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Tablet approfondimenti T2-IT

Federico Dei Rossi

Created on November 4, 2024

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Transcript

Scarpa da tennis "LOTTO" [1993]
Stivale da motocross "ALPINESTARS" [anni settanta]
Scarpa da calcio "NIKE" [2022]
Scarpa da ciclismo "SIDI" [2024]
Scarpa da ciclismo [anni cinquanta]
Scarpa da jogging "DIADORA" [1983]

APPROFONDIMENTI

Dettaglio della suola del modello Titanium con tacchetta mobile.
Scarpa da ciclismo Sidi, modello Titanium, 1973.

PISTE e CAMPI

Inv. 1659/1011
Fino alla metà degli anni Settanta, il ciclismo veniva praticato con delle scarpette realizzate in pelle, senza fodera, e una rigida suola di cuoio, perché dovevano inserirsi perfettamente nelle gabbiette metalliche o con cinghie che le tenevano ferme sul pedale. La presenza delle gabbiette era fondamentale per la massima trasmissione della forza in fase di pedalata e per consentire ai pedali di essere tirati oltre che spinti, ottimizzando l’azione circolare alternata delle gambe. Tale azione risultava tanto più efficace quanto più rigida era la suola della scarpa che sosteneva la spinta. Di contro, per assicurare tale efficienza, le gabbiette venivano strette al piede, causando non di rado problemi di circolazione. A partire dagli anni Settanta iniziano ad essere sperimentati pedali con agganci alternativi. Nel 1973 viene immesso nel mercato il modello Titanium [->] prodotto dall’azienda SIDI, una vera e propria rivoluzione nel mondo della scarpa da ciclismo. Essa presenta un sistema di aggancio [->] della tacchetta alla suola della scarpa con l’uso di viti regolabili che sostituiscono per sempre i chiodi fissi usati in precedenza. Questa innovazione consente una regolazione personalizzata della scarpa al pedale e, di conseguenza, migliora la trasmissione della forza alla bicicletta nonché il gesto atletico del ciclista.
Scarpa da ciclismo, produzione artigianale [anni cinquanta]

APPROFONDIMENTI

Tomaia in pelle senza fodera. Suola in cuoio cucita con tacco ribattuto.
Scarpa da ciclismo anni Cinquanta, produzione artigianale.

PISTE e CAMPI

Inv. 1659/1011
Fino alla metà degli anni Settanta, il ciclismo veniva praticato con delle scarpette realizzate in pelle, senza fodera, e una rigida suola di cuoio, perché dovevano inserirsi perfettamente nelle gabbiette metalliche o con cinghie che le tenevano ferme sul pedale. La presenza delle gabbiette era fondamentale per la massima trasmissione della forza in fase di pedalata e per consentire ai pedali di essere tirati oltre che spinti, ottimizzando l’azione circolare alternata delle gambe. Tale azione risultava tanto più efficace quanto più rigida era la suola della scarpa che sosteneva la spinta. Di contro, per assicurare tale efficienza, le gabbiette venivano strette al piede, causando non di rado problemi di circolazione. A partire dagli anni Settanta iniziano ad essere sperimentati pedali con agganci alternativi. Nel 1973 viene immesso nel mercato il modello Titanium prodotto dall’azienda SIDI, una vera e propria rivoluzione nel mondo della scarpa da ciclismo. Essa presenta un sistema di aggancio della tacchetta alla suola della scarpa con l’uso di viti regolabili che sostituiscono per sempre i chiodi fissi usati in precedenza. Questa innovazione consente una regolazione personalizzata della scarpa al pedale e, di conseguenza, migliora la trasmissione della forza alla bicicletta nonché il gesto atletico del ciclista.
Scarpa da ciclismo, produzione artigianale [anni cinquanta]

APPROFONDIMENTI

Tomaia in pelle senza fodera. Suola in cuoio cucita con tacco ribattuto.
Gino Bartali in gara nel 1945. Le scarpe erano inserite in gabbiette con lacci di cuoio.

PISTE e CAMPI

Inv. 1659/1011
Fino alla metà degli anni Settanta, il ciclismo veniva praticato con delle scarpette realizzate in pelle, senza fodera, e una rigida suola di cuoio, perché dovevano inserirsi perfettamente nelle gabbiette metalliche o con cinghie che le tenevano ferme sul pedale. La presenza delle gabbiette era fondamentale per la massima trasmissione della forza in fase di pedalata e per consentire ai pedali di essere tirati oltre che spinti, ottimizzando l’azione circolare alternata delle gambe. Tale azione risultava tanto più efficace quanto più rigida era la suola della scarpa che sosteneva la spinta. Di contro, per assicurare tale efficienza, le gabbiette venivano strette al piede, causando non di rado problemi di circolazione. A partire dagli anni Settanta iniziano ad essere sperimentati pedali con agganci alternativi. Nel 1973 viene immesso nel mercato il modello Titanium prodotto dall’azienda SIDI, una vera e propria rivoluzione nel mondo della scarpa da ciclismo. Essa presenta un sistema di aggancio della tacchetta alla suola della scarpa con l’uso di viti regolabili che sostituiscono per sempre i chiodi fissi usati in precedenza. Questa innovazione consente una regolazione personalizzata della scarpa al pedale e, di conseguenza, migliora la trasmissione della forza alla bicicletta nonché il gesto atletico del ciclista.
Scarpa da ciclismo, produzione artigianale [anni cinquanta]

