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ROMA

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La ROMA MONARCHICA

Roma inizialmente fu una città Stato autonoma il cui popolo era titolare del potere sovrano, Il cui esercizio era incaricato al Rex. Il periodo monarchico di Roma durò 200 cinquant'anni dal 753 a.C. al 509 a.C.. La tradizione ricorda sette re:

  • Romolo: fondatore delle prime istituzioni politiche, Militari e giuridiche;
  • Numa Pompilio: si concentrò sulle istituzioni religiose;
  • Tullo Ostillio: fu un re guerriero;
  • Anco Marzio: fu un capo militare;
  • Tarquinio Prisco: fece costruire diverse strutture;
  • Servi Tullio: fece costruire le mura serviane;
  • Tarquinia il suo verbo: fu un despota crudele.

I comizi centuria erano suddivisi in cinque classi in base al censo. Ogni anno venivano eletti un totale di questori, di edili, di pretori, di consoli e di censori, i quali avevano una carica ben specifica.Il Senato era l'assemblea degli anziani, ed era costituito dalle persone piu importanti. Vi era una distinzione tra patrizi (gli originari di Roma, i più ricchi e con più diritti) e i plebei ( i cittadini dei paesi conquistati erano più poveri e con meno diritti). Tra questi due vi furono sempre state delle tensioni, ma nel 494 a.C. i plebei rifiutarono l'arruolamento nell'esercito e si ritirarono sull'Aventino. La crisi fu superata grazie a Menenio Agrippa che favorì un accordo. Tra i vari diritti che i plebei riuscirono a riconquistare, grazie a Menenio vi fu la redazione delle 12 tavole.

LA DEMOCRAZIA A ROMA

Le leggi delle 12 tavole furono redatte tra il 451 a.C. e il 450 a.C. e furono in incise su delle lastre di bronzo. Furono scritte dai decemviri legibus scribundis sui quali persistono molte leggende. I cittadini avevano il compito di impararle a memoria ed erano conservate nel foro romano. Le leggi riguardavano ogni campo del diritto: le relazioni di famiglia, l'eredità dei beni, le condizioni igieniche, il commercio, il diritto penale che si basava sulla legge del taglione e quindi anche sulla vendetta e sui debitori insolventi. Sebbene le tavole originarie siano andate perdute, il loro contenuto è stato tramandato grazie a citazioni e testi successivi. Tra le più significative abbiamo: "Se una persona muore senza aver fatto testamento, il parente maschio prossimo erediterà il patrimonio." "Chiunque rompa l'osso di un altro, a mano o con un bastone, deve pagare trecento sesterzi se è un libero; centocinquanta se è uno schiavo; se abbia commesso altrimenti offesa la pena sia di venticinque."

LE XII TAVOLE

Dopo aver conquistato Veio ed essere andati a patti con i galli e con i latini, i romani ebbero degli scontri con i sanniti. I sanniti si erano stanziati sulla dorsale appenninica e nel 354 a.C. avevano stipulato un patto di non aggressione con i romani che venne rotto nel 343 a.C. (Data di inizio della prima guerra sannitica). Nel 341 però, i romani, chiesero una tregua e stipularono un nuovo trattato. Le ostilità ripresero ben presto nel 326 a.C. quando Capua fece un delizio per entrare a far parte della lega italica (inizio della seconda guerra sannitica). Questo scontro che avvenne nel Sannio e nell'alta Lucania vide la sconfitta dei romani. Nel 298 a.C. scoppiò una terza guerra sannitica quando una coalizione di popoli attaccò Roma, che riuscì a vincere. Nel 282 a.C. i romani ebbero un conflitto con i tarantini che si sentirono minacciati e chiesero aiuto a Pirro, il quale si scontrò con i romani nel 280 a.C. a Eraclea, nel 279 a.C. ad Ascoli satriano e nel 275 a.C. a Malevento.

Le leggi delle 12 tavole furono redatte tra il 451 a.C. e il 450 a.C. e furono in incise su delle lastre di bronzo. Furono scritte dai decemviri legibus scribundis sui quali persistono molte leggende. I cittadini avevano il compito di impararle a memoria ed erano conservate nel foro romano. Le leggi riguardavano ogni campo del diritto: le relazioni di famiglia, l'eredità dei beni, le condizioni igieniche, il commercio, il diritto penale che si basava sulla legge del taglione e quindi anche sulla vendetta e sui debitori insolventi. Sebbene le tavole originarie siano andate perdute, il loro contenuto è stato tramandato grazie a citazioni e testi successivi. Tra le più significative abbiamo: "Se una persona muore senza aver fatto testamento, il parente maschio prossimo erediterà il patrimonio." "Chiunque rompa l'osso di un altro, a mano o con un bastone, deve pagare trecento sesterzi se è un libero; centocinquanta se è uno schiavo; se abbia commesso altrimenti offesa la pena sia di venticinque."

ESPANSIONE IN ITALIA

Nel 265 a.C. i romani controllavano tutto il meridione. Per governare le città conquistate utilizzarono dei sistemi diversificati: Nelle zone strategiche fondavano colonie militari e altre città furono trasformate in municipia.I romani però volendo ridurre i diritti iniziarono a conferire alle nuove città conquistate lo status di civitates foederatae, legate da trattati di due tipi: gli aequa e i foedera iniqua. Gli abitanti di queste città erano detti socii, ovvero alleati.Nonostante fosse diventata una potenza del Mediterraneo Roma non era ancora molto sviluppata. La sua comparsa sullo scenario politico internazionale causò conflitti con i Fenici e con i greci.

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