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La vita nel Medioevo
FRANCESCA BONO
Created on October 31, 2024
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Transcript
LA VITA NEL
MEDIOEVO
INIZIO
EPOCHE STORICHE
3000 a.C.
476 d.c.
1454 d.c.
1492 D.C.
1789 D.C.
1000-1492 d.C.
476-1000 d.C.
ALTO MEDIOEVO
CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE FINO ALL'ANNO 1000
MEDIUM AEVUM
BASSO MEDIOEVO
DAL 1000 FINO ALLA SCOPERTA DELL'AMERICA
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L'ANNO MILLE:UNO SPARTIACQUE TRA DUE EPOCHE
La scelta dell’anno 1000 come spartiacque tra alto e basso medioevo è dovuta al fatto che l’Europa, dopo aver attraversato secoli di crisi e di arretratezza, ritrovò le condizioni necessarie a un rilancio dell’economia: la crescita demografica, l’aumento della produzione agricola, lo sviluppo commerciale e ripopolamento delle città.
INDICE
- LE REPUBBLICHE MARINARE
- LE INVENZIONI
- LA VITA DA RICCHI
- LA VITA DEI MONACI
- LA VITA DEI POVERI
- IL MEDIOEVO E LA STRUTTURA DELLE CITTÀ
INDICE
CITTÀ E RINASCITA DEMOGRAFICA
con la rinascita dei commerci, le città ritrovarono la loro vitalità e cominciarono a ripopolarsi. Fu soprattutto in Italia che le città crebbero e allargarono i confini oltre le antiche mura romane, creando nuovi sobborghi. Tra queste città Vanno ricordatE Firenze, Milano, Genova, Venezia, Costantinopoli e Parigi. la struttura della città: c’era una piazza su cui si affacciavano la chiesa con la sua torre campanaria, il palazzo comunale con la torre dell’orologio e i palazzi nobiliari; le case degli artigiani erano piccole con finestre in legno, sopra le botteghe.
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I CASTELLI: SIMBOLO DEL MEDIOEVO
Il castello di Fénis, in Val d’Aosta, è ricco di affreschi gotici, che dovevano sottolineare il prestigio e la potenza dei signori, gli Scianò, i Visconti di Aosta. In Europa, in quell’epoca, il proprietario viveva con la propria famiglia, i propri servi e le proprie guardie armate; i suoi poteri erano assoluti sul territorio che gli apparteneva. L’ordine interno era mantenuto dai suoi milites, cioè dai cavalieri armati, ma doveva difendersi dai pericoli esterni.
i camminamenti di ronda sono muniti di schieri di merlatura a coda di rondine dove si appostavano le guardie e i soldati.
le torri sono di varie forme e dimensioni e delle teste di pietra servivano contro la mala sorte; le feritoie servivano per le balestre.
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La balestra ha potenza e precisione come un'arma da fuoco e vanta una tradizione millenaria in Italia, in particolare a Gubbio. La sua costruzione richiede abilità e due mesi di lavoro, materiali pregiati e tecniche antiche. I dardi, noti come "berrettoni pesanti", raggiungono velocità elevate e provocano impatti devastanti.
ARMATURE
ARMI
LA GUERRA DEI 100 ANNI
La guerra dei Cent'anni tra Inghilterra e Francia ha visto il castello di Monterigioni, inizialmente un fortino di legno, trasformarsi in una cittadella fortificata con complessi sistemi di difesa. La guarnigione di 200 uomini e le scorte scarse rendono la situazione critica; malgrado la strategia dell'assalto inglese, la resistenza dei difensori francesi è notevole. Gli attaccanti, superiori numericamente e dotati dell'arco gallese, affrontano difficoltà nei loro assalti, subendo perdite pesanti. L'arte dell'assedio evolve con l'introduzione di macchine da guerra, ma il castello resiste a bombardamenti prolungati grazie alla preparazione dei difensori. Infine, nonostante gravi perdite, gli inglesi abbandonano l'assedio.
Le armature, sebbene percepite come pesanti, erano in realtà più leggere e progettate per garantire mobilità ai soldati. L'artigianato delle armature richiedeva abilità e tempo, e il loro costo era elevato, riflettendo il potere e il prestigio dei cavalieri.