APPROFONDIMENTI

Tomaia in pelle senza fodera. Suola in cuoio cucita con tacco ribattuto.
Felice Gimondi in gara. Le scarpe erano inserite in gabbiette metalliche.

PISTE e CAMPI

Inv. 1659/1011
Fino alla metà degli anni Settanta, il ciclismo veniva praticato con delle scarpette realizzate in pelle, senza fodera, e una rigida suola di cuoio, perché dovevano inserirsi perfettamente nelle gabbiette metalliche o con cinghie che le tenevano ferme sul pedale. La presenza delle gabbiette era fondamentale per la massima trasmissione della forza in fase di pedalata e per consentire ai pedali di essere tirati oltre che spinti, ottimizzando l’azione circolare alternata delle gambe. Tale azione risultava tanto più efficace quanto più rigida era la suola della scarpa che sosteneva la spinta. Di contro, per assicurare tale efficienza, le gabbiette venivano strette al piede, causando non di rado problemi di circolazione. A partire dagli anni Settanta iniziano ad essere sperimentati pedali con agganci alternativi. Nel 1973 viene immesso nel mercato il modello Titanium prodotto dall’azienda SIDI, una vera e propria rivoluzione nel mondo della scarpa da ciclismo. Essa presenta un sistema di aggancio della tacchetta alla suola della scarpa con l’uso di viti regolabili che sostituiscono per sempre i chiodi fissi usati in precedenza. Questa innovazione consente una regolazione personalizzata della scarpa al pedale e, di conseguenza, migliora la trasmissione della forza alla bicicletta nonché il gesto atletico del ciclista.
Scarpa da ciclismo, produzione artigianale [anni cinquanta]

APPROFONDIMENTI

Tomaia in pelle senza fodera. Suola in cuoio cucita con tacco ribattuto.
Inv. 1484
Tomaia in pelle con chiusura a sette ganci. Linguettone e collarino imbottiti. Su questi sono presenti l’iscrizione in oro Roger De Coster, un’applicazione in pelle del tricolore e “OSCAR BY ALPINESTARS” su placchetta metallica. Suola Vibram roccia block.

Next

PISTE e CAMPI

Fino agli anni Sessanta, nel territorio del Distretto dello Sportsystem, non venivano prodotti stivali da motocross. Come testimoniato da uno dei primi e più grandi campioni della disciplina, Roger de Coster, “nei primi anni Sessanta, quando iniziai a competere come professionista, non calzavamo stivali da motocross, per una semplice buona ragione: non esisteva una cosa del genere! Sembra difficile da credere, ma il giorno in cui vinsi la mia prima gara nella classe 500cc, nel Gran Prix d’Italia del 1968, usavo ancora delle calzature che erano state concepite per altri usi” (Alpinestars, One goal. One vision. 50 years) Negli anni successivi, il campione avvia la sua partnership con l’azienda Alpinestars, che assieme ad altre nel territorio del Distretto dello Sportsystem, inizia a sviluppare e produrre stivali da motocross e motociclismo di altissima qualità.
Stivale da motocross, "ALPINESTAR" mod. Roger De Coster [inizio anni settanta]

APPROFONDIMENTI

Stivale da motocross Oscar con protezioni metalliche, metà anni Settanta.
Dettaglio del tricolore anteriore e iscrizione Roger De Coster.
Suola Vibram roccia block applicata allo stivale.

Back

PISTE e CAMPI

La collaborazione con Roger De Coster è evidente nel modello esposto che riporta il nome dell’atleta [->] sulla parte superiore dello stivale. La fattura italiana è sottolineata dal tricolore presente sia sulla parte anteriore del gambetto, sopra il logo dell’azienda e della linea prodotto, sia sulla parte posteriore. Da notare come lo stivale presenti una suola Vibram modello roccia block [->] la cui destinazione principale erano le scarpe da alpinismo. Nello stesso decennio Alpinestars è una fra le prime aziende a dotare gli stivali di protezioni metalliche [->] nei punti più esposti agli urti, precursori di tutti i sistemi di protezioni oggi realizzati in materie plastiche

APPROFONDIMENTI

Stivale da motocross modello Roger De Coster, primi anni Settanta.
Inv. 1484
Tomaia in pelle con chiusura a sette ganci. Linguettone e collarino imbottiti. Su questi sono presenti l’iscrizione in oro Roger De Coster, un’applicazione in pelle del tricolore e “OSCAR BY ALPINESTARS” su placchetta metallica. Suola Vibram roccia block.

