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Confronto tra LAMASSu e sfinge

Il lamassu è una grande scultura dal corpo a forma di toro e la testa umana, il cui corpo animale è possente e presenta un monumentale paio d’ali; lateralmente si colgono quattro zampe, mentre frontalmente se ne possono vedere due. Interpretazioni e simbologia Il toro alato rappresenta una divinità assira chiamata Lamassu o Shēdu. La sua collocazione ai lati degli ingressi dei palazzi era in segno di protezione ed infatti essi erano considerati spiriti benigni. La testa umana dei lamassu esposti al Musei del Louvre di Parigi ritrae forse il re Sargon II che simbolicamente veglia sulla palazzo. I committenti, le collezioni, la storia espositiva e la collocazione I due lamassu esposti al Musei del Louvre di Parigi provengono dall’esterno del Palazzo di Sargon II, a Dur-Sharrukin ad est del fiume Tigri, oggi detta Khorsabad. La storia dell’opera I due lamassu risalgono circa agli anni 721-705 a.C. Il gruppo di archeologi guidati da l francese Paul-Émile Botta scoprì la civiltà assira tra il 1843-1844. Nel 1847 a Parigi nacque poi un centro studi dedicato a tale cultura. Victor Place tra il 1852 e il 1854 proseguì gli scavi presso il Palazzo di Sargon II portando così a Parigi numerosi reperti. Lo stile Esistono diverse interpretazioni del lamassu: alcune hanno il corpo di un toro mentre altre di un leone. Presentano poi tutte un imponente paio di ali e la testa umana dalle spiccate caratteristiche dell’epoca. La tecnica Le statue dei lamassu presenti al Louvre sono sculture in alabastro dell’altezza di 420 cm. Alcuni esemplari sono copie in gesso degli originali affondati nell’Eufrate o distrutti sul posto La superficie della scultura è chiara e liscia. Pertanto la luce modella forme morbide e volumetriche. Si creano quindi chiaroscuri decorativi tra i capelli, sulla barba e sulle finiture sul corpo del lamassu.

Descrizione lamassu o TORO ALATO DI KHORSBAD

Probabilmente il monumento fu ricavato da una roccia al tempo delle costruzioni delle piramidi di Giza, intorno al 2500 a.C., al tempo del faraone Chefren. Si pensa raffiguri proprio il faraone Chefren e, infatti, è posta a protezione della sua piramide. Fu realizzata scolpendo la pietra calcarea viva, e con i suoi 73 metri di lunghezza, 20 metri di altezza e 6 metri di larghezza, è la statua monolitica più grande tra le sfingi egizie. Al giorno d’oggi priva di colori, in passato la sfinge era riccamente colorata, con la testa e il corpo di un rosso acceso e il copricapo egizio a righe bianche e azzurre.

La Grande Sfinge di Giza è la più grande, antica e più famosa statua monumentale del mondo. Considerata simbolo iconico dell’intero Egitto, raffigura una sfinge sdraiata, una figura della mitologia egizia e greca formata dalla testa di un uomo e il corpo di un leone coricato. Storicamente questa forma ibrida viene interpretata come un’unione simbolica tra la forza e il dominio del leone e l’intelligenza di un re, e nella mitologia egizia era un monumento che veniva costruito vicino alle piramidi come simbolo di protezione alla vita nell’aldilà del faraone.

DESCRIZIONE SFINGE

Nella mitologia mesopotamica, egizia e greca, la sfinge è un essere ibrido, con corpo di leone e testa umana - e talvolta ali di rapace e un serpente al posto della coda. La sua natura non è univoca: in Egitto la sfinge è la misteriosa custode delle piramidi - silenziosa, serena, che pare antica come la terra stessa; la testa del defunto viene posta sul corpo di leone forse per significare una comunanza spirituale con Sekhmet, la dea leonessa, protettrice dell’ordine del mondo. In Mesopotamia la figura della sfinge si sovrappone a quella dei lamassu, creature dalla testa umana e dal corpo alternativamente di leone o di toro, munite anche di ali; venivano considerate entità benefiche, sinolo di forza e saggezza, le cui statue erano poste a protezione di città e palazzi. Nel mito greco la Sfinge è invece una creatura unica, figlia di Tifone ed Echidna, che si inserisce nella storia di Edipo: infatti la Sfinge era un mostro che flagellava Tebe, proponendo enigmi ai passanti e divorando chi non riusciva a risolverli.

LA Sfinge NEI DIVERSI MITI

Il Lamassu assiro e la Sfinge egizia sono entrambe creature fantastiche: il primo ha il corpo di un toro, simbolo di forza, con zampe che terminano con grandi zoccoli; la seconda invece ha il corpo da leone, che rappresenta il coraggio. Le teste sono entrambe umane e raffigurano, con ogmi probabilità la prima il re, la seconda il faraone Chefren. Entrambe le sculture sono rappresentate con il busto e la testa eretti, ma osservandole di profilo restituiscono impressioni differenti; il lamassu sembra in movimento in quanto presenta tre zampe anteriori collocate in posizioni sfalsate le une rispetto alle altre, mentre la Sfinge sembra completamente immobile.

LAMASSU E SFINGE A CONFRONTO

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