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L'EREDITA'
Nel medioevo, la regola del Maggiorascato stabiliva che solo il primogenito ereditasse i beni e le terre nobili, per evitare la divisione e la scomparsa delle proprietà. Gli altri figli seguivano carriere ecclesiastiche o militari, che li inserivano nei centri di potere: feudi, chiesa ed esercito. La vera ricchezza dell'epoca risiedeva nella proprietà terriera e nella gestione di schiavi e contadini.
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LE CROCIATE
Dopo la caduta del dominio arabo, i turchi conquistarono vaste aree, inclusa Gerusalemme nel 1071. A differenza degli arabi, che tolleravano le pratiche religiose dei non musulmani, i turchi distrussero chiese e impedirono i pellegrinaggi cristiani, suscitando preoccupazione in Europa. La crescente tensione portò la Chiesa cattolica a considerare la liberazione dei luoghi santi una missione sacra. Nel 1095, Papa Urbano II convocò un concilio a Clermont-Ferrand, esortando i cristiani a unirsi contro i musulmani e promettendo il perdono dei peccati e vantaggi economici. Da qui iniziò un lungo ciclo di crociate, missioni militari per riconquistare la Terrasanta, durante le quali i partecipanti, noti come crociati o milites Christi, portavano una croce rossa come simbolo del loro impegno.
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LA CROCIATA
Nel 1096, l'entusiasmo per le parole di Papa Urbano II portò molti a partire per una crociata popolare, guidata da Pietro l'Eremita, senza preparativi adeguati, in cerca di ricchezze e nuove terre. Durante il viaggio, i crociati perpetrarono violenze e massacri, contro le comunità ebraiche della Renania e di Praga, che furono obbligate a scegliere tra il battesimo e la morte. Giunti a Bisanzio furono attaccati dai turchi. Solo Pietro e pochi altri riuscirono a salvarsi da questa sconfitta.
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LA PRIMA CROCIATA
La prima crociata, guidata da nobili come Goffredo di Buglione, partì nel gennaio del 1097 e coinvolse oltre 100.000 guerrieri e pellegrini. Dopo aver conquistato città come Nicea e Antiochia, i crociati espugnarono Gerusalemme il 15 luglio 1099, affrontando una resistenza strenua ma riuscendo a prevalere. Goffredo di Buglione divenne il protettore del Santo Sepolcro. Furono costruiti castelli crociati lungo importanti vie commerciali, come quello di Shawback, famoso per il trattamento che riservava ai prigionieri.
Furono fondati ordini militari come i Templari e gli Ospedalieri per difendere i luoghi sacri.
In meno di un secolo i turchi riconquistarono gran parte dei territori, inclusa Gerusalemme nel 1187.
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Alla quarta crociata partecipò la flotta veneziana, ma non raggiunse la Palestina. Nonostante l'intento di Papa Innocenzo III e del doge Enrico Dandolo di sfruttare la spedizione, i crociati si diressero verso Zara, in Ungheria, anziché verso Gerusalemme, assediando e saccheggiando Costantinopoli nel 1204. Questa crociata contro Bisanzio portò a una frattura irreparabile tra Costantinopoli e Roma.
La terza crociata, guidata da Federico Barbarossa, che morì annegato, Filippo Augusto e Riccardo Cuore di Leone, mirava a riconquistare Gerusalemme. Ma il risultato principale fu la creazione del regno di Cipro.
La seconda crociata venne guidata da Luigi VII di Francia e dall’imperatore Corrado III di Svevia, ma fallirono
CROCIATE
QUARTA
TERZA
SECONDA
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La settima e l’ottava crociata vennero guidate dal re di Francia Luigi IX il Santo: nella settima venne sconfitto e catturato dai turchi, mentre nell’ottava morì a Tunisi di malaria.
La sesta crociata fu guidata da Federico Secondo di Svevia che fece un accordo con il sultano d’Egitto e riuscì ad ottenere per circa 10 anni la liberazione dei luoghi santi..
La quinta crociata venne guidata dal re d’Ungheria dal duca d’Austria, senza alcun successo..
CROCIATE
SETTIMA
OTTAVA
SESTA
QUINTA
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CONSEGUENZE
CAUSE
Le crociate portarono alla santificazione della guerra per la fede e all'idealizzazione del cavaliere cristiano, oltre a favorire lo sviluppo commerciale delle repubbliche marinare; generarono anche antisemitismo e intolleranza, accentuati dalla promozione di crociate contro l'eresia e i musulmani..