Next

PISTE e CAMPI

Fino agli anni Sessanta, nel territorio del Distretto dello Sportsystem, non venivano prodotti stivali da motocross. Come testimoniato da uno dei primi e più grandi campioni della disciplina, Roger de Coster, “nei primi anni Sessanta, quando iniziai a competere come professionista, non calzavamo stivali da motocross, per una semplice buona ragione: non esisteva una cosa del genere! Sembra difficile da credere, ma il giorno in cui vinsi la mia prima gara nella classe 500cc, nel Gran Prix d’Italia del 1968, usavo ancora delle calzature che erano state concepite per altri usi” (Alpinestars, One goal. One vision. 50 years) Negli anni successivi, il campione avvia la sua partnership con l’azienda Alpinestars, che assieme ad altre nel territorio del Distretto dello Sportsystem, inizia a sviluppare e produrre stivali da motocross e motociclismo di altissima qualità.
Stivale da motocross, "ALPINESTAR" mod. Roger De Coster [inizio anni settanta]

APPROFONDIMENTI

Roger De Coster con maglietta Alpinestars, primi anni Settanta.
Inv. 1484
Tomaia in pelle con chiusura a sette ganci. Linguettone e collarino imbottiti. Su questi sono presenti l’iscrizione in oro Roger De Coster, un’applicazione in pelle del tricolore e “OSCAR BY ALPINESTARS” su placchetta metallica. Suola Vibram roccia block.

Next

PISTE e CAMPI

Fino agli anni Sessanta, nel territorio del Distretto dello Sportsystem, non venivano prodotti stivali da motocross. Come testimoniato da uno dei primi e più grandi campioni della disciplina, Roger de Coster, “nei primi anni Sessanta, quando iniziai a competere come professionista, non calzavamo stivali da motocross, per una semplice buona ragione: non esisteva una cosa del genere! Sembra difficile da credere, ma il giorno in cui vinsi la mia prima gara nella classe 500cc, nel Gran Prix d’Italia del 1968, usavo ancora delle calzature che erano state concepite per altri usi” (Alpinestars, One goal. One vision. 50 years) Negli anni successivi, il campione avvia la sua partnership con l’azienda Alpinestars, che assieme ad altre nel territorio del Distretto dello Sportsystem, inizia a sviluppare e produrre stivali da motocross e motociclismo di altissima qualità.
Stivale da motocross, "ALPINESTAR" mod. Roger De Coster [inizio anni settanta]

APPROFONDIMENTI

Dettaglio sistema Tecno-push Flex.

PISTE e CAMPI

Next

Scarpa da ciclismo, "SIDI" mod. Shot2S Pro [2024]
Inv. FSS.M.PRO.207
Tomaia in microfibra bioveg e chiusura con 2 rotori Resin Dialing System, filamento Dyneema. Suola C Boost: carbonio, inserti in PA e TPU, Sole Replacement System.
L’azienda Sidi Sport ha una lunga tradizione di produzione di scarpe da ciclismo e motociclismo. È infatti una delle aziende che, pur essendo nata come specializzata nello scarpone da sci, dall’inizio degli anni Settanta ha orientato la propria produzione su altre tipologie produttive. Il modello Shot 2s, sviluppato e indicato per atleti professionisti, è concepito per trasferire la massima potenza mantenendo alto il comfort, in modo da concentrarsi sulla strada. La suola in carbonio C-Boost sfrutta le potenzialità delle fibre intrecciate per fornire la massima resa in fase di spinta, mentre la costruzione della tomaia in Bio Veg offre l'ergonomia necessaria per le gare più lunghe. L'innovativa chiusura Techno-3 Push Flex [->] è strategicamente posizionata distante dalle zone di pressione sul collo del piede, e richiede una minor superficie d’appoggio sulla linguetta.

APPROFONDIMENTI

Dettaglio Heel retention device.

Back

PISTE e CAMPI

Essa è inoltre dotata di un sistema di flessione centrale capace di adattarsi a differenti conformazioni, evitando quindi aree in cui il piede è sottoposto ad iperpressione. Il tallone viene bloccato in posizione grazie al sistema di regolazione brevettato [->], consentendo alla scarpa un fitting preciso, rapido e confortevole. Tale accorgimento permette una calzata più sicura della scarpa, assicurando che essa non scalzi durante gli sforzi di pedalata. Lo Shot 2s inoltre presenta un tallone integrato e rinforzato per evitare deformazioni dopo sforzi e pressioni prolungate e per sostenere al contempo il piede durante la pedalata. Gli inserti reflex nella parte posteriore della scarpa offrono maggior sicurezza in condizioni di scarsa visibilità.

