfetta attraverso la ragione e l'uguaglianza
"In ogni città ci sono dei ricchi che sono ricchi non perché lavorano, ma perché sfruttano il lavoro degli altri."
Due percorsi verso la giustizia
Section V
Conclusione
Entrambe le opere, pur condividendo l'idea di un mondo migliore, differiscono nel modo in cui immaginano la realizzazione di una società giusta. Platone guarda alla saggezza e alla filosofia come strumenti fondamentali per governare, mentre Moro pone maggiore enfasi sull'equità sociale e sul coinvolgimento di tutti nella gestione della comunità. Queste differenze ci invitano a riflettere su quali siano le condizioni più efficaci per costruire una società giusta, stimolando un dibattito che rimane attuale ancora oggi.
In conclusione, il confronto tra la Repubblica di Platone e l'Utopia di Moro offre uno spunto interessante per riflettere sulle diverse visioni della società ideale. Platone, con la sua rigida divisione in classi e l'idea di un governo guidato dai filosofi, propone una società in cui l'ordine e la giustizia sono garantiti dalla conoscenza superiore dei governanti, selezionati per le loro qualità intellettuali e morali. In questo modello, l'armonia sociale dipende dall'aderenza a un ideale di giustizia che nasce dalla capacità di comprendere le "idee" universali.
FINE
Un saluto da due grandi filosofi!
"La realtà che vediamo con i nostri occhi non è che una copia imperfetta di un mondo superiore e immutabile, che solo la mente può comprendere."
Non ci sono classi sociali, e ogni persona lavora per il bene comune.
"La vera libertà consiste nel vivere secondo natura"
La realtà sensibile è solo una copia imperfetta delle forme ideali e immutabili.
La vita è organizzata in modo razionale per garantire il benessere collettivo.
Platone e Tommaso Moro sono due pensatori che, pur vivendo in epoche molto diverse, si sono distinti per le loro riflessioni sul giusto ordine della società e sul ruolo della filosofia nella vita politica.
Platone sostiene che la giustizia si realizzi in una società ideale governata dai filosofi, mentre Moro, pur riconoscendo l'importanza della virtù, pone l'accento su una politica pragmatica che concilia la teoria con le necessità concrete del governo.
Descrive una società perfetta, dove la proprietà privata non esiste e tutti vivono in armonia.
La società ideale è divisa in filosofi-re (governanti), guardiani (soldati) e produttori (lavoratori).
L'anima umana è composta da razionale, irascibile e concupiscibile, e la giustizia si raggiunge quando la parte razionale governa.
In Utopia esiste una religione di stato, ma c'è tolleranza per altre credenze.
La giustizia è l'armonia tra le diverse classi sociali, dove ognuna svolge il proprio ruolo.