IL BILANCIO DELLE CROCIATE
Le crociate furono motivate da fattori religiosi, sociali ed economici, in seguito all'appello di Papa Urbano II. La crescita della popolazione spinse la piccola nobiltà a cercare nuove terre, mentre si cercava di controllare i porti del Mediterraneo orientale per ridurre i costi dei dazi.
VITA DA POVERI:I CONTADINI
Nel medioevo, i contadini vivevano in condizioni drammatiche, lavorando le terre dei feudatari con scarsi diritti e molte tasse, inclusa la tassa sul matrimonio chiamata "ius primae noctis". Le loro abitazioni erano povere, con un ambiente buio e umido e pratiche igieniche rudimentali. Le città, dal canto loro, si svilupparono lentamente, diventando centri di scambio e commercio con artigiani e mercanti.
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Sebbene vi fossero privazioni, esisteva un forte senso di comunità, con interazioni sociali che arricchivano la vita quotidiana dei medievali.
LA RIVOLUZIONE AGRICOLA
Nel Basso Medioevo, un clima favorevole e il calo delle invasioni favorirono la crescita demografica e agricola. Innovazioni tecnologiche come il collare rigido e l'aratro pesante migliorarono l'efficienza agricola. I grandi proprietari terrieri trasformarono foreste in terreni coltivabili, mentre la rotazione triennale dei campi aumentò la sostenibilità e la diversificazione delle colture. L'aumento della popolazione fornì manodopera per nuove terre e la costruzione di villaggi, mentre mulini ad acqua e vento ottimizzarono la produzione.
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Nel Medioevo, artigiani esperti producevano strumenti musicali e oggetti di ceramica, mentre i bambini lavoravano nelle botteghe di candele. Le testimonianze storiche, incluse miniature e scheletri, rivelano le difficoltà di vita. La medicina dell'epoca, limitata a rimedi erboristici, non riusciva a prevenire malattie comuni come scabbia e ulcerazioni, aggravate da cattive condizioni igieniche. I dentisti, spesso barbieri, eseguivano estrazioni senza anestesia, e i chirurghi erano considerati inferiori, con interventi rischiosi. La vita medievale era contrassegnata da alti tassi di malattia e cure primitive.
GLI ARTIGIANI E MEDICI
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Le vie di comunicazione e trasporto migliorarono, ma i mercanti preferivano il trasporto marittimo a quello terrestre, nonostante i rischi. Innovazioni come la bussola e tecniche di navigazione avanzarono, aumentando la sicurezza delle rotte.
Durante il Basso Medioevo, ci fu un surplus di alimenti: questi venivano scambiati nei mercati locali e urbani, incrementando l'interdipendenza economica. Nacquero le fiere che divennero centri vitali per gli scambi. Le città marittime italiane come Venezia e Genova distribuivano beni preziosi attraverso rotte terrestri. In Nord Europa, le Fiandre emersero come centro tessile, mentre la Lega Anseatica delle città tedesche facilitava gli scambi nel Mar Baltico.
I MERCANTI
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Durante l’Alto Medioevo, la circolazione monetaria era scarsa e dominata da monete d'oro conservate come tesori. Nel Basso Medioevo, famiglie benestanti iniziarono a prestare denaro a interesse. La lettera di cambio facilitò le transazioni e contribuì alla nascita di cambiavalute e delle prime banche moderne. I banchieri toscani divennero prominenti, ma il fallimento di famiglie come i Peruzzi e i Bardi evidenziò i rischi del mercato finanziario. Questo periodo, rappresentò una trasformazione economica cruciale in Europa, avviando un'economia più complessa e interconnessa.
I BANCHIERI
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Il rinnovamento urbano attirò nobili e contadini in cerca di libertà dai vincoli feudali, dando origine alla borghesia, caratterizzata da intraprendenza e parsimonia. Per proteggere il commercio, si formarono corporazioni di arti e mestieri, che regolavano l'attività economica e offrivano mutuo soccorso ai membri. Alcune città italiane, come Milano e Firenze, divennero note per la loro produzione artigianale. Si sviluppò un contrasto tra cittadini e contadini, con tensioni dovute all’affitto delle terre e al disprezzo dei borghesi nei confronti dei "villani". Nonostante ciò, i borghesi più ricchi adottarono lo stile di vita dei nobili, costruendo palazzi lussuosi e unendosi con famiglie aristocratiche decadute, consolidando così la loro ascesa sociale e il potere.