APPROFONDIMENTI

Scarpa da ciclismo modello Shot2.

PISTE e CAMPI

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Scarpa da ciclismo, "SIDI" mod. Shot2S Pro [2024]
Inv. FSS.M.PRO.207
Tomaia in microfibra bioveg e chiusura con 2 rotori Resin Dialing System, filamento Dyneema. Suola C Boost: carbonio, inserti in PA e TPU, Sole Replacement System.
L’azienda Sidi Sport ha una lunga tradizione di produzione di scarpe da ciclismo e motociclismo. È infatti una delle aziende che, pur essendo nata come specializzata nello scarpone da sci, dall’inizio degli anni Settanta ha orientato la propria produzione su altre tipologie produttive. Il modello Shot 2s, sviluppato e indicato per atleti professionisti, è concepito per trasferire la massima potenza mantenendo alto il comfort, in modo da concentrarsi sulla strada. La suola in carbonio C-Boost sfrutta le potenzialità delle fibre intrecciate per fornire la massima resa in fase di spinta, mentre la costruzione della tomaia in Bio Veg offre l'ergonomia necessaria per le gare più lunghe. L'innovativa chiusura Techno-3 Push Flex è strategicamente posizionata distante dalle zone di pressione sul collo del piede, e richiede una minor superficie d’appoggio sulla linguetta.

APPROFONDIMENTI

Alberto Bettiol in gara con le scarpe modello Shot2.

PISTE e CAMPI

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Scarpa da ciclismo, "SIDI" mod. Shot2S Pro [2024]
Inv. FSS.M.PRO.207
Tomaia in microfibra bioveg e chiusura con 2 rotori Resin Dialing System, filamento Dyneema. Suola C Boost: carbonio, inserti in PA e TPU, Sole Replacement System.
L’azienda Sidi Sport ha una lunga tradizione di produzione di scarpe da ciclismo e motociclismo. È infatti una delle aziende che, pur essendo nata come specializzata nello scarpone da sci, dall’inizio degli anni Settanta ha orientato la propria produzione su altre tipologie produttive. Il modello Shot 2s, sviluppato e indicato per atleti professionisti, è concepito per trasferire la massima potenza mantenendo alto il comfort, in modo da concentrarsi sulla strada. La suola in carbonio C-Boost sfrutta le potenzialità delle fibre intrecciate per fornire la massima resa in fase di spinta, mentre la costruzione della tomaia in Bio Veg offre l'ergonomia necessaria per le gare più lunghe. L'innovativa chiusura Techno-3 Push Flex è strategicamente posizionata distante dalle zone di pressione sul collo del piede, e richiede una minor superficie d’appoggio sulla linguetta.

APPROFONDIMENTI

Santiago Buitrago Sanchez in gara con modello Shot2.

PISTE e CAMPI

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Scarpa da ciclismo, "SIDI" mod. Shot2S Pro [2024]
Inv. FSS.M.PRO.207
Tomaia in microfibra bioveg e chiusura con 2 rotori Resin Dialing System, filamento Dyneema. Suola C Boost: carbonio, inserti in PA e TPU, Sole Replacement System.
L’azienda Sidi Sport ha una lunga tradizione di produzione di scarpe da ciclismo e motociclismo. È infatti una delle aziende che, pur essendo nata come specializzata nello scarpone da sci, dall’inizio degli anni Settanta ha orientato la propria produzione su altre tipologie produttive. Il modello Shot 2s, sviluppato e indicato per atleti professionisti, è concepito per trasferire la massima potenza mantenendo alto il comfort, in modo da concentrarsi sulla strada. La suola in carbonio C-Boost sfrutta le potenzialità delle fibre intrecciate per fornire la massima resa in fase di spinta, mentre la costruzione della tomaia in Bio Veg offre l'ergonomia necessaria per le gare più lunghe. L'innovativa chiusura Techno-3 Push Flex è strategicamente posizionata distante dalle zone di pressione sul collo del piede, e richiede una minor superficie d’appoggio sulla linguetta.

APPROFONDIMENTI

Dettaglio della suola con sistema di triangolini.
Scarpa da corsa modello Edwin Moses The Queen, 1983.

PISTE e CAMPI

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Scarpa da corsa, "DIADORA" mod. Edwin Mosed “road king” [1984]
Inv. M223
Tomaia in pelle di canguro e sottopiede anatomico estraibile. Intersuola a due strati di espanso microcellulare a due densità. Zeppa posteriore semirigida e suola in poliuretano a due densità con triangolini in rilievo.
Molte delle aziende del Distretto dello Sportsystem hanno investito su importanti collaborazioni con atleti professionisti per sviluppare e testare calzature che rispondessero alle loro esigenze tecniche. Diadora, fin dalla sua fondazione, è stata una di quelle che si è avvalsa di partnership con campioni di calibro internazionale. Una fra le più prestigiose per quanto riguarda l’atletica leggera [->] è stata quella con Edwin Moses, pluri-campione olimpico nel salto ad ostacoli negli anni Settanta e Ottanta. Portano la sua firma sia modelli da competizione su pista che su strada. La scarpa in esposizione è stata sviluppata per la pratica del jogging. La scelta di realizzare la tomaia in pelle di canguro permette di avere quelle caratteristiche di robustezza ed elasticità necessarie per la pratica su strada. La suola [->], in poliuretano a due densità, ha due caratteristiche principali: un forte potere ammortizzante grazie a delle piccole sedi poste sotto i triangolini in rilievo che rientrano quando la corsa avviene su superfici più dure; un’eccellente trazione da parte degli stessi triangolini che non rientrano nel caso in cui la superficie su cui poggiano sia morbida.

APPROFONDIMENTI

Back

Scarpa da tennis modello Bjorn Borg Elite sviluppata in collaborazione con il tennista, 1983.
Scarpa da automobilismo modello Formula sviluppato in collaborazione con Niki Lauda, 1984.

PISTE e CAMPI

Negli stessi decenni Diadora collabora con un numero notevole di altri campioni per molte delle linee di calzature presenti in catalogo. Si citano qui alcuni fra i più popolari: Bjorn Borg per la linea tennis [->], Patrizio Oliva per la linea boxe, Zico per la linea calcio, Francesco Moser per la linea ciclismo e Niki Lauda per la linea automobilismo [->].

APPROFONDIMENTI

Scarpa da jogging Edwin Moses Road King, 1983.

PISTE e CAMPI

Next

Scarpa da corsa, "DIADORA" mod. Edwin Mosed “road king” [1984]
Inv. M223
Tomaia in pelle di canguro e sottopiede anatomico estraibile. Intersuola a due strati di espanso microcellulare a due densità. Zeppa posteriore semirigida e suola in poliuretano a due densità con triangolini in rilievo.
Molte delle aziende del Distretto dello Sportsystem hanno investito su importanti collaborazioni con atleti professionisti per sviluppare e testare calzature che rispondessero alle loro esigenze tecniche. Diadora, fin dalla sua fondazione, è stata una di quelle che si è avvalsa di partnership con campioni di calibro internazionale. Una fra le più prestigiose per quanto riguarda l’atletica leggera è stata quella con Edwin Moses, pluri-campione olimpico nel salto ad ostacoli negli anni Settanta e Ottanta. Portano la sua firma sia modelli da competizione su pista che su strada. La scarpa in esposizione è stata sviluppata per la pratica del jogging. La scelta di realizzare la tomaia in pelle di canguro permette di avere quelle caratteristiche di robustezza ed elasticità necessarie per la pratica su strada. La suola, in poliuretano a due densità, ha due caratteristiche principali: un forte potere ammortizzante grazie a delle piccole sedi poste sotto i triangolini in rilievo che rientrano quando la corsa avviene su superfici più dure; un’eccellente trazione da parte degli stessi triangolini che non rientrano nel caso in cui la superficie su cui poggiano sia morbida.

APPROFONDIMENTI

Catalogo Diadora 1983. Edwin Moses per la linea Jogging & Training.

PISTE e CAMPI

Next

Scarpa da corsa, "DIADORA" mod. Edwin Mosed “road king” [1984]
Inv. M223
Tomaia in pelle di canguro e sottopiede anatomico estraibile. Intersuola a due strati di espanso microcellulare a due densità. Zeppa posteriore semirigida e suola in poliuretano a due densità con triangolini in rilievo.
Molte delle aziende del Distretto dello Sportsystem hanno investito su importanti collaborazioni con atleti professionisti per sviluppare e testare calzature che rispondessero alle loro esigenze tecniche. Diadora, fin dalla sua fondazione, è stata una di quelle che si è avvalsa di partnership con campioni di calibro internazionale. Una fra le più prestigiose per quanto riguarda l’atletica leggera è stata quella con Edwin Moses, pluri-campione olimpico nel salto ad ostacoli negli anni Settanta e Ottanta. Portano la sua firma sia modelli da competizione su pista che su strada. La scarpa in esposizione è stata sviluppata per la pratica del jogging. La scelta di realizzare la tomaia in pelle di canguro permette di avere quelle caratteristiche di robustezza ed elasticità necessarie per la pratica su strada. La suola, in poliuretano a due densità, ha due caratteristiche principali: un forte potere ammortizzante grazie a delle piccole sedi poste sotto i triangolini in rilievo che rientrano quando la corsa avviene su superfici più dure; un’eccellente trazione da parte degli stessi triangolini che non rientrano nel caso in cui la superficie su cui poggiano sia morbida.