LA BORGHESIA
VITA DA MONACI
LE ABBAZIE
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- Nel corso dei secoli, le abbazie europee, come quella di San Antimo, fondata da Carlo Magno, sono diventate centri di spiritualità e cultura. Situata lungo la via Francigena, l'abbazia di San Antimo accoglieva pellegrini e si è emancipata dall'influenza dei conti vescovi, donando i propri beni al papa.
- L'abbazia di Montecassino, nota per il suo vasto patrimonio di 120.000 opere, è stata un importante centro culturale, la cui distruzione nella Seconda guerra mondiale non ha impedito la salvaguardia dei suoi libri. Queste abbazie sono testimonianze cruciali del passato spirituale e culturale dell'Europa.
L'ISTRUZIONE
L'istruzione era limitata a pochi, con famiglie che cercavano di insegnare ai bambini a leggere attraverso metodi semplici. I ragazzi si formavano come apprendisti presso artigiani, lavorando gratis per anni prima di aprire una propria bottega, mentre le ragazze erano generalmente escluse dall'istruzione, destinate a gestire la casa.
LA MAGIA
La magia era diffusa e considerata un'eresia, punita severamente con torture e condanne a morte, come il rogo. Le torture includevano metodi atroci come l'amputazione e lo squartamento. Le ragazze che rimanevano incinte prima del matrimonio subivano vergogna sociale e punizioni umilianti.
VITA DA RICCHI: DOVE VIVEVANO
Il castello di Issogne, situato in Valle D'Aosta, rappresenta una residenza nobiliare medievale, con una sala d’armi dotata di armamentario per la difesa. I piccoli letti a baldacchino, simbolo dell'epoca, offrivano privacy e riparo dal freddo. Gli affreschi presenti nella dimora ritraggono scene di vita quotidiana dei nobili, riflettendo prosperità e agiatezza. In osterie e posti di guardia, si giocava a filetto o backgammon, tra bevute e risse.
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VITA DA RICCHI: IL CIBO
Nel medioevo, i cibi venivano preparati nelle grandi cucine del castello, divise in due sezioni: una per la servitù e l'altra per i nobili. La preparazione avveniva su tavoli, mentre i pasti venivano consumati in una sala da pranzo con regole di etichetta precise. Si usava il pane come piatto e boccali condivisi per bere. Per mantenere pulite le mani, si serviva acqua profumata da parte dei paggi. Era considerato scortese cercare il pezzo migliore nel piatto comune e si scoraggiavano gesti affettuosi come offrire cibo già masticato. La tavola aristocratica richiedeva modi signorili e riservatezza.
CULTURALI
AGRICOLE
LE INVENZIONI
NEL MEDIOEVO
Nel Medioevo e nel Rinascimento, l'economia e il commercio conobbero un notevole sviluppo, accompagnato da numerose invenzioni. I matematici diffusero l'algebra e introdussero il sistema numerico arabo e il numero zero, mentre i musicisti e altri inventori contribuirono con nuove idee. Si diffuse la bussola, gli scacchi, la polvere da sparo, la forchetta e i primi orologi a ingranaggi. I medici iniziarono a scoprire forme primitive di anestesia. Le prime università garantirono un sapere laico e autonomo, spesso in conflitto con l'autorità ecclesiastica; tra queste si distinsero quelle di Salerno, Bologna, Parigi, Oxford e Cambridge.
Nel settore agricolo, l'introduzione dell'attacco pettorale per i cavalli e l'uso di mulini ad acqua e vento aumentarono significativamente la produttività agricola, in particolare nella produzione di farina e olio.
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La moneta, il cottonese, è realizzata con una lega composta da 10% di argento e 90% di rame. Il processo inizia con la fusione dei metalli, segue la forgiatura in tondelli che, dopo essere stati sbiancati in un bagno di sale e aceto, vengono coniati su un punzone fissato all'incudine, dove viene inciso un simbolo, come una croce, diverso dal lato opposto della moneta.
La carta medievale era realizzata da stracci triturati in una macchina azionata dall'acqua, che li trasformava in una poltiglia. Il cartiglio estraeva un sottile strato di questa poltiglia con un setaccio, lo asciugava e poi lo pressava per ottenere un foglio liscio e levigato.