APPROFONDIMENTI

Linea Boris Becker, catalogo Lotto linea Boris Becker, 1993.
Inv. 231

Next

PISTE e CAMPI

Dopo una proficua collaborazione con il tennista australiano John Newcombe che negli anni Settanta porta nei più prestigiosi tornei di tutto il mondo i prodotti dell’azienda Lotto da poco nata, negli anni Novanta, Lotto sigla un’importante sponsorizzazione con Boris Becker. Questa è stata per l’azienda montebellunese un’azione di sostanziale rafforzamento del proprio marchio nel mercato del tennis. In questo caso, infatti, l’azienda sviluppa un progetto integrato di cui fanno parte un consistente pacchetto di prodotti [->] (abbigliamento, calzature e accessori), una rilevante campagna pubblicitaria, e una serie di materiali promozionali. Tutto ciò viene reso possibile dal fatto che l’azienda Lotto, come altre del Distretto dello Sportsystem, pur avendo come attività principale la produzione di calzature sportive, ben presto sviluppa linee di abbigliamento tecnico ed attrezzature sportive.
Tomaia in pelle pieno fiore, linguetta in lycra autoposizionante, struttura di supporto tallonare in Pebax e puntalino protettivo in gomma Hypalon-Dupond. Sottopiede in Aero-tech in Evatel e intesuola in EVA. Suola in Gomma Extreme ad alta resistenza con disegno a spina di pesce e scaricata nella zona centrale.
Scarpa da tennis, "LOTTO" mod. Boris Becker pro [1993]

APPROFONDIMENTI

Back

Scarpa da calcio modello Stadio sviluppata in collaborazione con da Demetrio Albertini.
Scarpa da basket prodotta da Lotto per il cestista Toni Kukoc.

PISTE e CAMPI

Nello stesso anno l’azienda può annoverare fra le sue partnership più prestigiose quelle con i calciatori Paul Gascoigne e Demetrio Albertini [->], con i pallavolisti della nazionale italiana Lorenzo Bernardi e Luca Cantagalli e con il cestista Toni Kukoc [->].

APPROFONDIMENTI

Scarpa da tennis modello Boris Becker, 1993.
Inv. 231

Next

PISTE e CAMPI

Dopo una proficua collaborazione con il tennista australiano John Newcombe che negli anni Settanta porta nei più prestigiosi tornei di tutto il mondo i prodotti dell’azienda Lotto da poco nata, negli anni Novanta, Lotto sigla un’importante sponsorizzazione con Boris Becker. Questa è stata per l’azienda montebellunese un’azione di sostanziale rafforzamento del proprio marchio nel mercato del tennis. In questo caso, infatti, l’azienda sviluppa un progetto integrato di cui fanno parte un consistente pacchetto di prodotti (abbigliamento, calzature e accessori), una rilevante campagna pubblicitaria, e una serie di materiali promozionali. Tutto ciò viene reso possibile dal fatto che l’azienda Lotto, come altre del Distretto dello Sportsystem, pur avendo come attività principale la produzione di calzature sportive, ben presto sviluppa linee di abbigliamento tecnico ed attrezzature sportive.
Tomaia in pelle pieno fiore, linguetta in lycra autoposizionante, struttura di supporto tallonare in Pebax e puntalino protettivo in gomma Hypalon-Dupond. Sottopiede in Aero-tech in Evatel e intesuola in EVA. Suola in Gomma Extreme ad alta resistenza con disegno a spina di pesce e scaricata nella zona centrale.
Scarpa da tennis, "LOTTO" mod. Boris Becker pro [1993]

APPROFONDIMENTI

Scarpa da tennis modello Boris Becker con targhetta informativa.
Inv. 231

Next

PISTE e CAMPI

Dopo una proficua collaborazione con il tennista australiano John Newcombe che negli anni Settanta porta nei più prestigiosi tornei di tutto il mondo i prodotti dell’azienda Lotto da poco nata, negli anni Novanta, Lotto sigla un’importante sponsorizzazione con Boris Becker. Questa è stata per l’azienda montebellunese un’azione di sostanziale rafforzamento del proprio marchio nel mercato del tennis. In questo caso, infatti, l’azienda sviluppa un progetto integrato di cui fanno parte un consistente pacchetto di prodotti (abbigliamento, calzature e accessori), una rilevante campagna pubblicitaria, e una serie di materiali promozionali. Tutto ciò viene reso possibile dal fatto che l’azienda Lotto, come altre del Distretto dello Sportsystem, pur avendo come attività principale la produzione di calzature sportive, ben presto sviluppa linee di abbigliamento tecnico ed attrezzature sportive.
Tomaia in pelle pieno fiore, linguetta in lycra autoposizionante, struttura di supporto tallonare in Pebax e puntalino protettivo in gomma Hypalon-Dupond. Sottopiede in Aero-tech in Evatel e intesuola in EVA. Suola in Gomma Extreme ad alta resistenza con disegno a spina di pesce e scaricata nella zona centrale.
Scarpa da tennis, "LOTTO" mod. Boris Becker pro [1993]

APPROFONDIMENTI

Boris Becker al Torneo di Wimbledon con tenuta linea Boris Belcker, 1993.
Inv. 231

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PISTE e CAMPI

Dopo una proficua collaborazione con il tennista australiano John Newcombe che negli anni Settanta porta nei più prestigiosi tornei di tutto il mondo i prodotti dell’azienda Lotto da poco nata, negli anni Novanta, Lotto sigla un’importante sponsorizzazione con Boris Becker. Questa è stata per l’azienda montebellunese un’azione di sostanziale rafforzamento del proprio marchio nel mercato del tennis. In questo caso, infatti, l’azienda sviluppa un progetto integrato di cui fanno parte un consistente pacchetto di prodotti (abbigliamento, calzature e accessori), una rilevante campagna pubblicitaria, e una serie di materiali promozionali. Tutto ciò viene reso possibile dal fatto che l’azienda Lotto, come altre del Distretto dello Sportsystem, pur avendo come attività principale la produzione di calzature sportive, ben presto sviluppa linee di abbigliamento tecnico ed attrezzature sportive.
Tomaia in pelle pieno fiore, linguetta in lycra autoposizionante, struttura di supporto tallonare in Pebax e puntalino protettivo in gomma Hypalon-Dupond. Sottopiede in Aero-tech in Evatel e intesuola in EVA. Suola in Gomma Extreme ad alta resistenza con disegno a spina di pesce e scaricata nella zona centrale.
Scarpa da tennis, "LOTTO" mod. Boris Becker pro [1993]

APPROFONDIMENTI

Inv. FSS.M.PRO.0002

Next

PISTE e CAMPI

APPROFONDIMENTI

Scarpa da calcio, "NIKE" mod. Tiempo Legend 9 elite ed. limitata [2022]
Tomaia in pelle Algeria con pod in schiuma. Suola interna ammortizzata e piatto suola FG cromata per terreni duri e bagnati.
Il 1996 segna un punto di svolta per il settore calcio dell’azienda Nike. In quell’anno diventa sponsor della squadra di calcio più quotata del mondo, il Brasile, e istituisce una sede a Montebelluna a servizio degli atleti. Grazie soprattutto alla collaborazione con il giovane Ronaldo, iniziano ad essere prodotte una serie di scarpe rivoluzionarie sotto molti aspetti, per capacità di prestazione, utilizzo di nuovi materiali e look. La serie Nike Tiempo Legend è una delle più celebrate dagli appassionati di calcio e viene ripresa nel modello esposto, prodotto in edizione limitata nel 2022. La scarpa è realizzata in pelle pregiata in un design ispirato dalle Nike Tiempo Legend II di Andrea Pirlo, che ha portato l'Italia alla vittoria della Coppa del mondo nel 2006. In quella che può essere considerata una delle Tiempo più leggere di sempre, la tomaia è realizzata in pregiata pelle non trattata con texture rialzate e pod in morbida schiuma, sviluppata per dribbling, passaggi e tiri in porta di precisione. Il piatto suola ridisegnato aiuta nella riduzione del peso di questa scarpa e i tacchetti nella parte inferiore assicurano trazione per rapidi cambi di direzione e arresti improvvisi.

PISTE e CAMPI

Dettaglio logo Montebelluna sul tallone.
Dettaglio con bandiera italiana.

Back

Il logo Montebelluna [->] è cucito sul tallone, nella suola interna e riportato nella sacca in dotazione; vi è inoltre una bandiera italiana [->] in riferimento alla produzione artigianale della scarpa. Realizzata a mano nella sede di Montebelluna, la scarpa sfoggia intricati elementi di design su pelle bianca, che riflettono il minuzioso processo italiano di creazione delle scarpe.

APPROFONDIMENTI

Inv. FSS.M.PRO.0002

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Scarpa da calcio modello Tiempo Legend IX elite edizione limitata, 2022.