CARTA
TESSILI
Nel medioevo, l'industria tessile era cruciale e la lavorazione della seta, tessuto molto importante, era tramandata nel tempo: la preziosa fibra veniva estratta dai bachi e lavorata dalle donne, che affrontavano grandi rischi per ottenere il filo. Questo processo, che includeva colorazione e tessitura su telai azionati da pedali, è stato poi parzialmente automatizzato.
LE BOTTEGHE
DENARO
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ARTE E ARCHITETTURA
La Piazza dei Miracoli di Pisa, capolavoro dell'architettura mondiale, ha quasi mille anni. La sua costruzione iniziò nel 1067; utilizzando macchinari innovativi, si creò una "foresta" di colonne; il direttore dei lavori, Boschetto, fu elogiato per la sua ingegnosità. Il progetto si estese per quasi due secoli e include il Duomo e la celebre Torre Pendente, la quale iniziò a inclinarsi a causa del terreno paludoso: nel tempo la sua inclinazione è aumentata di 3,5 metri. Oggi è possibile salire in cima alla torre, alta 50 metri, tramite una scala a spirale di 300 gradini.
Le Repubbliche Marinare non solo dominarono i mari, ma favorirono anche il progresso scientifico e tecnologico, lasciando un'eredità di apertura culturale che continua a influenzare il mondo odierno.
LE REPUBBLICHE MARINARE
Nel Medioevo, le città costiere italiane emersero come potenze nel Mediterraneo, sviluppando un'economia basata sul commercio marittimo con l'Oriente, l'Africa e l'Impero bizantino. Queste città divennero centri di cultura e innovazione. Si strutturarono come città-stato autonome e fondarono colonie lontane; le loro navi parteciparono a guerre e Crociate, dominando il Mediterraneo.
Venezia si affermò infine come la potenza suprema nel Trecento, creando rapporti sempre più stretti con l’Oriente.
La competizione tra le repubbliche era intensa, con scontri significativi, come il saccheggio di Amalfi nel 1137 e la vittoria di Genova a Meloria nel 1284.
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VENEZIA
AMALFI
Amalfi si distinse come la prima potenza marittima, creando il codice marittimo delle Tavole amalfitane per regolare il commercio, ma perse il suo predominio a causa della concorrenza e delle invasioni normanne.
Venezia, grazie alla sua posizione strategica nell'Adriatico, divenne una delle città più ricche dell'Occidente, consolidando il suo governo con il doge e il Maggior Consiglio, e mantenendo la sua indipendenza dall'Impero bizantino.
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Pisa e Genova inizialmente si allearono contro i Saraceni, ma dopo la sconfitta di Pisa nella battaglia della Meloria nel 1284, Genova continuò a espandersi e a controllare i commerci, soprattutto durante le Crociate.
GENOVA
PISA
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LA STORIA DI MARCO POLO
Marco Polo, nato a Venezia nel 1254, fu un importante esploratore. Nel 1271, intraprese un impegnativo viaggio verso l'Asia con suo padre Niccolò e lo zio Matteo, arrivando alla corte del Gran Khan in Cina. Le sue avventure furono raccontate nel "Milione", un libro che documentò le sue osservazioni sul misterioso Oriente e che influenzò profondamente la cultura europea e facilitò i contatti tra Europa e Asia. Marco Polo introdusse in Europa tecnologie come la carta moneta e il sistema postale, accrescendo l'interesse di mercanti e studiosi europei.
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LA MORTE NERA
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Tra il 1347 e il 1352, Venezia fu colpita dalla Morte Nera, una terribile epidemia che si diffuse in tutta Europa, causando la morte di circa 25 milioni di persone, ricchi o poveri che fossero. I sintomi della malattia includevano macchie scure, gonfiori e bubboni, e spesso culminavano in morte entro pochi giorni. Le città si trasformarono in cimiteri a cielo aperto. La peste, descritta come un "drago", era in realtà un parassita presente nelle pulci dei ratti, portato dai mercanti dall’est. La Morte Nera lasciò un segno indelebile nella storia e nella cultura europea.
LAVORO PRODOTTODA
Bono Francesca-Legge Carmen-Matino Irene-Mele Giorgia-Orofalo Giulia-Solazzo Lucia Stella
FINE