PISTE e CAMPI

APPROFONDIMENTI

Scarpa da calcio, "NIKE" mod. Tiempo Legend 9 elite ed. limitata [2022]
Tomaia in pelle Algeria con pod in schiuma. Suola interna ammortizzata e piatto suola FG cromata per terreni duri e bagnati.
Il 1996 segna un punto di svolta per il settore calcio dell’azienda Nike. In quell’anno diventa sponsor della squadra di calcio più quotata del mondo, il Brasile, e istituisce una sede a Montebelluna a servizio degli atleti. Grazie soprattutto alla collaborazione con il giovane Ronaldo, iniziano ad essere prodotte una serie di scarpe rivoluzionarie sotto molti aspetti, per capacità di prestazione, utilizzo di nuovi materiali e look. La serie Nike Tiempo Legend è una delle più celebrate dagli appassionati di calcio e viene ripresa nel modello esposto, prodotto in edizione limitata nel 2022. La scarpa è realizzata in pelle pregiata in un design ispirato dalle Nike Tiempo Legend II di Andrea Pirlo, che ha portato l'Italia alla vittoria della Coppa del mondo nel 2006. In quella che può essere considerata una delle Tiempo più leggere di sempre, la tomaia è realizzata in pregiata pelle non trattata con texture rialzate e pod in morbida schiuma, sviluppata per dribbling, passaggi e tiri in porta di precisione. Il piatto suola ridisegnato aiuta nella riduzione del peso di questa scarpa e i tacchetti nella parte inferiore assicurano trazione per rapidi cambi di direzione e arresti improvvisi.
Inv. FSS.M.PRO.0002

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Dettaglio della suola cromata.

PISTE e CAMPI

APPROFONDIMENTI

Scarpa da calcio, "NIKE" mod. Tiempo Legend 9 elite ed. limitata [2022]
Tomaia in pelle Algeria con pod in schiuma. Suola interna ammortizzata e piatto suola FG cromata per terreni duri e bagnati.
Il 1996 segna un punto di svolta per il settore calcio dell’azienda Nike. In quell’anno diventa sponsor della squadra di calcio più quotata del mondo, il Brasile, e istituisce una sede a Montebelluna a servizio degli atleti. Grazie soprattutto alla collaborazione con il giovane Ronaldo, iniziano ad essere prodotte una serie di scarpe rivoluzionarie sotto molti aspetti, per capacità di prestazione, utilizzo di nuovi materiali e look. La serie Nike Tiempo Legend è una delle più celebrate dagli appassionati di calcio e viene ripresa nel modello esposto, prodotto in edizione limitata nel 2022. La scarpa è realizzata in pelle pregiata in un design ispirato dalle Nike Tiempo Legend II di Andrea Pirlo, che ha portato l'Italia alla vittoria della Coppa del mondo nel 2006. In quella che può essere considerata una delle Tiempo più leggere di sempre, la tomaia è realizzata in pregiata pelle non trattata con texture rialzate e pod in morbida schiuma, sviluppata per dribbling, passaggi e tiri in porta di precisione. Il piatto suola ridisegnato aiuta nella riduzione del peso di questa scarpa e i tacchetti nella parte inferiore assicurano trazione per rapidi cambi di direzione e arresti improvvisi.
Inv. FSS.M.PRO.0002

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Dettaglio del pod in schiuma posto sul lato interno della scarpa.

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Scarpa da calcio, "NIKE" mod. Tiempo Legend 9 elite ed. limitata [2022]
Tomaia in pelle Algeria con pod in schiuma. Suola interna ammortizzata e piatto suola FG cromata per terreni duri e bagnati.
Il 1996 segna un punto di svolta per il settore calcio dell’azienda Nike. In quell’anno diventa sponsor della squadra di calcio più quotata del mondo, il Brasile, e istituisce una sede a Montebelluna a servizio degli atleti. Grazie soprattutto alla collaborazione con il giovane Ronaldo, iniziano ad essere prodotte una serie di scarpe rivoluzionarie sotto molti aspetti, per capacità di prestazione, utilizzo di nuovi materiali e look. La serie Nike Tiempo Legend è una delle più celebrate dagli appassionati di calcio e viene ripresa nel modello esposto, prodotto in edizione limitata nel 2022. La scarpa è realizzata in pelle pregiata in un design ispirato dalle Nike Tiempo Legend II di Andrea Pirlo, che ha portato l'Italia alla vittoria della Coppa del mondo nel 2006. In quella che può essere considerata una delle Tiempo più leggere di sempre, la tomaia è realizzata in pregiata pelle non trattata con texture rialzate e pod in morbida schiuma, sviluppata per dribbling, passaggi e tiri in porta di precisione. Il piatto suola ridisegnato aiuta nella riduzione del peso di questa scarpa e i tacchetti nella parte inferiore assicurano trazione per rapidi cambi di direzione e arresti improvvisi.